Notizie

Notizie

- Roma, 20 mag. - Valanga di commenti su Facebook e Twitter all'intervista di Beppe Grillo a 'Porta a Porta'. Il vero vincitore della serata su Rai1 e' il conduttore Bruno Vespa: elogiato su Twitter per i suoi toni pacati e per quelle poche domande, ma pungenti, che hanno messo in difficolta' il leader di M5S.

In 3,2 milioni davanti alla tv per Grillo da Vespa

"E' il grande mattatore della serata", "Vespa mette Grillo KO", "Grillo consacra suo malgrado Bruno Vespa eroe della serata", sono alcuni dei commenti su Twitter, mentre c'e' chi si chiede perche' il giornalista non sia stato cosi' pungente anche con Berlusconi e Renzi: "Piu' che un'intervista sembrava un plotone di esecuzione", commenta un utente. Il direttore del TgLa7, Enrico Mentana, si complimenta con Bruno Vespa "che e' stato bene al gioco", ma in un post sulla sua pagina Facebook mette in guardia gli "amici commentatori: non doveva convincere voi" e paragona Grillo a Berlusconi.

Lo show di Grillo da Vespa, "processi on-line per i politici"

"Colgo la stessa sufficienza che suscitava il primo Berlusconi negli esperti benpensanti. Grillo stasera (ieri sera, ndr) giocava la partita davanti a un pubblico tutto diverso, che di lui aveva un'opinione indotta solo dai racconti dei suoi avversari, e che in stragrande maggioranza non l'aveva votato. Voleva rassicurarli, dire 'Eccomi, vedete, non mangio nessuno, non aumento le tasse, non riempio il paese di immigrati, siamo l'antidoto alla violenza, e vogliamo mandare a casa questi altri che hanno fatto solo promesse e non hanno mantenuto nulla'. Non e' stato certo perfetto, perche' non da' mai l'idea di padroneggiare i problemi appieno, ma non c'e' dubbio che abbia guadagnato centinaia di migliaia di nuovi voti, non correndo il rischio di perderne nessuno. E' il vantaggio di arare nel terreno altrui", scrive Mentana.

Vespa: e' stato un incontro tra professionisti

Su Twitter il direttore de 'La Stampa' Mario Calabresi commenta a caldo, in diretta, l'intervista al leader M5S: "Grande rimpatriata stasera a Porta a Porta, ecco la parola perfetta per descrivere un'atmosfera: rimpatriata". Calabresi rilancia in un tweet la battuta di Grillo a Vespa: "Il fascismo l'ha inventato tuo papa'" era una vita che Grillo sognava di fare la battuta a Vespa che del duce ha la mascella", scrive Calabresi che aggiunge: "Ma Beppe Grillo lo sa che i giornaloni che lui detesta non prendono un euro di finanziamenti pubblici?". "Se voleva rassicurare chi e' spaventato dai toni allora missione compiuta, ma sui contenuti annaspava", commenta ancora Calabresi, "quello che ci guadagna di piu' stasera (ieri sera, ndr) e' Bruno Vespa".

- Reggio Calabria, 20 mag. - "Non ho mai avuto rapporti di affari con Scajola". Lo ha detto Amedeo Matacena, condannato in via definitiva a 5 anni per associazione esterna alla mafia, rispondendo in collegamento da Dubai a "24 Mattino" su Radio 24. Oggi il Secolo XIX racconta di possibili rapporti di affari tra Matacena e Scajola su cui sta indagando la procura di Reggio Calabria. In particolare ci si concentra sulla 'Fera srl': "E' assolutamente inesatto, io non ho mai avuto rapporti di affari con la 'Fera' ne' ho mai operato nel campo dell'eolico - ha detto Matacena - e non ho mai avuto rapporti di affari con Scajola, assolutamente. Scajola e' un amico di famiglia, lo e' diventato, mia moglie lo ritiene un padre e tutte queste cose mi lasciano allibito". Matacena ha aggiunto di non ritenersi un latitante perche' "nel momento in cui sono arrivato a Dubai nel tentativo di chiedere un asilo politico, come gia' fatto in Svizzera, sono stato arrestato e mi hanno ritirato il passaporto, in attesa che la pratica di estradizione con l'Italia venga definita. Sono di fatto prigioniero degli Emirati Arabi Uniti e se decideranno di estradarmi mi prenderanno e mi consegneranno alle autorita' italiane. So che l'Italia ha fatto una richiesta di estradizione, la pratica e' in itinere ma non so a che punto e'". Matacena ha fatto un ricorso contro la sentenza definitiva alla Corte europea dei diritti dell'Uomo: "Ci penso tutti i giorni al fatto di rientrare in Italia - ha aggiunto - ma ho gia' patito un carcere ingiusto, fui arrestato da de Magistris che dopo un mese di carcere chiese la mia assoluzione con sentenza in primo grado passata in giudicato. Pero' io ho fatto il carcere e de Magistris ha fatto politica ed e' diventato sindaco di Napoli. Di fronte a questo, siccome io ho contestato la sentenza, anche se non lo prevede la legge sarebbe giusto che l'espiazione della pena fosse sospesa fino alla decisione della Corte europea dei diritti dell'uomo". Matacena ha concluso dicendo di non avere mai pensato ad andare in Libano, e sulla presa di distanza di Silvio Berlusconi nei suoi confronti ha commentato: "Berlusconi dice che non mi conosce? Nel '94 la meta' dei parlamentari a ogni elezione venivano cambiati, quindi e' facile che il presidente non si ricordi di tutte le migliaia di persone che hanno militato nel suo partito. Ma e' sotto gli occhi di tutti che moltissimi di questi uomini che hanno partecipato a quel progetto hanno pagato prezzi altissimi".
- Roma, 20 mag. - "E' stato un incontro fra professionisti. Un incontro impegnativo per entrambi e credo che possiamo dirci tutti e due soddisfatti". Lo dice all'Agi Bruno Vespa, commentando i dati di ascolto della puntata di ieri sera di Porta a Porta con il leader del M5S Beppe Grillo. L'ascolto medio della puntata e' stato di 3,2 milioni di spettatori ma, come spiega lo stesso Vespa, "abbiamo fatto anche il 28% di share con 4,276 telespettatori e quindi punte di quasi 5 milioni. Siamo partiti al 13% e abbiamo raggiunto il 33. Un bel risultato, un inedito da molti anni", ha aggiunto Vespa. "Se me lo aspettavo? Onestamente si', anche se non facevo previsioni - ha detto il giornalista - ma sapevo che era un grande incontro". Il tono della conversazione era piuttosto pacato, niente urli come invece, ci si aspettava: "Grillo e' anche un bravo attore - ha spiegato Vespa - ha unito i toni e le tonalita' diverse. Direi che possiamo proprio essere soddisfatti". .
- Roma, 20 mag. - Ieri sera sono stati quasi 3 milioni e 200 mila gli spettatori che hanno seguito la puntata di 'Porta a Porta' in seconda serata con ospite Beppe Grillo. Lo share e' stato del 23,75%. Un ascolto notevole se si considera appunto il fatto che sia andata in onda a partire dalle 23,20, e c'era grande aspettativa - al tempo stesso - per l'appuntamento in diretta con il leader del Movimento 5 Stelle. .
Oggi il via libera definitivo al Decreto Casa. Diventeranno, così, stabili i cambiamenti al bonus mobili e il taglio al 10% della cedolare secca per il canone concordato.

{div class:article-banner-left}{/div}

Il decreto casa sarà approvato oggi alla Camera dopo che ieri è stata posta la questione di fiducia. La novità più importante nel pacchetto di misure che vedranno a breve la luce riguarda il bonus mobili. Viene eliminato, dal 6 giugno 2013 fino al 31 dicembre 2014, il vincolo in base al quale, per usufruire del bonus mobili, gli arredi e gli elettrodomestici devono costare meno della ristrutturazione. Salta, così, il limite introdotto con la legge di Stabilità 2014, dopo il fallito tentativo del Decreto Salva Roma-Ter, e lo sconto torna vincolato solo al tetto massimo di spesa, pari a 10mila euro.

Affitti in nero
- Nel decreto casa arriva anche la sanatoria in favore degli inquilini che hanno denunciato i loro affitti in nero dopo che la recente sentenza della Corte costituzionale (n. 50/2014) aveva di fatto cancellato la normativa che permetteva loro di pagare canoni scontati. Nel decreto si prevede quindi che gli sconti vengono fatti salvi fino al 31 dicembre del 2015. In sostanza, i mini canoni, risultato della nuova registrazione dei contratti in nero o registrati a canoni inferiori al reale, restano sino a fine 2015.

Sconti sugli Affitti - È prevista la detrazione Irpef, per chi è in affitto a canone agevolato. Nel triennio 2014-2016 lo sconto è di 900 euro, se il reddito complessivo non supera 15.493,71 euro; si scende a 450 euro, se il reddito complessivo è compreso tra i 15.493,72 e 30.987,41 euro.

Case Popolari - Per gli abusivi delle case popolari arriva una pesante stretta. E' previsto il divieto di allaccio di acqua, luce e gas nelle loro abitazioni, con immediato annullamento dei contratti già sottoscritti, e il divieto di partecipare alle procedure per l'assegnazione di altri alloggi per un periodo di cinque anni dall'occupazione abusiva.
Chi, invece, abita regolarmente un immobile ex Iacp potrà beneficiare della nuova possibilità prevista dal decreto: l'affitto con riscatto una volta trascorsi sette anni dall'inizio della locazione. Per sostenere gli inquilini che non riescono ad onorare i canoni locatizi il decreto casa assegna 226 milioni vanno al fondo di morosità incolpevole e altri 100 milioni al fondo di sostegno all'affitto.

Cedolare Secca - Confermata poi la cedolare secca ridotta per i contratti a canone concordato che è passa dal 15% al 10% per il periodo d'imposta 2014-2017; il regime viene peraltro esteso ai Comuni nei quali sia stato deliberato lo stato di emergenza nei cinque anni precedenti l'entrata in vigore della legge di conversione del decreto.

Alloggi Pubblici -  Si amplia poi la possibilità di vendere gli alloggi pubblici con la possibilità anche per i comuni di mettere sul mercato quelli che possiedono direttamente, e non solo quelle degli enti di edilizia residenziale pubblica. Inoltre la vendita potrà riguardare anche  i condomini nei quali la proprietà pubblica è solo al 50%. L'obbiettivo è quello di fare cassa per poter gestire al meglio il patrimonio immobiliare rimanente, che dovrà essere riqualificato anche per rendere disponibili gli alloggi che attualmente si trovano in situazioni di degrado tali da non poter essere offerti in locazione. Per questo peraltro il decreto semplifica le procedure per avviare i lavori, anche per il  risparmio energetico, puntando ad aumentare l'offerta di case tramite piani di recupero piuttosto che nuove costruzioni.  In ogni caso la vendita degli alloggi sociali è riservata solo agli attuali inquilini, ai quali sono riconosciute condizioni di favore e finanziamenti ad hoc. Aggiunto inoltre il divieto di rivendere gli appartamenti prima di cinque anni dall'acquisto.

© 2022 Digit Italia Srl - Partita IVA/C.f. 12640411000. Tutti i diritti riservati