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Una performance in volata quella di ieri sera di Bruno Vespa che nel suo salotto ha ospitato il leader del Movimento 5 Stelle, Beppe Grillo, e ha ottenuto il 26,88% di share, facendo entrare di prepotenza la trasmissione al settimo posto tra quelle piu' popolari sui social network, secondo la classifica del socialscore di Tvzap.

Sul web spospola la hashtag #GrilloinVespa e la puntata di Porta a Porta e' stata seguita da 4 milioni e 276 mila spettatori. Una puntata che entrera' nella storia della tv, non solo per il gli ascolti eccezionali, ben oltre i consueti della trasmissione, durante la stagione 2012-2013 ha registrato ascolti medi pari a 1,5 milioni di spettatori con poco piu' del 15% di share, ma soprattutto per il suo successo sui social network.

Il leader del Movimento 5 stelle ospite di Bruno Vespa ha contribuito in maniera decisiva al successo inarrestabile del programma sui social e la hashtag #GrilloinVespa continua ad essere tra i trending topic su Twitter. Il socialscore della trasmissione di Raiuno e' balzato in un giorno da un indice totale pari a 15 a 54 punti su 100, guadagnando la settima posizione tra le trasmissioni televisive piu' popolari della giornata televisiva appena trascorsa.

- Roma, 20 mag. - E' scontro al calor bianco a cinque giorni dalle elezioni europee tra i tre principali leader politici, con scambi di accuse reciproche e minacce di crisi di governo. Dalla sua visita in Svizzera, Giorgio Napolitano lo dice con la voce velata di una certa preoccupazione: "L'Italia attraversa una fase complessa e cruciale" e lo scontro elettorale e' caratterizzato dall'"asprezza", mentre l'Europa e' percorsa da "populismi e nazionalismi".

Ma le sue parole suonano quasi come un eufemismo perche' mentre lui e' impegnato a Berna, tra Roma e Milano Beppe Grillo, Silvio Berlusconi e Matteo Renzi non lesinano gli attacchi frontali. Il leader del M5s non risparmia lo stesso capo dello Stato: "Il Parlamento e il presidente della Repubblica sono delegittimati" afferma in piazza Montecitorio. "Non hanno piu' il sostegno della base, "ne' politica ne' sociale", dunque "dopo le europee andremo sotto il Quirinale in forma pacifica".

Il bersaglio e' anche il premier Matteo Renzi: "Sono gli ultimi giorni di Pompei. Lui ha capito che ha perso e gia' si sta organizzando per dare informazione del contrario". Pur di andare a elezioni politiche, Grillo non ha dubbi: "Vogliamo andare alle elezioni con la legge elettorale che c'e', non con quella nuova". Senza mezzi termini gli replica Silvio Berlusconi: "Lui e' uno esperto sul non entrare in prigione perche' con colpa ha ucciso tre amici, e' entrato dentro una strada che aveva un cartello che avvisava 'strada impraticabile', lui e' riuscito ad uscire dalla sua auto e sono morte tre persone.

E' stato condannato per omicidio plurimo, ha fatto tre mesi di carcere, e' un pregiudicato e' un assassino ma la prigione l'ha scampata e non dovrebbe tornare su questi argomenti". Intanto Matteo Renzi insiste sull'idea di elezioni europee come un derby tra chi scommette sul futuro e chi invece soffia sul fuoco del terrore: domenica "si gioca la vera sfida tra chi pensa che il futuro dell'Italia sia evocare paura e terrore e gioca sulla sconfitta e chi pensa che abbiamo mille limiti, compreso il presidente del Consiglio, pero' ci proviamo".

"Oggi siamo davvero in un momento in cui ci vogliono far credere che sia tutto disperazione e distruzione, anche il linguaggio che viene utilizzato e' un linguaggio che evoca morte" attacca Renzi. "Io credo che l'Italia abbia, indipendentemente dai colori politici, una occasione straordinaria di speranza e di ripartenza".

EUROPEE: RENZI, VOTO PER CAMBIARE UE, NON GOVERNO

"Spero che la gente voti il Pd", detto questo, "non e' che il giorno dopo le elezioni cambi il governo: queste sono elezioni per cambiare l'Europa". Cosi' Matteo Renzi intervistato da Barbara D'Urso nella registrazione di 'Pomeriggio cinque'. "Il problema di Grillo e Berlusconi e' che devono sapere che qui si vota per le europee", ha proseguito il presidente del Consiglio.

Il versamento del bonus Irpef previsto dal decreto legge 66/2014 avverrà tramite modalità differenti a seconda della platea dei lavoratori interessati. Ammessi al bonus anche i disoccupati e i beneficiari di prestazioni a sostegno del reddito.  

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Si avvicina la scadenza del 27 Maggio data in cui oltre 10 milioni di lavoratori troveranno in busta paga il tanto discusso bonus di 80 euro previsto dal decreto legge 66/2014.Vediamo dunque in breve di riassumere quali sono le modalità attraverso cui i lavoratori potranno ricevere il credito. 

L'accredito sarà relativamente agevole per i lavoratori dipendenti del settore privato e della Pa (compreso il personale della scuola titolare di supplenze brevi). A questi soggetti il bonus verrà infatti erogato direttamente nella busta paga di maggio: saranno i sostituti d'imposta ad effettuare i calcoli senza che i lavoratori debbano effettuare alcuna richiesta in tal senso. In pratica i datori dovranno verificare per ciascun lavoratore che l'Irpef da versare superi le detrazioni previste per il lavoro; calcolare il beneficio spettante in base al reddito complessivo e determinare l'importo da attribuire ogni mese. Il bonus totale di 640 euro dovrà essere rapportato ai giorni lavorati. 

Più complessa invece l'erogazione del bonus in favore delle colf, collaboratrici familiari e in generale dei lavoratori senza sostituto d'imposta. Questi soggetti potranno richiedere il credito tramite la dichiarazione dei redditi relativa al 2014, cioè l'anno prossimo con le indicazioni che verranno specificati nei modelli delle dichiarazioni stesse. Il bonus potrà essere utilizzato anche in compensazione rispetto ad eventuali importi da versare all'erario oppure potrà essere chiesto sottoforma di rimborso. 

Al bonus partecipano anche i lavoratori disoccupati e i beneficiari di prestazioni a sostegno del reddito. Si tratta in particolare dei percettori di cassa integrazione guadagni, dell'indennità di mobilità e dell'indennità di disoccupazione come indicato dalla circolare dell'Agenzia delle Entrate 9/E/2014. In favore di questi soggetti il bonus verrà erogato direttamente dall'INPS sulla base dei dati che l'istituto possiede relativi al reddito del lavoratore interessato. Anche in tal caso il bonus verrà erogato automaticamente senza che il lavoratore debba attivarsi in tal senso.

Si ricorda che qualora la somma dei redditi percepiti (evidentemente da più rapporti di lavoro subordinato instaurati con piu' committenti) superi i 26 mila euro, il lavoratore dovrà comunicarlo ai sostituti e non avrà diritto al bonus. Qualora sia percepito un bonus non dovuto il prestatore è tenuto a comunicarlo tempestivamente al sostituto il quale potrà recuperarlo delle paghe dei mesi successivi o entro il conguaglio di fine anno.

- Berna, 20 mag. - L'Europa non e' ancora uscita dalla crisi, i populismi la attraversano, ma e' necessario non deviare dai propri obiettivi forti di politica e di riforme. Giorgio Napolitano incontra a Berna il Consiglio federale svizzero e scandisce: "L'Europa solo ora inizia a mostrare ancora troppi timidi segnali di ripresa dopo sei anni di crisi economica ed e' attraversata da pulsioni e populismi che mettono in discussione struttura ed obiettivi della costruzione comune". Ma "l'asprezza del confronto politico, in questo momento dello scontro elettorale" in Italia "non ci fara' deviare dalla attenzione necessaria" non solo nei confronti dei paesi vicini dell'Unione europea ma anche verso il cammino delle riforme. Infatti, il nostro Paese "attraversa una fase complessa e cruciale di rinnovato impegno per il rilancio dell'economia e della occupazione, per la definizione delle riforme strutturali, anche in senso costituzionali, da tempo mature". Insomma, "si confronta al suo interno per gettare le basi di un futuro degno della nostra storia e delle nostre potenzialita'". .
- Roma, 20 mag. - "Mi colleghero' con una seduta spiritica e gli parlero' attraverso il medium, le sue sono voci dell'aldila'", ha aggiunto il leader del Movimento 5 stelle conversando con i cronisti. "Pover uomo..., ormai si vede proprio che non crede piu' a quel che dice...". .
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