Riforma Pensioni, Damiano: a settembre si decide sulla flessibilità

redazione Martedì, 04 Agosto 2015
Intanto sono stati avviati i lavori in Parlamento per la settima salvaguardia. Ciò indica l'attenzione del PD e delle forze politiche in generale sui temi della previdenza.
"Il Governo ha indicato di voler intervenire sulla legge fornero in occasione della prossima legge di stabilità. Staremo a vedere quali saranno le proposte anche se noi abbiamo le idee chiare su come si deve intervenire". Lo ha detto il Presidente della Commissione Lavoro della Camera, Cesare Damiano, intervenuto ieri all’incontro che la Cgil e lo Spi Cgil di Bergamo hanno organizzato dal titolo “Per chi è in pensione, per chi non lo è, per chi ci vorrebbe andare”.

Damiano ha ribadito come sia necessario ora rimettere denari nel capitolo previdenziale, un comparto duramente penalizzato dalla Riforma del 2011 ma ha sottolineato, rispondendo alle domande degli partecipanti, come qualcosa sia stato fatto "seppur con grandi difficoltà". In particolare "grazie al lavoro dei dem in Commissione Lavoro alla Camera, il Governo ha accettato di mettere fine alla penalizzazione per i lavoratori precoci, almeno sino al 31 dicembre 2017". In materia di esodati, Damiano ha poi ricordato come siano ben sei le volte che il Parlamento è dovuto intervenire con misure di sostegno ad hoc ed un nuovo provvedimento, la cd. settima salvaguardia, è in cantiere.

"Ciò testimonia come sia irrinunciabile procedere ad una manutenzione alla Legge Fornero entro la fine dell'anno per consentire, a coloro che siano prossimi alla pensione, di lasciare in anticipo pagando una penalità sull'assegno. Ma questa penalità deve essere tale da non disincentivare le uscite. Al contrario di quanto propone il Presidente dell'Inps Tito Boeri che, con il passaggio al contributivo, finirebbe per decurtare gli assegni di oltre il 30%". GamsinLa nostra proposta (Damiano-Baretta ndr), condivisa praticamente da tutte le forze politiche in Commissione, propone un meccanismo di penalizzazioni entro il massimo dell'8% per consentire l’andata in pensione a 62 anni con 35 anni di contributi e per chi ha maturato i 41 anni di andare in pensione senza penalizzazioni, indipendentemente dall’età. Questa proposta andrebbe incontro ai lavoratori precoci.

"L'Inps ha stimato un costo pari a 10 miliardi, bisogna leggere questo dato ricordandosi però che i risparmi ottenuti sulle pensioni con la Legge Fornero ammontano a centinaia di miliardi di euro. E che l'alternativa sarebbe il ricorso a strumenti di sostegno al reddito comunque pagati dalla collettività" conclude Damiano.

Occorre poi fare chiarezza sulle risorse economiche per garantire un futuro pensionistico ai giovani e sul sistema di rivalutazione delle pensioni che dovrà in futuro essere piu' generoso. Damiano ricorda come c'è una norma che arriverà a scadenza il 31.12.2016 e che prima di questa data il Governo dovrà stabilire un nuovo meccanismo di perequazione.  La prossima Legge di Stabilità, conclude Damiano, sarà lo strumento per discutere di queste cose. L'appuntamento, pertanto, sarà rimandato a metà settembre.

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