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- Roma, 9 giu. - Nessun voto nell'assemblea congiunta M5S. Questa sera i deputati e i senatori 5 stelle, riuniti nell'auletta dei gruppi di Montecitorio, avrebbero dovuto votare le proposte emerse dalle riunioni dei rispettivi gruppi e riassunte in una sintesi dai due capigruppo, Giuseppe Brescia e Maurizio Buccarella, anche alle luce del loro incontro a Milano con Casaleggio. E invece, le cose sono andate diversamente: l'odg e' stato invertito ed e' stato anticipato il secondo punto che prevede la proposta di una rosa di nomi per i giudici della Corte Costituzionale che il Parlamento in seduta comune dovra' eleggere giovedi' mattina. A quel punto, molti deputati sono andati via, chi lamentando il ritardo dell'inizio della riunione di quasi un'ora e chi dicendosi "stanco". In ogni caso, anche in un giorno in cui i 5 stelle portano a casa la vittoria in 3 comuni importanti - Civitavecchia, Livorno e Bagheria - i malumori dei dissidenti restano seppur sottotraccia. Alla congiunta di stasera, cosi' si leggeva nell'odg ricevuto dai parlamentari 5 stelle, "l'assemblea potra' proporre eventuali integrazioni che saranno sottoposte a votazione". Ma gia' prima della riunione, alla domanda dei cronisti se ci sarebbe stato un voto, la risposta dello staff e' stata netta: "Stasera nessuna votazione". Continua pero' il 'mal di pancia' dei dissidenti: secondo quanto si apprende, c'e' chi lamenta che "nulla e' cambiato" e vorrebbe chiarire alcuni punti: "maggiore trasparenza dell'organigramma, certificazione del voto sul blog di Grillo e eliminazione del 'metodo dei vip'", quel gia' battezzato 'cerchio magico' di cui fanno parte solo alcuni dei parlamentari che vanno sempre sui media. "Perche' non fare una rotazione di tutti per le presenze in tv?" si chiede un deputato. E poi, altre domande: "Qual e' il ruolo del figlio di Casaleggio? Adesso, siccome Casaleggio, che e' un imprenditore informatico, non sta bene, viene sostituito dal figlio? A che titolo? Gira voce poi - prosegue lo stesso esponente del Movimento - che arrivera' anche la figlia di Grillo". Qualcun altro ha da ridire anche sui "metodi di selezione" ed e' pronto ancora a puntare il dito su "staff e comunicazione", nodi che vengono considerati ancora non sciolti. Proprio nell'assemblea di stasera ci sara' la presentazione ufficiale di Ilaria Loquenzi, l'ex assistente della senatrice Paola Taverna, che affianca Nicola Biondo nello staff alla Camera; e quella di Rocco Casalino, 'promosso' al Senato dopo che Claudio Messora e' andato a Bruxelles. "Perche' viene promosso nel gruppo dello staff l'ex assistente della Taverna e non il mio o di un altro?" si domanda un deputato. "Perche' non esistono normali colloqui di lavoro?". E' tutto questo che fa storcere il naso ad alcuni. Ma poi, quasi rassegnati, dicono, "tanto e' tutto inutile, qui non si puo' cambiare niente. E festeggiano perche' abbiamo conquistato 3 comuni su 4mila: ma cosa c'e' da festeggiare?". Ma su questo punto gli integralisti doc la pensano in un altro modo. Questa e' l'analisi di Roberto Fico, decisamente soddisfatto: "Noi siamo come l'omeopatia: riequilibriamo il sistema un pezzo alla volta. E' un percorso, ci proviamo.. poi non e' detto che ci riusciamo, ma ci proviamo. E secondo me ci riusciamo". Un altro deputato ortodosso sottolinea soddisfatto che M5S "ha ottenuto ben 600 consiglieri comunali". Sempre Fico sottolinea che "noi dai comuni veniamo" e che il rapporto con il territorio e' fondamentale. La vittoria di Livorno, considerata molto importante essendo una citta' da sempre dell'area Pci-Pds-Pd, fa fare questa analisi ad un deputato come Massimo Artini, toscano che ha seguito la campagna elettorale: "La fotografia dell'attuale non basta. Bisogna andare oltre. La vittoria nei 3 comuni dice questo: Filippo Nogarin ha vinto a Livorno forse per demerito del Pd ma anche perche' ha presentato un progetto alternativo". E anche il fatto che il Movimento abbia vinto in quelle tre citta' "grazie a dei parlamentari che hanno usato toni moderati e parlato di progetti e contenuti" dimostra, spiega un altro esponente M5S, che "cosi' si vince: bisogna convincere quelli la'..." riferendosi implicitamente a Grillo e ai piu' integralisti che talvolta hanno usato toni sopra le righe. .

- Roma, 9 mag. - Tre vittorie per dimenticare la legnata delle Europee: Livorno, Civitavecchia e Bagheria andati a tre sindaci pentastellati riescono a far tornare l'entusiasmo nella base del Movimento. "Un virus inarrestabile", esulta Beppe Grillo al quale risponde indirettamente dei numeri il presidente del consiglio Matteo Renzi: "I ballottaggi hanno segnato un risultato straordinario perche' quando si mettono le persone giuste si vince".

I numeri, fanno rilevare dal Pd, sono inesorabili: "Col voto di ieri il Pd ha vinto in 160 comuni sopra i quindicimila abitanti, che sarebbero 32 piu' di prima. Nei capoluoghi, invece, si passa da 15 a 19. Ecco, difficile dire che abbiamo perso", sottolinea Cuperlo. Ma renzi ha comunque voluto incitare tutto il partito sottolinenado che il tempo delle posizioni di rendita elettorale e' finito.

Prima ancora di sapere il risultato di Bagheria, Grillo si era complimentato con i 'suoi' nuovi sindaci: "Auguro buon lavoro a loro, vi aspetta una bella avventura, difficile ed impegnativa, ma so che la affronterete con la massima serieta' ed il massimo impegno". Poi, la gioia per il risultato in Sicilia: "Bagheria in festa! Patrizio Cinque sindaco M5S". La differenza tra i due candidati gia' a meta' dello spoglio e' tale da non lasciar piu' dubbi: Cinque (M5S) sfiora il 70% mentre Daniele Nicola Vella del Pd e' fermo al 30%. Alla fine i voti per Patrizio Cinque saranno 14.574 voti, una percentuale del 69,77%. Quelli per Daniele Vella 6.314, pari al 30,23%.

Una vittoria storica anche nei numeri, dopo quella 'dei porti d'Italia', Livorno e Civitavecchia. La roccaforte rossa, dove il centrosinistra aveva percentuali che si aggiravano attorno al 70, e' vissuta come una "ferita" da gran parte del Partito democratico. Lo ha sottolineato anche Gianni Cuperlo che, poi, cerca di smorzare le polemiche di chi attribuisce alla classe dirigente della citta' toscana la responsabilita' della debacle: "Il successo alle europee ha avuto nell'azione del premier un'impronta decisiva.

Ma davvero c'e' chi pensa che dopo il ballottaggio di ieri si possa dire che si vince dove il corso renziano si e' fatto strada e si perde altrove?". Festeggia, al contrario, il popolo grillino sui social network. La senatrice di Palermo, Ornella Bertorotta sottolinea: "Patrizio Cinque e' il nuovo sindaco di Bagheria. E' il risultato di un gran lavoro fatto negli anni dagli attivisti sul territorio, di candidature valide, di proposte programmatiche di notevole livello, il tutto shakerato con decenni di mala amministrazione del comune palermitano".

Manlio Di Stefano, anche lui palermitano, si limita a scrivere: "Sognando Bagheria...". La catanese Giulia Grillo gioisce: "Dopo Livorno e Civitavecchia e' l'ora di Patrizio Sindaco di Bagheria! #vinciamopoi ma vinciamo!". .

- Palermo, 9 giu. - Il Pd di Matteo Renzi conferma la tendenza delle europee e dei ballottaggi di ieri anche in Sicilia. I democratici, alleati con l'Udc, strappano Caltanissetta al centrodestra. L'unico capoluogo siciliano al ballottaggio, conferma l'onda lunga delle affermazioni del Pd che prevale anche a Monreale e Termini Imerese, in provincia di Palermo. A Bagheria, dove l'astensione ha toccato il 60%, vince il candidato del Movimento 5 stelle. Grillo esulta per il terzo sindaco pentastellato dopo quelli di Livorno e Civitavecchia. "I nostri sindaci 5 Stelle. Sempre di piu'. Virus inarrestabile", scrive su Facebook a commento dell'esito dei ballottaggi.

Renzi da Hanoi: si vince se si scelgono le persone giuste

La vittoria del centrosinistra e' schiacciante anche a Pachino e ad Acireale. E' la fotografia dell'ultimo turno elettorale che consegna pure il dato di un forte astensionismo: alle urne si sono recati appena il 47,75% degli elettori, 21 punti percentuali in meno rispetto al 25 maggio. Giovanni Ruvolo, del centrosinistra, dunque, e' il nuovo sindaco di Caltanissetta con il 64,3% delle preferenze. Il suo avversario, Michele Giarratana del centrodestra, si e' fermato al 35,7%. Ma l'altro elemento rilevante di queste consultazioni e' il 69,77% con Patrizio Cinque del Movimento 5 stelle diventa il nuovo sindaco di Bagheria, avendo la meglio sull'avversario del Pd Daniele Vella, doppiato con il 30,23%.

Bagheria sceglie un sindaco di 29 anni fedelissimo di Grillo

"Bagheria in festa!", esulta Beppe Grillo su Facebook. "Ce l'abbiamo fatta, vittoria! Il M5S contro tutto e tutti e' riuscito in quello che per i conoscitori del territorio era quasi impossibile: vincere a Bagheria, il comune piu' grande della provincia di Palermo. Uno dei comuni dove la mafia ha visto pochi giorni fa l'arresto di 31 dei suoi elementi o ad essa vicini", aggiunge l'ex capogruppo grillino alla Camera Riccardo Nuti. Cinque, 29 anni a giugno, laureato in Comunicazione istituzionale e politica, e' l'unico sindaco pentastellato eletto in questa tornata di amministrative in Sicilia.

Pd conquista Caltanissetta, Ruvolo ottiene il 64,3%

Il resto e' soprattutto una storia di risultati targati Pd: il democratico Piero Capizzi e' infatti il nuovo sindaco di Monreale (Palermo) con il 55,88% dei voti contro il 44,12% di Alberto Arcidiacono, sostenuto da Udc, Forza Italia e alcune civiche. Schiacciante vittoria del candidato del centrosinistra al ballottaggio per il sindaco di Pachino (Siracusa). Roberto Bruno, sostenuto da Pd, Ncd e tre civiche, ha raccolto il 75,03% pari a 7.423 voti. Il dato definitivo assegna il 24,98% allo sfidante Andrea Ferrara, appoggiato da Udc, dal Megafono del governatore Crocetta e da una civica. A Termini Imerese L'uscente sindaco di centrosinistra Salvatore Burrafato si conferma alla guida del Comune con 7.688 voti pari al 53,76%, sostenuto da Pd, Ncd, Megafono, Articolo 4 e da tre civiche. L'avversario Agostino Moscato, sostenuto da varie liste civiche, si e' fermato al 46,25%.

Speciale Amministrative: tutti i risultati

Ed e' del centrosinistra anche Roberto Barbagallo, nuovo sindaco di Acireale (Catania), eletto con il 63,53% (15.573 voti) nel ballottaggio contro Michele Di Re, appoggiato da Forza Italia e cinque liste civiche e fermatosi al 36,47% (8.909 voti). Nicola Cristaldi rieletto sindaco a Mazara del Vallo (Trapani). Ex presidente dell'Assemblea regionale quando militava in An, Cristaldi si e' candidato con tre liste civiche che hanno raccolto il 58.91% dei voti. Il dato definitivo delle 50 sezioni assegna all'avversario Vito Torrente, anche lui sostenuto da varie liste civiche, il 41,09%. "Anche in questo secondo turno conferma la vittoria del Partito democratico in Sicilia, a dimostrazione della bonta' del lavoro svolto e della validita' delle scelte compiute in questi ultimi mesi", dice il segretario regionale del Partito democratico Fausto Raciti, che cosi' prosegue: "In Sicilia torniamo ad essere protagonisti. Strappiamo Caltanissetta al centrodestra e il Pd si afferma anche in importanti comuni come Monreale e Termini Imerese. Al termine di questa tornata amministrativa rafforziamo la nostra presenza praticamente ovunque. Un risultato che ci gratifica e che vogliamo confermare segnando un cambio di passo nella politica siciliana".

- Hanoi, 9 giu. - I ballottaggi hanno segnato un risultato straordinario perche' quando si mettono le persone giuste si vince. Cosi' il premier Matteo Renzi, da Hanoi per la sua missione asiatica, ha commentato con i suoi via telefono i risultati dei ballottaggi alle amministrative. Il premier ha comunque voluto incitare tutto il partito sottolinenado che il tempo delle posizioni di rendita elettorale e' finito. .
- Roma, 9 giu. - "Siamo particolarmente vaccinati contro l'irruzione nello sport della retorica dei nazionalismi. Una cosa, pero', e' la retorica, altra e' l'orgoglio nazionale verso quelle atlete e quegli atleti che concorrono con il Tricolore sul petto: dobbiamo sollecitare il massimo dell'attenzione della politica per il mondo dello sport anche se bisogna preservare lo sport dalle strumentalizzazioni della politica". Cosi' il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e' intervenuto in occasione della cerimonia per i cento anni della fondazione del Coni. .
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