Prende forma l'ipotesi elaborata dal Governo relativa all'APE, l'assegno pensionistico anticipato. L'asticella per l'uscita anticipata potrebbe essere fissata a 63 anni con 20 anni di contributi.
Si lavora ancora sui lavoratori precoci, gli usuranti e per consentire il cumulo gratuito dei periodi assicurativi maturati in diverse gestioni previdenziali.
Oggi nuovo round al Welfare tra governo e sindacati su flessibilità in uscita, rivalutazione e ricongiunzione dei contributi. Poletti ha assicurato la massima condivisione nelle scelte da attuare.
Entro il 21 settembre il tavolo politico tra Governo e sindacati dovrà sciogliere il nodo dei lavoratori con lunghe carriere contributive. Possibile il riconoscimento di benefici solo per chi ha svolto lavori nella minore età.
La leva delle detrazioni fiscali potrebbe essere utilizzata per ridurre l'ammontare delle rate soprattutto per le categorie più deboli, tra cui i caregiver e gli invalidi.
Nel pacchetto di modifiche allo studio del Governo ci sono alcuni vantaggi per i lavoratori addetti a mansioni particolarmente faticose o pesanti e i lavoratori notturni.