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- Roma, 7 giu. - Sono complessivamente circa 4 milioni e mezzo gli italiani che domani torneranno alle urne per il turno di ballottaggio delle amministrative: sono chiamati a scegliere, in tutto, 148 sindaci. Ai 138 comuni delle regioni a statuto ordinario, vanno aggiunti infatti un comune in Sardegna (Alghero, in provincia di Sassari), uno in Friuli Venezia Giulia (Porcia, provincia di Pordenone) e otto in Sicilia: Caltanissetta, San Cataldo (Caltanissetta), Acireale (Catania), Bagheria (Palermo), Monreale (Palermo), Termini Imerese (Palermo), Pachino (Siracusa) e Mazara del Vallo (Trapani). Diciassette i capoluoghi di provincia: Vercelli, Biella, Verbania, Bergamo, Cremona, Pavia, Padova, Modena, Livorno, Teramo, Perugia, Terni, Pescara, Bari, Foggia, Potenza e Caltanissetta.
- Napoli, 7 giu. - Junker "cambi la politica europea o non avra' il nostro consenso". A dirlo a Napoli il premier Matteo Renzi. "Il Ppe vuole candidare Juncker? Bene. Cosa pensa di fare Juncker nei prossimi cinque anni? Uno che vuole continuare con le politiche dell'Europa degli anni passati non avra' il nostro consenso". Renzi ribadisce: "Non siamo interessati a discutere semplicemente ai nomi. La discussione deve avvenire su cosa dobbiamo a fare". "Non si puo' trasformare il risultato elettorale in una richiesta di posti - aggiunge - per noi la discussione sui nomi e' azzerata". .

- Santa Margherita Ligure, 7 giu. - Il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, e' fiducioso che l'iter della legge delega sul lavoro verra' concluso entro l'anno. "Penso proprio che la avremo entro l'anno, se, come ha dichiarato il presidente della Commissione Lavoro al Senato Sacconi, entro fine luglio si chiudera' la parte in aula al Senato", ha dichiarato Poletti a margine del convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria, "immediatamente dopo la riapertura dei lavori a settembre, si andra' in aula alla Camera e, se i tempi di discussione saranno veloci come quelli del Senato, entro fine anno pensiamo di aver prodotto un risultato straordinario". "Una legge delega di riforma che comprende ammortizzatori sociali, strumenti per politiche attive e contrattazione vi rendete conto che e' un'operazione gigantesca", ha aggiunto il ministro, "se la si porta a compimento in qualche mese, e' un risultato straordinario".

La concertazione "e' stata a volte un modo per stare tutti intorno a un grande tavolo facendo pagare conto agli italiani". Lo ha dichiarato il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, a margine del convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria. "La palude non e' Confindustria", ha proseguito Poletti in riferimento a una dichiarazione di alcuni mesi fa del premier Matteo Renzi, "quando parliamo di palude non parliamo di un'organizzazione o di un sindacato ma di un contesto dove ognuno ha fatto non bene la propria parte; noi, per la parte che ci compete, non abbiamo intenzione di continuare su questa strada".

Corruzione: Poletti, non sostituire responsabilita' con regole

"Non possiamo pensare di sostituire la responsabilita' delle persone con le regole". E' il commento del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, ai recenti scandali che hanno coinvolto l'Expo 2015 e il progetto Mose. "C'e' un problema di responsabilita' di modelli sociali e comportamentali che vanno ricostruiti in questo paese", ha affermato Poletti a margine del convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria, "bisogna adottare la regola generale che chi commette reati non puo' avere dei vantaggi: ad esempio noi sappiamo che sequestrare beni ai mafiosi e' stato un elemento decisivo".

- Roma, 7 giu. - "Il risultato delle Europee impone al Pd di essere partito della Nazione". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a 'La Repubblica delle idee'. "Il Pd e' quel partito che quando in campagna elettorale si trovo' ad affrontare il caso della richiesta di arresto di Genovese, non ha trovato scuse, ha guardato le carte e ha votato a favore senza cercare scorciatoie", ha aggiunto. "Chi ruba nel Pd andra' a casa a calci nel sedere", ha aggiunto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a 'La Repubblica delle idee'.

"L'esercito delle persone perbene non puo' solo indignarsi" davanti agli episodi di corruzione, "non basta piu'. L'esercito delle persone perbene cambiera' questo paese". Parlande del voto delle europeee, Renzi e' certo: "Il 40,8% non e' un risultato da mettere in frigo ma da spendere. Preferisco rischiare di perderlo per investire sull'Italia. Se non ci riusciamo sara' tutta colpa mia, se ci riusciamo riparte l'Italia", ha aggiunto.

Contro la corruzione "facciamo sul serio", occorre "dare risposte strutturali" che possono richiedere anche una settimana o due settimane in piu' e serve soprattutto "una risposta culturale". Lo dice Matteo Renzi, oggi a Napoli. "Bene i provvedimenti spot", ma non bastano, osserva il premier, c'e' "una emergenza educativa in Italia" per affermare che "la legalita' non e' un optional". Venerdi' prossimo ci sara' un provvedimento ad hoc sulla corruzione che prevede "poteri precisi" all'autorita' di Cantone, annuncia Matteo Renzi a Napoli.

Serve "una riforma radicale", "occorrera' incidere sulla vigilanza e sulle procedure" degli appalti. "Nella vicenda del Mose di Venezia sono coivolti i ladri ma anche le guardie". Cosi' il premier Matteo Renzi, a 'La Repubblica delle idee', criticando poi l'atteggiamento delle autorita' preposte ai controlli. "Dobbiamo porci il problema di come tagliare le autorita' che non hanno funzionato perche' non hanno piu' senso che esistano", ha aggiunto. .

- Napoli, 7 giu. - "Il risultato delle Europee impone al Pd di essere partito della Nazione". Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a 'La Repubblica delle idee'. "Il Pd e' quel partito che quando in campagna elettorale si trovo' ad affrontare il caso della richiesta di arresto di Genovese, non ha trovato scuse, ha guardato le carte e ha votato a favore senza cercare scorciatoie", ha aggiunto. "Chi ruba nel Pd andra' a casa a calci nel sedere", ha aggiunto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, a 'La Repubblica delle idee'. "L'esercito delle persone perbene non puo' solo indignarsi" davanti agli episodi di corruzione, "non basta piu'. L'esercito delle persone perbene cambiera' questo paese". Parlande del voto delle europeee, Renzi e' certo: "Il 40,8% non e' un risultato da mettere in frigo ma da spendere. Preferisco rischiare di perderlo per investire sull'Italia. Se non ci riusciamo sara' tutta colpa mia, se ci riusciamo riparte l'Italia", ha aggiunto. .

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