"Come richiamato nelle premesse dell'atto di sindacato ispettivo n. 5-06265 a seguito ;dell'approvazione del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201 («manovra salva Italia»), - si legge nell'interrogazione parlamentare - sono pervenute a getto continuo segnalazioni di accordi individuali o collettivi, sottoscritti in sede governativa o in sede territoriale, perfezionati in data anche di molto antecedente al 31 dicembre 2011, che presentavano condizioni particolari e che la manovra «salva Italia» del dicembre 2011, non ha assolutamente considerato, lasciando i lavoratori anziani espulsi dal mercato del lavoro, senza alcuna forma di reddito e senza la possibilità di accedere alla pensione. "Si ribadisce quindi la necessità di individuare questa platea di soggetti, fino ad oggi non quantificati e di conseguenza considerati che attendono di capire quale potrà essere il loro destino, considerando che già con i provvedimenti in vigore, sono ammessi alla salvaguardia i lavoratori che maturano i previgenti requisiti entro un anno dalla fine della mobilità".
A prescindere dalla risposta del Governo sulla questione la Commissione Lavoro della Camera ha ribadito la propria disponibilità ad un nuovo e conclusivo disegno di legge a breve. La proposta sarà presentata non appena saranno chiuse le rendicontazioni delle precedenti sette, dunque verso l'inizio dell'estate (probabilmente tra giugno e luglio). L'obiettivo sia della Commissione che dei rappresentanti degli Esodati sarebbe quello di licenziare il nuovo provvedimento prima della legge di stabilità (che sarà presentata dal Governo a metà ottobre) cercando di sganciare il ddl sull'ottava salvaguardia dalla eventuale "flessibilità in uscita" in calendario proprio con la prossima finanziaria.