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- Roma, 3 lug. - Il discorso di Matteo Renzi ieri a Strasburgo? "Carino, ma fatti zero. Avete voluto che parlasse di fiscal compact, ma l'avete sentita quella parola?". Cosi' Beppe Grillo ha risposto ai cronisti lasciando Montecitorio da un'uscita secondaria. "Un discorso carino - ha proseguito ironico - con il selfie...".

Non partecipero' all'incontro con Renzi continua il leader pentastellato. La legge elettorale del Pd "ha dei caratteri anticostituzionali. Non ci sono le preferenze. Noi l'abbiamo fatta nei limiti della Costituzione". "Non c'e' democrazia. Togliamoci l'idea che questo paese sia democratico". Ci sono speranze per l'Italia? "Con questo sistema, non ci sono speranze" ha risposto alla domanda dei cronisti Beppe Grillo.

Matteo Renzi ha definito la legge elettorale del Movimento Cinque Stelle il complicatellum? "E' un po' boriosetto", dice Beppe Grillo che sulla riforma della legge del voto insiste: "loro hanno una legge non costituzionale, noi si'", visto che non prevede il premio di maggioranza e mette le preferenze. "Noi andremo avanti con calma su tutti i punti", ha aggiunto.

Alla domanda di un cronista sulla causa della perdita delle elezioni del M5s il leader risponde,"Non lo so... Forse la paura, forse l'informazione mistificante e i messaggi terrorizzanti. Perche' sapevano che con noi finiva questo tipo di Europa". "Noi non potevamo vincere - ha aggiunto - non ce l'avrebbero permesso...".

"Sono molto soddisfatto", dice Grillo incontrando al Senato il gruppo degli eletti a palazzo madama. Lo dice a proposito della prima esperienza europea del Movimento Cinque Stelle e dopo essere stato accolto da un applauso nella sede della Commissione Difesa dove si riunisce anche la Commissione Affari costituzionali.

"Ho - aggiunge - un gruppo coeso. Un bel gruppo. Nonostante le strane voci che mettete in giro di un un movimento staccato. Si sono staccati tutti, noi siamo quelli che sono rimasti integri". Quindi il fondatore del Movimento Cinque Stelle scherza con la ressa di telecamere e fotografi che nel frattempo sono riusciti a raggiungerlo. "Possibile che non ci sia una cosa che non dico che stia su tutti i network del mondo'". Lunedi' "non vado all'incontro con Renzi perche' sono un emotivo... E perche' capisco cosa c'e' dietro. Non so se mi fido".

Cosi' Beppe Grillo spiega ai cronisti, prima di lasciare Montecitorio, perche' lunedi' non partecipera' all'incontro con il Pd su riforme e legge elettorale. "Renzi forse ci crede - ha aggiunto - ma e' usato dai poteri forti. Vi ricordate di Scajola? Ecco, Renzi forse e' inconsapevole.. O forse e' andato oltre la inconsapevolezza". "Ci andranno loro - dice riferendosi a Di Maio e Toninelli e alla delegazione che incontrato gia' una volta i democratici - sono molto piu' specifici nella materia" che hanno studiato nei dettagli. .

- Roma, 3 lug. - Il patto del Nazareno tiene. E' questo l'esito del faccia a faccia di due ore tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi sulle riforme e sulla legge elettorale. Di buona mattina, alle 8.30, il leader di Forza Italia ha varcato la soglia di palazzo Chigi ed e' stato ricevuto, insieme a Gianni Letta e Denis Verdini, nell'appartamento in cui il premier soggiorna al secondo piano di Chigi. Una stretta di mano, un caffe' e la conferma - in due ore di colloquio - che dopo il via libera della riforma del Senato, secondo quanto riferiscono fonti FI, va approvata rapidamente la legge elettorale senza modificare l'impianto dell'Italicum sia sul fronte delle soglie di sbarramento sia su quello delle preferenze, punto sul quale rimane la contrarieta' di Berlusconi.

Dopo l'incontro nella sede del governo, l'ex premier ha visto a pranzo a palazzo Grazioli i big del partito, in vista dell'Assemblea congiunta dei gruppi parlamentari azzurri alle 15. Anche Lorenzo Guerini, vicesegretario del Pd, ha spiegato ai giornalisti che "e' stato confermato l'impianto dell'accordo del Nazareno. Andiamo avanti in quelle direzione, i termini fondamentali reggono sia sulle riforme che sull'Italicum".

Ancora mistero, invece, sull'incontro tra Renzi e M5S. Stamattina Beppe Grillo ha attaccato dal suo blog: "Renzi incontra il noto pregiudicato" e "nonostante i ripetuti solleciti della delegazione del M5S non ha ancora fatto sapere quando li incontrera' per discutere della legge elettorale". Ancora adesso la delegazione 5 stelle aspetta di essere 'convocata' mentre intanto Beppe Grillo e' arrivato a Roma dove nel pomeriggio dovrebbe incontrare i parlamentari 5 stelle e poi andare a Villa Taverna per il ricevimento della celebrazione del 4 luglio. Ma sull'incontro Pd-M5S sempre Guerini, precisando che il "confronto sulle riforme e' aperto a tutti", ha puntualizzato: "Noi abbiamo posto al M5S delle domande e siamo interessati a vederli. Credo che nelle prossime ore metteremo in cantiere il nuovo confronto".

Ancora piu' chiara la vicesegretaria del Partito democratico, Debora Serracchiani: "Siamo pronti a incontrare il Movimento 5 Stelle anche subito ma serve una risposta pubblica alle nostre proposte. Il Pd ha inviato una lettera in cui si formulavano alcune proposte concrete per riaffermare lo spirito collaborativo e di apertura che ci caratterizza nella discussione sulle riforme necessarie per sbloccare l'Italia. Ad oggi non abbiamo ricevuto un riscontro che consenta di proseguire in maniera trasparente questo confronto. Speriamo che arrivi presto perche' il paese non puo' piu' aspettare".

I lavoratori che accedono alla pensione in regime di salvaguardia, cioè mantenendo le regole pensionistiche vigenti al 6 dicembre 2011, non subiranno la decurtazione dell'1%-2% prevista dall'articolo 24, comma 10 del Dl 201/2011 qualora non abbiano compiuto i 62 anni. Kamsin E' quanto si apprende da alcune risposte fornite dalle sedi territoriali dell'Istituto di previdenza nei giorni scorsi. L'interpretazione dell'Inps conferma sostanzialmente quanto già si riteneva in materia ribadendo che la penalizzazione riguarda solo i lavoratori che accedono alla pensione anticipata con i requisiti post-Riforma Fornero (messaggio Inps 19202/2013).

In sintesi pertanto con la normativa vigente una lavoratrice che accederà alla pensione anticipata con i 41 anni e sei mesi di contributi subirà le penalità legate all'età (taglio dell'1% per ogni anno di anticipo rispetto a 62 anni e del 2% per ogni anno ulteriore di anticipo rispetto all'età di 60 anni) se non avrà compiuto i 62 anni e l'anzianità contributiva non risulterà composta da prestazione effettiva di lavoro, includendo i periodi di astensione obbligatoria per maternità, per infortunio, per malattia e cassa integrazione guadagni ordinaria, nonché per la donazione di sangue e di emocomponenti, come previsto dall'articolo 8, comma 1, della legge 21 ottobre 2005, a 219, e per i congedi parentali di maternità previsti dal Dlgs 26 marzo 2001, n. 151, nonché per i congedi e i permessi concessi ex articolo 33 della legge 5 febbraio 1992, a 1424.

Se invece l'accesso al pensionamento avverrà in deroga, grazie a una delle cinque salvaguardie previste dalla normativa vigente e l'Inps ha accolto la relativa istanza, allora la pensione non subirà le penalità citate ancorchè la lavoratrice non avrà perfezionato i 62 anni di età.

Zedde

- Roma, 3 lug. - Il patto del Nazareno tiene. E' questo l'esito del faccia a faccia di due ore tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi sulle riforme e sulla legge elettorale. Di buona mattina, alle 8.30, il leader di Forza Italia ha varcato la soglia di palazzo Chigi ed e' stato ricevuto, insieme a Gianni Letta e Denis Verdini, nell'appartamento in cui il premier soggiorna al secondo piano di Chigi. Una stretta di mano, un caffe' e la conferma - in due ore di colloquio - che dopo il via libera della riforma del Senato, secondo quanto riferiscono fonti FI, va approvata rapidamente la legge elettorale senza modificare l'impianto dell'Italicum sia sul fronte delle soglie di sbarramento sia su quello delle preferenze, punto sul quale rimane la contrarieta' di Berlusconi. Dopo l'incontro nella sede del governo, l'ex premier vedra' a pranzo a palazzo Grazioli i big del partito, in vista dell'Assemblea congiunta dei gruppi parlamentari azzurri alle 15. Anche Lorenzo Guerini, vicesegretario del Pd, ha spiegato ai giornalisti che "e' stato confermato l'impianto dell'accordo del Nazareno. Andiamo avanti in quelle direzione, i termini fondamentali reggono sia sulle riforme che sull'Italicum". Ancora mistero, invece, sull'incontro tra Renzi e M5S. Stamattina Beppe Grillo ha attaccato dal suo blog: "Renzi incontra il noto pregiudicato" e "nonostante i ripetuti solleciti della delegazione del M5S non ha ancora fatto sapere quando li incontrera' per discutere della legge elettorale". Ancora adesso la delegazione 5 stelle aspetta di essere 'convocata' mentre intanto Beppe Grillo e' arrivato a Roma dove nel pomeriggio dovrebbe incontrare i parlamentari 5 stelle e poi andare a Villa Taverna per il ricevimento della celebrazione del 4 luglio. Ma sull'incontro Pd-M5S sempre Guerini, precisando che il "confronto sulle riforme e' aperto a tutti", ha puntualizzato: "Noi abbiamo posto al M5S delle domande e siamo interessati a vederli. Credo che nelle prossime ore metteremo in cantiere il nuovo confronto". Ancora piu' chiara la vicesegretaria del Partito democratico, Debora Serracchiani: "Siamo pronti a incontrare il Movimento 5 Stelle anche subito ma serve una risposta pubblica alle nostre proposte. Il Pd ha inviato una lettera in cui si formulavano alcune proposte concrete per riaffermare lo spirito collaborativo e di apertura che ci caratterizza nella discussione sulle riforme necessarie per sbloccare l'Italia. Ad oggi non abbiamo ricevuto un riscontro che consenta di proseguire in maniera trasparente questo confronto. Speriamo che arrivi presto perche' il paese non puo' piu' aspettare". .

L’Inps sta notificando con un sms l’accredito della prima rata a partire dal 30 giugno ai disoccupati e ai percettori di altre prestazioni a sostegno del reddito come Mobilità/ASpI/MiniASpI. Kamsin Ai pensionati, aventi diritto alle detrazioni d’imposta per lavoro dipendente, la prima rata di 80 euro del bonus sarà accreditata con la pensione di luglio e notificata con un’informativa nel cassetto previdenziale consultabile online. E' quanto ha comunicato l'istituto previdenziale con il messaggio 5661/2014.

Il bonus, si ricorda, riguarda un credito di imposta di 640 euro (80 euro al mese da maggio a dicembre) che viene riconosciuto ai titolari di reddito derivante da lavoro dipendente non superiore a 26.000 euro (ma non inferiore agli 8.000)  percepito nel 2014. Nella platea dei beneficiari vi rientrano anche coloro che hanno diritto alle prestazioni a sostegno al reddito dell’ Inps che sorgono durante o alla fine del rapporto di lavoro e quindi interessano anche chi fruisce di Mobilità, Aspi, Mini Aspi, etc.

Nel messaggio l’ Inps prevede anche la possibilità per il contribuente di richiedere rinuncia o  rettifiche  perché non ha tutti i presupposti per il riconoscimento del bonus ( es. se  supera il massimale di 26.000 euro per altri redditi  derivanti da lavoro dipendente), o richiederne l’ attribuzione a  condizione diverse da quelle note all’Istituto.  Questi ultimi dovranno dare immediata comunicazione  con un nuovo modulo (SPR150)  allegato al messaggio e pubblicato sul Sito Internet che deve essere presentato a mano alle sedi dell’ Inps, tramite Pec o Fax con una copia di un documento di riconoscimento al numero della struttura territoriale di riferimento, reperibile sul sito. L’ Istituto provvederà a recuperare il credito di imposta se già erogato o conguagliarlo a fine anno.

Zedde

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