Tempo sino al 17 aprile per la comunicazione obbligatoria delle attività usuranti. Lo rende noto il ministero del lavoro e delle politiche sociali in un comunicato pubblicato sul sito internet in cui spiega che è stata prorogata la scadenza ordinaria del 31 marzo, per la comunicazione del cd. monitoraggio dell'attività usuranti alle quali sono stati adibiti i dipendenti nel corso del 2022.
La prima comunicazione (d'inizio attività) è obbligatoria per le lavorazioni «a catena»: va fatta entro 30 giorni dall'inizio della lavorazione e, per il caso di mancato adempimento, è prevista la sanzione da 500 a 1.500 euro. Il comunicato del ministero precisa «il termine rimane fissato a 30 giorni dall'inizio».
La seconda comunicazione, c.d. di monitoraggio, invece, è ripetitiva e periodica, cioè annuale, e deve essere trasmessa entro il 31 marzo dell'anno successivo quello al quale si riferisce. Oggi, pertanto, scade il termine per l'invio di quella relativa all'anno 2022, ma il ministero del lavoro ha concesso qualche giorno in più, fino al 17 aprile. La comunicazione riguarda tutte le attività usuranti: lavorazioni considerate tali ai sensi del dm del 1999, lavoro notturno, etc. Si ricorda che anche la mancata comunicazione annuale è punita con la sanzione da 500 a 1.500 euro.
Per tutte le comunicazioni (inizio attività e periodica) va utilizzato lo stesso modello: «Lav-Us», disponibile sul sito internet del ministero del lavoro, sezione Cliclavoro, dalla quale va fatto anche l'invio. Il modello si compone di una sezione relativa al datore di lavoro; di una sezione relativa all'elenco di unità produttive in cui si volgono le attività usuranti; infine, di una terza sezione relativa ai «dati di invio».