I temi all'ordine del giorno spaziano dalla flessibilità in uscita dai 63 anni attraverso il prestito pensionistico, ai lavoratori precoci, agli usuranti e alle carriere discontinue.
Il pacchetto sulle pensioni costerà non più di 1,5 miliardi di euro l'anno ma potrebbe consentire un'uscita con un anticipo sino a tre anni e sette mesi rispetto agli attuali requisiti per la pensione di vecchiaia. Possibili misure anche per precoci, usuranti e carriere discontinue. 
L'ufficio Parlamentare del Bilancio fa i primi conti sulla Flessibilità in uscita a cui sta pensando il Governo: l'APE sarà meno vantaggioso sia del DDL Damiano sia della Proposta Boeri. 
Il sottosegretario alla Presidenza: "Vogliamo arrivare a settembre con un quadro definito. Tutti ci auguriamo che ci sia qualcosa da firmare insieme ai sindacati. L'orizzonte temporale è questo. Dobbiamo accelerare".
Il Governo studia una serie di misure per i lavoratori precoci. Ma la platea dei potenziali interessati appare ristretta. I nodi da sciogliere entro la fine dell'estate.
Ma ancora manca il documento ufficiale sulle misure che l'esecutivo intende presentare entro la fine anno per rivedere la Legge Fornero. 
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