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Secondo gli ultimi emendamenti al Decreto Irpef, il contributo amministrativo per il rilascio del passaporto sale da 40,29 a 73,50 euro, al netto del costo del libretto ora anche comprensivo di chip e impronte digitali.

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E' questo il contenuto dell'emendamento, firmato da Giorgio Tonini (Pd), che è stato approvato dalle commissioni Bilancio e Finanze del Senato. Lo stesso correttivo cancella le misure sulla tassa annuale, anche in questo caso di 40,29 euro, fin qui prevista per i viaggi o gli espatri extra-Ue e introduce un ulteriore balzello di 300 euro sotto forma di «diritti da riscuotere» per il riconoscimento della cittadinanza italiana. Intanto il viceministro dell'Economia, Enrico Morando, ufficializza lo stop all'estensione immediata del bonus Irpef ai nuclei mono-reddito con più figli.

''E' da tempo che insistiamo sul rischio dello scoppio di una 'questione'' previdenziale. La 'riforma' Fornero sta dimostrando di non funzionare: l'eta' pensionabile a 67 anni tiene lontani i giovani dal lavoro anche per mancanza di turnover e ha creato 'esodati' senza reddito.

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 Su questo tema e' prevista entro la fine del mese di giugno la discussione in Aula della proposta di legge presentata unitariamente dalla Commissione Lavoro della Camera. Questo impone al Governo una accelerazione per la soluzione del problema, a partire dall'individuazione delle coperture finanziarie. Accanto a questo non e' piu' rinviabile il tema della ''quota 96'' degli insegnanti, un errore marchiano del Governo Monti che impedisce a 4mila lavoratori del settore di poter andare in pensione''. E' quanto dichiara in una nota Cesare Damiano, Pd, presidente della Commissione Lavoro alla Camera.

Intanto ieri il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha incontrato prima di partecipare alle celebrazioni per i vent'anni della cooperativa Futura di Bareggio un gruppo di esodati: "Il lavoro che ho chiesto che si faccia è di avere un elenco esatto di tutte le fattispecie e situazioni - ha dichiarato Poletti -. Io sto provando a fare questa operazione per intervenire in una logica di giustizia".

La finalità è quella di fare "una catalogazione puntuale delle situazioni’" per cui, ha proseguito il Ministro "prenderemo le decisioni che saremo in grado di prendere, facendo i conti tra i soldi che ci servono, le norme e i chiarimenti che dobbiamo fare’". "Se ce la facciamo, proviamo a costruire un perimetro dove troviamo la maniera, nel tempo, di sistemare tutti a partire da quelli che, ovviamente, hanno il problema prima", ha concluso Poletti.

- Trento, 31 mag. - La strada delle riforme e' chiara e vicina, e' quanto afferma il ministro dell'Economia Pier Carlo Padoan che oggi ha partecipato alla nona edizione del Festival dell'Economia a Trento. "Oggi siamo davanti a un bivio: vivacchiare oppure fare quelle riforme che ci mettano sulla strada di una crescita sostenuta o duratura. Saro' soddisfatto soltanto quando potremo registrare la creazione di nuovi posti di lavoro". E poi un appello ai giovani ancora senza lavoro: "Ai giovani consiglio di cogliere ogni opportunita' di fare la prima esperienza di lavoro, ovunque sia, anche se non e' in linea con le loro aspettative. L'Italia ha bisogno del loro talento per cambiare in meglio". Nell'agenda governativa al primo posto c'e' la riforma della PA. "E' indispensabile - afferma Padoan - perche'tutte le altre riforme possano esplicare gli effetti che ci attendiamo".

Sempre nel corso del Festival dell'Economia a Trento, Padoan lancia le linee guida per la ripresa economica. "L'unica via per combattere il debito pubblico e' migliorare la crescita. Il debito scende - ha aggiunto - se l'economia reale cresce. Se non c'e' crescita, gli spostamenti sono minimi o nulli".

Non manca un bilancio sulle europee e una previsione sul futuro dell'Italia e dell'Europa. "Italia e Germania dopo il 25 maggio hanno in comune la vittoria dei partiti al governo. Occorre spingere - ha insistito - per aiutare la crescita". E ancora il principio della fiducia: "Dobbiamo fare in modo che l'Italia sia seria e credibile", ha detto il ministro parlando del rapporto con la Germania. "Non e' facile, ma e' importante", ha aggiunto. La schiacciante vittoria di Matteo Renzi alle europee dara' al Governo nuova energia per i suoi piani di riforma e rafforzera' la voce dell'Italia in seno all'Unione europea nel chiedere politiche in grado di favorire la crescita. Intervistato dal Wall Street Journal, il titolare del dicastero di via XX settembre sottolinea che il voto "dara' rinnovato impeto al Governo". E promette: "Utilizzeremo questo capitale politico addizionale senza tentennamenti".

In attesa che l'Italia assuma la presidenza di turno dell'Ue, Padoan non ha dubbi: "L'Europa", dice, "deve ora mettere chiaramente la crescita e l'occupazione in cima alla lista delle priorita'". Con un'avvertenza precisa: "non deve trattarsi soltanto di parole, ma di cominciare ad agire concretamente". Ad esempio, osserva Padoan, "a un Paese che realizza riforme strutturali dovrebbe essere riconosciuto un profilo di bilancio diverso". Un cambio di atteggiamento che deve riguardare anche la Bce. L'Eurotower, spiega il ministro, "ha sempre correttamente affermato che la politica monetaria puo' aiutare fino a un certo punto e che la responsabilita' per una maggiore crescita e' innanzitutto nelle mani dei Governi che devono realizzare le riforme strutturali. Ora che i Governi stanno diventando piu' seri su questo fronte, mi aspetto che la Bce lo riconosca". 

- Roma, 30 mag. - In Forza Italia continuano le fibrillazioni interne dopo il magro risultato delle europee. Una discussione amplificata dalla apertura per una riunificazione del centrodestra lanciata dal leader di Ncd Angelino Alfano. Il tema resta quello del rilancio della riunificazione dell'area politica anche attraverso il ricorso alle primarie.

Oggi è andata in scena il botta e risposta tra Berlusconi e Fitto, quest'ultimo ha ottenuto un ottimo risultato alle europee e negli ultimi giorni piu' degli altri ha chiesto di ricvorrere alle primarie per la guida di Forza Italia.

"Chiedo a tutti di non proseguire con uno sterile dibattito a mezzo stampa sulle primarie e a non contribuire cosi' all'immagine negativa che i media ostili costruiscono ogni giorno a nostro danno". Lo afferma in una nota Silvio Berlusconi. "Forza Italia e', fin dalla sua fondazione, venti anni fa, un movimento politico aperto, democratico, rispettoso del contributo di tutti i suoi militanti, attento a valorizzare ogni idea maturata al suo interno e le diverse esperienze che lo hanno reso grande", premette Berlusconi, "In tale direzione ho sempre orientato la mia attivita' di Presidente e Fondatore, con l'equilibrio, la capacita' di sintesi e il rispetto di tutti che mi sono sempre stati riconosciuti".

Gia' prima delle elezioni, su mio preciso stimolo, abbiamo avviato un cammino di rinnovamento importante e articolato, che sono certo dara' presto i suoi frutti", aggiumge, "Nei prossimi giorni, come gia' stabilito, ci confronteremo all'interno del nostro Ufficio di Presidenza per fare un primo bilancio e stabilire nel merito e nel metodo le nostre prossime iniziative, consapevoli che l'esito delle elezioni del 25 maggio ci obbliga ad un cambio di passo e di visione politica che non puo' certo ridursi ad un confronto, pur legittimo, su organigrammi e metodi di selezione". "Chiedo quindi a tutti di non proseguire con uno sterile dibattito a mezzo stampa sulle primarie e a non contribuire cosi' all'immagine negativa che i media ostili costruiscono ogni giorno a nostro danno", conclude.

A rispondere e' Raffaele Fitto in una lettera aperta a Silvio Berlusconi: "Carissimo Presidente" "raccolgo l'appello che hai rivolto a tutti, e dunque preannuncio che al prossimo Ufficio di presidenza lavoreremo per una proposta articolata di rilancio sia sul terreno dei contenuti sia su quello organizzativo". "E sono sicuro che sara' una discussione ricca, positiva e costruttiva, che probabilmente sarebbe anche utile trasmettere in diretta audiovideo, dando modo a tutti di seguire, senza filtri il nostro comune ragionamento", aggiunge.

"Consentimi di ribadirti pubblicamente ciò che ho gia' avuto modo di dirti a quatt'occhi, con l'affetto e la sincerita' di sempre. Quello che fa male al nostro movimento non e' certamente il libero dibattito di idee, condotto da chi come me lo fa lealmente, ma la piccola dose quotidiana di falsita' e veleni che alcuni mettono in circolo da troppo tempo. In un grande movimento, come noi siamo, chi discute in modo limpido (senza retroscena, senza sottintesi, senza doppie verita') e lo fa forte di una coerenza nota, dovrebbe essere una risorsa e non un problema".

"Ho l'orgoglio di conoscere un Berlusconi che si è sempre fatto forte delle idee innovative, e ha sempre alzato l'asticella del cambiamento, spiazzando tutti".

Il provvedimento integra il Dm 76353/2013 ed autorizza l'Inps ad erogare le mensilità residue relative all'anno 2014 che erano rimaste scoperte dal precedente provvedimento.

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Sulla Gazzetta Ufficiale di ieri è stato finalmente pubblicato il Decreto del Ministero del Lavoro n. 79413 che autorizza l’INPS ad erogare il prolungamento di tutela del reddito in favore dei lavoratori esodati che, una volta esaurito il periodo di permanenza nel Fondo di Solidarietà, non hanno potuto accedere alla pensione per effetto della “Manovra Tremonti” (legge 122/2010). Come noto tale manovra (e successive modifiche) aveva esteso il periodo di attesa tra la maturazione del diritto alla pensione e la sua effettiva erogazione.

In riferimento alle nuove decorrenze delle pensioni, sia di vecchiaia sia di anzianità, la riforma prevista dalla legge 122/2010 contemplava la possibilità di non applicare la nuova finestra mobile (lasciando quindi sopravvivere le vecchie quattro finestre) ai seguenti lavoratori, nel limite di un contingente di 10 mila soggetti:

a) collocati in mobilità sulla base di accordi sindacali stipulati anteriormente al 30 aprile 2010 e che maturassero i requisiti di pensione entro il periodo di fruizione dell'indennità di mobilità;

b) collocati in mobilità lunga per effetto di accordi collettivi stipulati entro il 30 aprile 2010;

c) che al 31 maggio 2010 (entrata in vigore del dl n. 78/2010) erano titolari di prestazione straordinaria a carico dei fondi di solidarietà di settore.

Per questi lavoratori, i quali avessero maturato i requisiti per la pensione dal 1° gennaio 2011 ed entro il periodo di fruizione delle prestazioni a tutela del reddito, la riforma della legge 122/2010 delegava a un apposito decreto (lavoro ed economia) di disporre norme in deroga, e in via alternativa alla non applicazione della finestra mobile, la concessione del prolungamento delle prestazioni stesse a tutela del reddito già in fruizione, per il tempo necessario a raggiungere la decorrenza della pensione sulla base della nuova finestra mobile, nel limite comunque di una durata non superiore al periodo intercorrente tra la data riferita alle finestre previgenti e la data di decorrenza della pensione sulla base della finestra mobile.

La proroga - Il Dm 79413/2014 va ad integrare il precedente provvedimento (Dm 76353/2013) con il quale era stata concessa la proroga del sostegno al reddito ai lavoratori che avessero avuto la decorrenza del trattamento pensionistico, calcolato con le regole antecedenti alla Riforma del 2010, nell'anno 2013. Tale provvedimento aveva tuttavia limitato l'erogazione della tutela solo sino al 31.12.2013.

Con il decreto apparso ieri in Gazzetta l'Inps viene autorizzato a coprire le mensilità residue che "debordano" nell'anno 2014: "il prolungamento del sostegno al reddito e’ concesso limitatamente alle mensilità residue nell’anno 2014 e relative al prolungamento degli interventi di sostegno al reddito autorizzati con decreto interministeriale n. 76353 del 16 ottobre 2013".

L’Inps è stato pertanto autorizzato ad erogare, nel limite di spesa di euro 11.879.108,00, il prolungamento dell’intervento di tutela del reddito in favore dei lavoratori esodati rientranti nel decreto che abbiano presentato domanda per il pensionamento sulla base delle disposizioni in materia di decorrenza dei trattamenti pensionistici vigenti prima dell’entrata in vigore del citato Dl 78/2010.

Il testo del Dm 79413/2014

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