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- Roma, 21 mag. - Silvio Berlusconi torna a criticare la sentenza che lo ha portato fuori dal Parlamento, rivendica di essere "il primo contribuente italiano" e, ospite in studio a Agora' su Rai 3, aggiunge che "sanno tutti che quella contro di me e' stata una sentenza costruita e politicizzata, voluta perche' la sinistra riuscisse a espellermi dal Parlamento con 6 anni di incandidabilita'".

L'ex ministro del Lavoro Cesare Damiano apprezza l'annuncio del premier sull'estensione del bonus irpef anche ai pensionati dal prossimo anno: "È importante l’annuncio del Premier Matteo Renzi a proposito dell’estensione, a partire dal 2015, degli 80 euro netti mensili anche ai pensionati. Questo impegno sana una discriminazione tra lavoratori dipendenti, che avranno questo aumento dalla fine del mese di maggio,  e pensionati".

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Damiano torna a ribadire con forza la necessità di una revisione del capitolo previdenza in grande stile: "Vorremmo che l’attenzione posta dal Primo Ministro anche a questa categoria di cittadini facesse assumere come una delle priorità dell’Esecutivo la questione previdenziale. Per questo chiediamo al Ministro del Lavoro Giuliano Poletti di riconvocare a breve il tavolo di confronto sul tema delle pensioni che ha visto,  nel corso della prima riunione del 7 maggio scorso,  la presenza dei dicasteri del Lavoro e dell’Economia, dell’ INPS e delle  Commissioni Lavoro di Camera e Senato".
Dopo quel primo esame del tema degli ‘esodati’, occorre ora passare ad una soluzione di merito.

Il ministro Poletti si è impegnato ad indicare prime proposte che,  per noi,  passano attraverso due strade:l’introduzione di un criterio di flessibilità nel sistema pensionistico, oppure  il ripristino del sistema delle quote, aggiornato rispetto alle soluzioni trovate nel 2007 dal Governo Prodi. Va ricordato che la Commissione Lavoro della Camera ha formulato un testo, frutto della ricerca unitaria di tutti i partiti, che potrebbe essere calendarizzato per l’aula entro la fine del mese di giugno. Prima di quella data va trovata una soluzione, compresa la copertura finanziaria: altrimenti la questione ‘esodati’ corre il rischio di restare al palo.

- Roma, 21 mag. - "Io non sono preoccupato, so che non ci sara' nessun sorpasso del Movimento 5 Stelle, anzi il sorpasso lo faremo noi, visto che alle Politiche erano loro il primo partito. Poi e' chiaro che mi piacerebbe vedere il numero 3 davanti alla percentuale del risultato del Partito democratico, io sono fatto cosi', non mi accontento mai. Pero' l'importante e' vincere, perche' se vinciamo noi diamo stabilita' al Paese, che e' proprio cio' che serve per far ripartire l'Italia". Cosi' il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in un colloquio con il 'Corriere della Sera' spiega anche che e' scattata "l'operazione Argo", che prende il nome dalla pellicola diretta e interpretata da Ben Affleck, consistita nel mandare al Sud e in Sicilia "tre ministri che fanno presa: Maria Elena Boschi, Giuliano Poletti, titolare del dicastero del Lavoro, e Graziano Delrio che si occupa dei Fondi europei". Quanto al premier "mi sto sbattendo come un pazzo, mi stanco, ma mi diverto e sono convinto che ne usciremo bene". L'obiettivo della missione e' quella di riportare a votare gli indecisi, sul modello delle campagne elettorali americane. Quanto a Grillo, ospite l'altra sera di Bruno Vespa a Porta a Porta "Secondo me - spiega il premier - non ha preso voti ne' li ha persi. Magari chi ha visto solo uno spezzone di quella trasmissione puo' averlo trovato convincente, ma tutto sommato la sua e' stata una prestazione senza infamia e senza lode". L'obiettivo resta quello di una campagna elettorale alla larga dagli insulti e dalle provocazioni. "Per noi ? ripete Renzi ? e' importante non essere inglobati nel solito copione dello scontro all'ultimo sangue, anche perche' cosi' la gente non capisce quello che succede e non si riesce nemmeno a far comprendere quello che sta facendo il governo". "In questa campagna elettorale ho potuto toccare con mano che c'e' grande attenzione per questo governo. E c'e' molta speranza per quello che potra' fare", pur nella consapevolezza "che le piazze non equivalgono ai voti, ma rivedo la gente che si interessa, il partito che si muove, i dirigenti del Pd che si danno da fare. Sento una nuova vitalita' intorno a me". Quanto alle voci di possibili elezioni dopo le europee il premier le bolla come "Stupidaggini, noi abbiamo sempre detto che auspichiamo la stabilita'. C'e' la possibilita' reale di portare fino in fondo le riforme e non e' piu' il tempo di scherzare: abbiamo sempre detto che siamo qui per cambiare il Paese e che il governo si afferma con i fatti. E io ci sto provando".
- Pescara, 20 mag. - "Siamo in guerra, una guerra all'ultimo sangue: una guerra dell'informazione, giornali in mano alle banche, depistaggi. Dovranno pagarle queste cose: noi abbiamo memoria. Li processeremo online, abbiamo diritto a uno sputo digitale in faccia per questa gente". Lo ha detto Beppe Grillo nel corso del suo intervento a Pescara per il tour elettorale. "Dobbiamo portare il nostro senso di comunita'  in Italia", ha aggiunto. "La nostra rabbia e' buona, giusta, ci ha uniti per diventare il primo movimento italiano". Lo ha detto Beppe Grillo nel corso del suo intervento a Pescara per il tour elettorale. "Siamo oltre 10 milioni, abbiamo fatto un sondaggio sereno e obiettivo: siamo al 96%...", ha detto Grillo raccogliendo l'ovazione delle oltre 10mila persone che lo stanno ascoltando in piazza Primo Maggio. .
- Roma, 20 mag. - A meno di una settimana dal voto per il rinnovo del Parlamento europeo, si accende lo scontro tra Silvio Berlusconi e Beppe Grillo. Gia' da settimane i due leader politici non se le mandano certo a dire, ma e' di oggi l'escalation sul fronte delle accuse, anche personali, con un botta e risposta a distanza, ma praticamente in diretta, tra l'ex premier e l'ex comico genovese. Ospite di L'aria che tira, su La7, il leader azzurro alza il tiro su Grillo e rispolverail passato del leader 5 Stelle, accusandolo senza giri di parole di essere un "assassino" che, pero', "e' scampato al carcere". La replica di Grillo non si fa attendere: "E' un pover'uomo che non crede nemmeno piu' in quello che dice", afferma l'ex comico lasciando Montecitorio, dopo aver presenziato al 'Restitution day', portando un assegno di circa 5 milioni di euro, frutto della restituzione della diaria dei parlamentari grillini. Ma l'attacco frontale di Berlusconi al 'rivale' Grillo tocca proprio l'aspetto economico: "Questo signore e' conosciuto come uno che non faceva lo spettacolo se non era pagato in gran parte in nero, vederlo che ora fa il moralista in televisione e' un qualcosa che mi disturba", afferma l'ex premier. E cosi' va in scena nuovamente il 'siparietto' a suon di scudisciate tra i due. Nuova replica di Grillo: "Sono voci dall'aldila', non replico neanche. Uno dei piu' grandi evasori della storia da' dell'evasore a me? E' fantastico...". E aggiunge: Berlusconi "sta zampettando da una televisione all'altra per salvare le sue aziende, non gli elettori". Il leader azzurro non ci sta, e si difende, sfidando il leader grillino in un duello tv: "se vuole facciamo una trasmissione aperta e io porto i testimoni sul fatto che lui voleva la maggior parte dei compensi per i suoi spettacoli in nero e porto la sentenza con cui e' stato condannato per omicidio colposo con l'uccisione di tre persone, queste parole" di Grillo "sono evasive per buttare fumo su cio' che ho detto io". Per poi condire il tutto con concetti e accuse gia' esplicitati negli ultimi giorni: "Grillo e' pericoloso, e' come Hitler", ripete senza freni Berlusconi. "Questi che votano Grillo vogliono vendetta e sangue, ma purtroppo c'e' troppa gente che non capisce la pericolosita' di quanto sta avvenendo nel nostro paese". L'ex Cavaliere sa, sondaggi alla mano, che il vero 'rivale' in questa campagna elettorale e' Grillo. Sono i 5 Stelle ad 'attrarre' l'elettorato di centrodestra deluso, e' l'ex comico genovese ad aver fatto invasione di campo sul terreno caro all'ex premier. Da qui la decisione di andare allo scontro totale, senza risparmiare 'colpi bassi': "Lui e' uno esperto sul non entrare in prigione - incalza Berlusconi - perche' con colpa ha ucciso tre amici, e' entrato dentro una strada che aveva un cartello che avvisava 'strada impraticabile', lui e' riuscito ad uscire dalla sua auto e sono morte tre persone. E' stato condannato per omicidio plurimo, ma ha fatto solo pochi mesi di carcere, e' un pregiudicato, e' un assassino ma la prigione l'ha scampata e non dovrebbe tornare su questi argomenti", conclude. Il timore, pero', e' che la sfida aperta ai 5 Stelle non possa bastare per recuperare consensi, tanto che oggi l'ex premier torna ad abbassare l'asticella, spiegando che "se FI sara' al 21% sarebbe gia' un ottimo risultato", tenendo a precisare di essere "ancora in campo" e rinnovando la promessa di un vero rinnovamento del partito. La preoccupazione del leader azzurro, viene spiegato, e' che la debacle che si preannuncia possa dare il la' al fuggi fuggi azzurro, magari per approdare nel Nuovo Centrodestra. E non aiuta a sedare il malessere interno la decisione assunta oggi da Berlusconi di affidare, dopo il passo indietro di Bondi, il ruolo di amministratore straordinario di Forza Italia a Maria Rosaria Rossi, suo braccio destro, sua ombra ormai da mesi e mesi, e molto vicina alla fidanzata Francesca Pascale. Di fatto, con la nomina di oggi, seppur in 'cogestione' con lo stesso ex premier, Berlusconi affida nelle mani della parlamentare azzurra le redini delle decisioni delicate sulle liste. Tocchera' a lei, di fatto e almeno da statuto, firmare le liste per le prossime elezioni politiche e gia' nel partito si teme un 'repulisti' ad opera del cosiddetto 'cerchio magico'. Ad accrescere il malessere c'e' poi la convinzione, seppur oggi Berlusconi abbia ribadito che la discesa in campo della figlia Marina non e' cosa "assolutamente" all'ordine del giorno, che la futura gestione del partito sia ormai nelle mani dell'asse famiglia-aziende-fedelissimi. .
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