La riduzione è di oltre il 90% rispetto ai valori iniziali ed è solo in parte compensata dalla lenta risalita prevista a partire dal prossimo anno dovuta al mutamento dei requisiti di accesso alla disciplina agevolata. Un incremento che dovrebbe riportare il numero delle pensioni liquidate al di sopra delle mille unità ma che resterà comunque ben al di sotto dei valori ante riforma Fornero.
L'inps spiega la forte contrazione delle domande di accesso ai benefici con l'inasprimento dei requisiti anagrafici per l'accesso alla pensione: per il 2015 bisogna raggiungere, infatti, almeno 62 anni e 3 mesi di età piu' 36 anni di contributi (considerando la finestra mobile annuale) ed a ben vedere a quell'età molti dei "lavoratori usurati" avrebbero già raggiunto i requisiti pensionistici ordinari. GamsinIl vantaggio è praticamente nullo per tutti i cd. lavoratori precoci, coloro che hanno iniziato a lavorare all'età di 20 anni e che, pertanto, raggiungono i 42 anni e mezzo di contributi utili per la pensione anticipata in corrispondenza di un'età anagrafica inferiore, spesso, ai 62 anni e 3 mesi richiesti dalla normativa sugli usuranti. Se poi si aggiunge la circostanza che solo pochi lavori sono per legge classificati come usuranti (fare il muratore oppure lavorare sulle gru ad esempio non è considerato mestiere usurante), unitamente alle difficoltà di ottenere il riconoscimento del beneficio per via della corposa documentazione da produrre, la riduzione delle domande accolte rispetto al passato non deve sorprendere piu' di tanto.
L'unica notizia positiva, precisa l'Inps, è l'obbligo in capo ai datori di lavoro privati di comunicare, alle Direzioni territoriali del lavoro ed all’Inps, i periodi nei quali i dipendenti hanno svolto lavori particolarmente faticosi e pesanti. "Ciò comporterà - scrive l'Inps - nel corso del tempo, una riduzione dell’onere probatorio attualmente incombente sui lavoratori e, per l’effetto, un possibile aumento dei soggetti beneficiari dei requisiti pensionistici più favorevoli".