Pensioni, L'Ape Sociale potrà durare sino a 67 anni

Franco Rossini Sabato, 08 Luglio 2017
Colpa dei possibili futuri adeguamenti alla speranza di vita che dal 2019 innalzeranno i requisiti per il pensionamento di vecchiaia. 
L'Inps ed il Governo correggono il tiro sulla durata dell'Ape sociale. Sia nel documento pubblicato dal Team economico di Palazzo Chigi sia nella Circolare Inps 100/2017 è stato eliminato ogni riferimento alla circostanza che il lavoratore, per ottenere l'APe sociale, debba trovarsi a non più di 3 anni e 7 mesi dalla pensione di vecchiaia. Gli unici requisiti richiesti sono il possesso di un'età anagrafica pari a 63 anni e di una anzianità contributiva pari a 30 anni (36 anni nel caso dei lavori gravosi) oltre al ritrovarsi nei quattro profili di tutela già più volte evidenziati (disoccupati, invalidi non inferiori al 74%, soggetti che assistono da almeno sei mesi il coniuge o un parente entro il 1° grado convivente, o soggetti che hanno prestato da almeno sei anni negli ultimi sette mansioni gravose come definite dalla Legge di Bilancio).

La questione era stata già evidenziata da pensionioggi.it ad inizio anno e fortunatamente pare aver sortito l'effetto sperato perchè il paletto non è stato inserito nè nel DPCM attuativo nè nella Circolare dell'Inps che, invece, precisa che l'indennità cessa il primo giorno del mese successivo al raggiungimento dell'età anagrafica necessaria per la pensione di vecchiaia. Dato che dal prossimo 1° gennaio 2019, salvo correttivi e smentite, l'età pensionabile, come indicato dal Presidente dell'Istat Giorgio Alleva l'altro giorno in Parlamento, salirà a 67 anni l'indennità potrà eccedere anche i 43 mesi di durata accompagnando comunque il lavoratore sino alla pensione. Si tratta di una rassicurazione importante in attesa che la politica decida come affrontare la questione della speranza di vita

Il sussidio potrà, comunque, interrompersi anticipatamente ove il lavoratore diventi titolare di altra pensione diretta (es. pensione anticipata o alla pensione a 64 anni come prevista dall'articolo 24, comma 15-bis del decreto legge 201/2011). Per accedere al sussidio bisogna però cessare l'attività lavorativa (dipendente o autonoma) anche se viene ammessa la possibilità di integrare il reddito ponte con piccoli lavori entro un massimo di 8mila euro annui (4.800 se si svolge lavoro autonomo). 

Segui su Facebook tutte le novità su pensioni e lavoro. Partecipa alle conversazioni. Siamo oltre cinquantamila

© 2022 Digit Italia Srl - Partita IVA/C.f. 12640411000. Tutti i diritti riservati