Sono un lavoratore di ansaldobreda ho verificato tramite il programmino con i dati inseriti di essre tra i soggetti salvaguardati,raggiungerò i requisiti a giugno 2015 decorrenza pensione ottobre 2016. Volevo sapere se la decorrenza è comprensiva anche dell'aspettativa di vita?

In teoria dovrei essere tra i salvaguardati in quanto sono uscito il 30/12/2010 con accordo singolo col Credito Emiliano in funzione della quota 96 che maturerò a settembre 2012 (sono del 1952 quindi 60 e 36 di contribuzione già versati). Sono stato anche autorizzato al versamento dei contributi volontari nel settembre 2011 Non ho fatto però alcun versamento. Leggendo sulla stampa mi sembra che si menzionino tra i salvaguardati coloro che sono stati autorizzati ma che hanno anche effettuato un primo versamento.
 Chiedo quindi: sono comunque salvaguardato? Lo sono in quanto uscito con accordo singolo e maturo nel 2012 i requisiti? Sono eventualmente in tempo ad effettuare un versamento volontario?


Esodati: Il Decreto e' in arrivo

Mercoledì, 23 Maggio 2012

 


dovrei essere tra i salvaguardati essendo nel fondo fs titolare di prestazione straordinaria cat.VOESO al 4 dicembre 2011, nato il 9/10/54 con maturazione del requisito di 40 anni nell'ottobre 2013 ed in pensione dal 23/10/2014 avendo(credevo) il solo limite delle risorse economiche già stanziate e contraddicendo il comma 15 art.24 decreto salva italia. Il ministro dice che il decreto coprirà solo gli anni 2012 e 2013 e che ci potrebbero essere problemi per il 2014 ma finora ha parlato solo di esodati incentivati, di prosecutori volontari e ieri 22 maggio di mobilità e quindi di persone che rischiano di rimanere senza pensione e senza stipendio ma mai dei fondi di solidarietà che sono senza incentivo e con assegno pensionistico.
Preciso che Il fondo fs copre 4 anni ed altri fondi 6 anni e quindi dei 17.710 solo una minima parte potrebbe entrare nella platea dei 65000 o da ieri 75000 e spero quindi che il nostro regime sia salvaguardato. Marcello

 

 

Sono un ex bancario che in data 1 giugno 2011 ha smesso di lavorare entrando in un fondo di solidarietà di categoria a seguito di un accordo sindacale firmato nell'anno 2007.A seguito di ciò percepisco un assegno mensile che sarà corrisposto sino a Maggio 2016 data in cui dovrei percepire la pensione INPS in quanto matureranno i 40 anni di contributi piu' i 12 mesi di finestra .
La mia domanda è questa:alla data del 4 Dicembre 2011 essendo io a carico del fondo di solidarietà sono salvaguardato dalla riforma? Se la risposta è si lo sono in ogni caso o dobbiamo aspettare che la ministra sig.ra Fornero metta in campo qualche altro rebus da risolvere per capire chi sono i fortunati salvaguardati di questa enorme platea ignara del suo domani.

Sì è tra i salvaguardati ma non è "salvo" in ogni caso. Almeno non allo stato attuale. Come abbiamo ripetuto piu' volte è necessario attendere la pubblicazione del decreto per sapere chi saranno i “fortunati” che definitivamente acquisiranno il diritto soggettivo a pensione secondo le previgenti regole. Esiste un vincolo di bilancio e l'incertezza non può essere dissipata prima del decreto. Bisogna avere pazienza.

 

 

 

 

 Sono nata il 21/10/1954 e sono stata licenziata con licenziamento collettivo a far data dal 1/09/2010 ed a seguito di accordo sindacale di mobilità. Quanto stipulato all'ora prevedeva l'entrata in pensione al 1° ottobre 2013 (maturo i 40 anni al 31/08/2012). Penso di essere tra i salvaguardati però non mi è chiaro quale sia la finestra esatta e se sarò penalizzata dall'aspettativa di vita. Grazie, Marzia


Sì, è un soggetto salvaguardato ma è necessario attendere la pubblicazione del decreto per conferma. E' confermata anche la finestra d'uscita dell'Ottobre 2013. Nessuna penalizzazione dall'aspettativa di vita perchè i requisiti di accesso sarebbero perfezionati entro il 31.12.2012. 

 

 

 

Sono un dipendente Unicredit, nato il 27.02.1953, assunto il 04.04.1977, esodato dal 01.08.2010 in vista della maturazione dei requisiti pensionistici al 61.mo anno di età e della percezione del trattamento previdenziale a decorrere dal 01.03.2015, con cessazione dell'assegno a carico del fondo di solidarietà del settore bancario. Preciso che, non avendo versamenti antecedenti, al 28.02.2014 avrò maturato un'anzianità contributiva di 36 anni e 11 mesi, senza che l'accordo tra azienda e sindacati garantisca alcuna prosecuzione (in calce le parti enunciavano solo un generico impegno a incontrarsi in caso di modifiche della legislazione previdenziale vigente). Gradirei conoscere se e quanti mesi si aggiungerebbero, in base alla crescita della durata di vita media, alla maturazione dei miei requisiti, se anche la "finestra" si allungherebbe rispetto ai 12 mesi previsti  ammesso e non concesso che nel mio caso la riforma Fornero consenta poi di non ricadere brutalmente nei nuovi criteri. Senza alcuna tutela rimarrei - con due figli minori a carico - sciaguratamente scoperto per quattro lunghi anni e con la prospettiva di un trattamento sensibilmente
inferiore e lontano. Silvio

La maturazione del diritto alla pensione di anzianità, secondo la previgente disciplina, si consegue – nel periodo ricompreso tra il 1° gennaio 2013 e il 31 dicembre 2015 con il raggiungimento di 61 anni e 3 mesi e il perfezionamento della “quota” pari a 97 anni e 3 mesi (fermo restando un minimo di 35 anni di contribuzione) per i lavoratori dipendenti ai sensi di quanto stabilito dalla tabella B allegata alla legge 243/04 come modificata dalla legge 247/07 e per effetto dell'aumento dell'aspettativa di vita disposto dall'articolo 12, comma 12-bis del Dl 78/2010 come convertito dalla legge numero 122 del 2010. Nulla è invece stato innovato rispetto ai termini di decorrenza del trattamento che rimangono pari a 12 mesi per coloro che accedono alla pensione con il requisito delle “quote”. Al momento tuttavia è presto per confermare l'uscita secondo queste regole: è necessario attendere la pubblicazione del decreto.

 

 

© 2022 Digit Italia Srl - Partita IVA/C.f. 12640411000. Tutti i diritti riservati