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- Roma, 18 mag. - "Le idee sicuramente. Come e' stato detto dalla rivoluzione francesce le idee camminano da sole. E' un movimento cosi' giovane che abbiamo fatto nascere il 4 ottobre, giorno di San Francesco". Gianroberto Casaleggio scende in campo direttamente e per la pima volta accetta un'intervista tv. Lo fa a 'In 1/2 ora' e risponde a Lucia Annunziata che gli ha chiesto se il Movimento sia in grado di camminare da solo. "Ci vorra' un po' di tempo per dargli una struttura autonoma", ha detto ed ha anche sottolineato: "Io e Grillo non siamo eterni". "Ci sono delle persone che hanno dimostrato delle capacita'. C'e' un gruppo che puo' sostenere M5s, che prima o poi fara' a meno di me e Grillo e speriamo abbia la maggiora parte degli italiani", ha aggiunto. "Se si andra' alle elezioni politiche noi non diremo vota M5s, ma vota M5s con questa squadra di Governo. I cittadini voteranno una squadra di Governo", ha detto Casaleggio. "Nel movimento ci sono molte persone che possono ricoprire incarichi di Governo, ma non vogliamo deciderlo solo noi. Le persone che entreranno nella squadra dovranno avere onesta' competenza e trasparenza", ha aggiunto. A proposito delle prossime elezioni europee, il 'guru' del M5s ha sottolineato: "non mi porrei il problema se vinciamo, non ci sono dubbi: il giorno dopo chiederemo un nuovo Presidente della Repubblica e di indire elezioni politiche". Poi sul premier: "Se Renzi perdera' le elezioni probabilmente uscira' dallo scenario politico", ha detto. Lo fa piu' debole di quanto sia? "E' gia abbastanza debole da solo", la secca risposta a Lucia Annunziata. .
- Roma, 18 mag. - C'e' una parte delle forze politiche che "non punta a cambiare l'Italia, ma scommette sulla sconfitta". A dirlo, a L'Arena su Rai1, il premier Matteo Renzi. La prossima tornata elettorale vede "da una parte i gufi, chi spera che il Pil vada male, il lavoro non ci sia e si possa dire c'e' la crisi, e dall'altra noi, non perfetti, limitati, ma che ci siamo tirati su le maniche". Poi attacca: "Prima di essere Pd, o Forza Italia o 5 Stelle, dobbiamo ricordare che siamo tutti italiani, e se c'e' la fa il governo, ce la fa l'Italia". "Ho rispetto per chi l'anno scorso ha votato 5 Stelle - aggiunge - ma domando loro 'siete davvero soddisfati del voto?'". Il prossimo 25 maggio alle Europee "votate per chi vi pare, ma non mandate buffoni". A dirlo il premier Matteo Renzi. Che conclude: "Non so se c'e' un nome per salvare l'Italia, ma so che c'e' un pronome, ed e' 'noi'". "Stiamo mandando in Europa persone a rappresentare l'Italia. Non stiamo votando per il presidente del Consiglio o della Repubblica. Chiunque vada la' non puo' farsi ridere dietro". Lo dice a Beppe Grillo il premier Matteo Renzi, parlando a L'Arena di Massimo Giletti. "Talvolta mi sembra che Grillo viva questa esperienza come un grande spettacolo - aggiunge - e se la rida sotto i baffi a pensare che qualcuno creda a quello che dice. Usa un linguaggio strano, continua a insultare. Perche' deve insultare?". Il Movimento 5 Stelle, rispetto la scorsa tornata elettorale, "sta facendo meno piazze e prendera' meno voti". A dirlo il premier Matteo Renzi, a L'Arena di Massimo Giletti. Renzi non vedra' Grillo domani a 'Porta a porta', spiega. "Io saro' in piazza a Napoli - dice - la stessa piazza dove e' stato lui e credo ci sara' qualche persona in piu'". "Non ho mai visto passare una tassa simpatica". Lo dice a L'Arena su Rai 1 il premier Matteo Renzi, quando il conduttore Massimo Giletti gli ricorda una battuta del ministro dell'Economia del governo Prodi, Tommaso Padoa Schioppa. "Talvolta le battute gli sono venute meglio - aggiunge Renzi - ma ho grande stima del professore, che purtroppo non c'e' piu'". La "stragrande maggioranza" degli appalti per l' Expo e' fuori da vicende giudiziarie, ricorda a L'Arena di Massimo Giletti il premier Matteo Renzi, ma trova "inaccettabile e vergognosa l'idea che anche su un solo appalto ci siano state tangenti". E "ti strappa il cuore di mano" che protagonisti di questa vicenda "siano stati gli stessi di 20 anni fa". Renzi torna a ribadire la proposta gia' esternata del 'daspo' per i politici corrotti: "io propongo che chi e' condannato con sentenza definitiva per tangenti non possa metter piu' piede nei palazzi della politica, e debba essere fuori dal sistema". Sa di non essere "simpaticissimo" ai sindacati, il presidente del Consiglio Matteo Renzi, ma a L'Arena su Rai 1 si dice "pronto a fare accordi con chiunque", "quando si tratta di creare e salvare posti di lavoro". "Sono il premier di un Paese che ha bisogno di tornare a sperare - dice - nelle prossime settimane grandi gruppi industraili daranno segnali di interessi per l'Italia. A me importa quanti posti di lavoro riusciranno a creare per i giovani". Sottolinea come in Italia ci siano imprese che funzionano il premier Matteo Renzi, parlando a L'Arena su Rai 1. L'esempio, l'azienda di macchine per palestre visitata ieri, ed altre nell'Emilia devastata mesi fa da un terremoto e con "41.400 cassaintegrati subito dopo il sisma che oggi tranne 200 sono tutti tornati la lavoro. "Non e' vero che c'e' solo crisi, disperazione, situazione nera - dice - ci sono aziende che sono eccellenze e che esportano in tutto il mondo e creano lavoro". 'Cosa puo' fare la politica per loro', chiede il conduttore Massimo Giletti. "Puo' smettere di rompere le scatole e abbassare le tasse. Io ho iniziato ad abbassare le tasse", la risposta del premier. .
Renzi assicura che il prossimo anno ci sarà un intervento per estendere il beneficio degli 80 euro a pensionati, incapienti e partite Iva. Morando: possibile un intervento aggiuntivo sulle pensioni d'oro.

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Renzi in una intervista rilasciata a Radio24 ricorda che il governo non ha inserito nella platea dei beneficiari anche incapienti, partite Iva e pensionati ma ribadisce la sua promessa di provvedere entro l'autunno: «Riusciremo a farlo con la legge di stabilità, nel settembre-ottobre 2014 per il 2015». Il primo ministro si dichiara ottimista anche se nei giorni scorsi i dati diffusi sul Pil non sono stati per nulla rassicuranti: "Non diciamo che la crisi sia finita ma i segnali di ripresa sono importanti". I dati del Pil sono in linea con quelli della Francia, «ma dobbiamo accelerare sulle cose necessarie per il rilancio». Il Premier sottolinea "i 74mila posti di lavoro in più, i mutui che tornano a crescere del 18 per cento", insomma degli elementi per far sperare in un cambio di direzione ci sono e sono legate al proseguire sulla strada delle Riforme: "Dieci anni fa la Germania ha fatto quel che noi non abbiamo fatto e che dobbiamo fare ora con la riforma della Pubblica amministrazione e del lavoro".

Il governo - conferma il ministro dell'Interno e leader Ncd, Angelino Alfano - lavorerà per evitare una manovra bis «però intanto abbiamo fatto delle cose che servono per i mesi a venire». Di certo, se il trend non s'inverte, il quadro previsionale andrà rivisto già in estate e comunque in settembre con la Nota di aggiornamento del «Def». Lo ammette il sottosegretario all'Economia, Enrico Zanetti: «È evidente che se il trend continua a rimanere sotto le stime presenti nel Def i conti vanno rifatti, questo è oggettivo. Però abbiamo in mano degli elementi che ci portano a ritenere che il risultato finale sulla crescita sarà rispettato».

Pensioni d'oro - Intanto nei giorni scorsi il viceministro all'Economia Enrico Morando lancia la possibilità di inserire in contributo sulle pensioni d'oro per estendere anche ai pensionati il bonus Irpef da 80 euro mensili. E' quanto ha affermato il viceministro nella replica sul decreto Irpef alle commissioni Bilancio e Finanze del Senato. «Relativamente all'esclusione dal bonus dei pensionati» - ha detto Morando – è auspicabile che «un intervento in favore delle pensioni più basse possa trovare copertura finanziaria attraverso misure di solidarietà interne al sistema previdenziale, per esempio chiedendo un contributo a pensioni di importo estremamente elevato e acquisite sulla base di rivalutazioni del monte contributivo del tutto disancorate rispetto ad altri regimi pensionistici». Contrario però il Ncd che con la voce di Maurizio Sacconi fa sapere che «Il Nuovo Centrodestra non potrebbe rimanere al Governo un minuto oltre quella tassazione delle pensioni» ipotizzata da Morando.

- Roma, 18 mag. - "Una sola cosa e' vera: il mio governo non e' stato sconfitto alle urne, ne' in Parlamento, ma dalle manovre di alcuni ambienti economici e politici". Lo dice Silvio Berlusconi intervistato dalla Welt am Sonntag, ritornando alla crisi del 2011 e all'avvento dell'era Monti. "Ma questo in democrazia non e' una cosa sana: il termine puo' sembrare forte, ma si chiama 'colpo di stato'", ha aggiunto. "Per il resto, il rischio default non e' mai esistito, lo spread saliva ma le aste dei titoli pubblici italiani andavano regolarmente benissimo, il debito pubblico italiano e' sempre stato perfettamente sostenibile", ha osservato il leader di FI. "Questo valeva sia per il governo Berlusconi che per il governo Monti. La differenza e' che Monti era molto piu' disposto a seguire la politica di altre capitali europee", ha concluso. "Assolutamente no". E' la risposta a chi gli chiede se si sia pentito di essere sceso in politica. "Quando sono sceso in politica il mio paese correva un grande rischio: cadere in mano alla sinistra dominata dagli eredi del Partito Comunista. Avevano cambiato nome, ma erano le stesse persone. Questo perche' i partiti moderati, cattolici, liberali, socialisti, riformatori, erano stati distrutti dalle inchieste giudiziarie cosiddette di 'Mani pulite', pilotate proprio dall'ex-Partito Comunista", ha aggiunto. "Una cosa questa inconcepibile in Germania, ma purtroppo reale in Italia", ha osservato Berlusconi. "Ho evitato questo pericolo, rendendo con questo un buon servizio non solo al mio paese ma - ne sono convinto - all'intera Europa. Molti dei miei colleghi imprenditori di allora preferirono cercare di mettersi d'accordo con la sinistra, che sembrava allora il nuovo potere. Io, che fino ad allora non ero stato neppure sfiorato da un'inchiesta giudiziaria, proprio da quel giorno ho cominciato a subire decine di inchieste e di processi", ha aggiunto. .
- Roma, 18 mag. - "A giugno il tema della riforma della giustizia e' gia' nell'agenda del Governo. Ci sranno molti capitoli". Lo ha detto Angelino Alfano, leader Ncd e ministro dell'Interno a in 1/2 ora. "Io sono moloto attento al rafforzamento dei poteri di contrasto nei confronti della criminalita' organizzata". Per i reati contro criminalita' economica e finanziaria "credo, non ne abbiamo ancora parlato, che su autoriciclaggio e falso in bilancio si andra' avanti. Anche su questo Ncd avra' posizione avanzata". .
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