Dalla Cisl parla il segretario confederale Maurizio Petriccioli: "Il confronto tra Governo e Sindacato ha dato un contributo positivo per individuare le soluzioni necessarie ad alleggerire la pressione che le manovre economiche degli ultimi otto anni hanno esercitato su pensionati e pensionandi - ha spiegato Petriccioli -. Con la ripresa del confronto, ai primi di settembre, anche sulle materie delle politiche attive e del lavoro, sarà possibile verificare la quantità di risorse necessarie e ricercarne la disponibilità per la quale abbiamo già da fine luglio impegnato il Governo. Attendiamo pertanto la ripresa dei lavori per potere fare valutazioni serie e di merito avendo come obiettivo il miglioramento della condizione dei lavoratori e dei pensionati".
La Uil ha stimato in 2,5 miliardi il costo degli interventi sulle pensioni. "Questa è stata la prima stima su cui c'è stata una prima condivisione al tavolo tecnico governo-sindacati", ha detto il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti, mentre il segretario generale della Fiom, Maurizio Landini definisce l'Ape, l'anticipo pensionistico, "un'offesa e una presa in giro alle persone che per tanti anni hanno pagato i contributi, è una follia finanziaria, non è giustizia sociale". L'Ape costerebbe attorno ai 600 milioni di euro, cifra destinata a coprire soprattutto le detrazioni previste per le categorie più svantaggiate.
Il presidente della commissione Lavoro, Cesare Damiano, con un lungo posto su Facebook ha chiarito che "il Governo, con Nannicini e Poletti, ha parlato di 1,5 miliardi. Secondo alcune ricostruzioni giornalistiche si arriverebbe vicino ai 4 miliardi sommando tutti gli interventi previsti, compresi quelli annunciati da Renzi: flessibilità, ricongiunzioni, quattordicesima, ecc. Come sempre, la verità sta quasi nel mezzo. Noi pensiamo che ci vogliano almeno 2 miliardi, per cominciare, considerato il fatto che le previsioni di costo di Ragioneria e Inps sono sempre risultate abbondantemente sovrastimate (vedi lavori usuranti e Opzione Donna)". A settembre, ricorda Damiano, si dovrà decidere anche la questione dell'ottava salvaguardia e proprio la questione della proroga ulteriore dell'opzione donna.