L'esperto Risponde

La rubrica di consulenza ai lettori sulle principali questioni previdenziali

La salvaguardia pensionistica non cancella la pensione supplementare

La salvaguardia pensionistica non cancella la pensione supplementare

Franco Rossini 14/07/2022 Previdenza

I pensionati titolari di una pensione in regime di salvaguardia possono conseguire una pensione aggiuntiva sulla base dei contributi versati dopo il pensionamento o per l'attività professionale eventualmente svolta con iscrizione alla cassa professionale.


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Con la collaborazione di

Franco Rossini
Consulente con specializzazione in diritto del lavoro e della previdenza

Bruno Benelli
Collaboratore Confals e autore di numerosi saggi ed approfondimenti in materia previdenziale.

Carmine Diotallevi
Formatore Spi Cgil, ex dipendente Inpdap con pluriennale esperienza sulle previdenza del pubblico impiego

Dario Seghieri
Esperto in previdenza sociale, da anni autore di libri e di articoli su diversi siti web di settore.

Rossini V

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Franco Rossini, già avvocato ed esperto in diritto del lavoro e della previdenza collabora dal 2013 con PensioniOggi.it. 

salve sono del 1951 ..ho compiuto 60 anni il 29/11/2011..ho 39 anni di contributi...avrei dovuto andare in pensione col vecchio sistema..valgono ancora le finestre?...la ringrazio anticipatamente...Davide 

Salve Dott. Rossini, sono un vostro lettore ed il mio nome è Romano, ex lavoratore BNL. Volevo raccontarvi la mia storia: ad oggi sono uno dei 350.000 esodati, ed il prossimo anno avrò 60 anni di età e 40 di contributi. Ho accettato un accordo con la banca e dal primo aprile del 2008 sono in esodo anticipato mediante adesione al “Fondo di Solidarietà per il sostegno del reddito, dell’occupazione e della riconversione e riqualificazione del personale dipendente delle imprese di credito”. Da come si presentavano le cose nel momento in cui ho firmato, sarei dovuto andare in regime pensionistico il primo aprile 2013, data di decorrenza del trattamento pensionistico, ma con il nuovo stop della riforma del lavoro “salva-Italia” tutto è ancora in dubbio. A quanto pare, il salva-Italia non salva gli italiani che sono nella mia stessa condizione di esodato, mono-reddito, moglie casalinga e due figli studenti universitari ancora a carico. Cosa succederà a me e alla mia famiglia? Un saluto, Romano.

Cercherò di sintetizzare al meglio la mia attuale condizione: ero impiegata di una azienda privata con 37.5 anni di contributi versati. A maggio 2011 per grosse difficoltà economiche l'azienda mi ha licenziata anche in vista dell'imminente pensione che potevo richiedere in aprile 2012 compiendo età anagrafica di 60 anni. L'assegno pensionisico mi sarebbe arrivato da maggio 2013 tenuto conto della finestra. Non è stato sottoscritto nessun accordo tra me e l'azienda, ho soltanto ricevuto la busta paga con le competenze di liquidazione e in giugno 2011 mi sono iscritta al collocamento, da qui ho percepito una indennità di disoccupazione dall'INPS per un anno. Alla luce di quanto esposto posso beneficiare del decreto salvavita esodati o mi slitta la pensione di 5 anni come mi hanno riferito alcuni ?  Francesca

Sono un bancario nel fondo di solidarietà dal 1/1/2009 con maturazione requisiti nel giugno 2012 3 finestra pensionistica al 1/1/2013. Che effetto ha avuto nel mio caso la riforma Tremonti del 2010? Nel caso dovessi rientrare tra i salvati dalla riforma Fornero sarebbe poi necessario anche un decreto come quello del gennaio 2012 che ha dato copertura a coloro che avevano maturato i requisiti nel 2011 e che per effetto della suddetta riforma Tremonti erano rimasti senza copertura? Grazie Roberto


sono un lavoratore del settore credito ,nato il 7/11/1952 . Il 31.12.2009 ho aderito ,per gravi motivi di salute al fondo  BNL/BNP Paribas , pertanto sono in uscita dallo 01.01.2010 (e da quella data ricevo l'assegno di"sostentamento"). Dovevo andare in pensione, con 35 anni di anzianita' e 61 di eta,' in Agosto 2013.Poi prorogato ,decreto Tremonti, al 31.12.2013. A seguto della riforma Fornero cosa mi succede ? Lucio

Buongiorno,  Ho rescisso consensualmente il mio rapporto di lavoro dipendente nell'ottobre 2010, sono stato autorizzato al versamento dei contributi volontari nel novembre 2010, da allora ho versato trimestralmente le quote previste per raggiungere quota 97. In base a cio' andrei in pensione a 62 anni + 1 (regole ante riforma Fornero). Gradirei molto trasformare il condizionale nel futuro, pertanto chiedo conferma circa l'esclusione della categoria dei Versatori volontari dalle nuove norme. Grazie molte Eraldo


 

Buonasera, vorrei presentare questo quesito, in quanto le notizie sono ancora lacunose.
A dicembre 2005 la società dove lavoravo ha chiuso e dopo accordo sindacale firmato all'Assolombarda ha posto tutti gli 11 lavoratori(compreso me) in mobilità in base alla legge 223/91.Io avendo superato i 50 anni mi sono spettati 3 anni di mobilità indennizzata, nel corso di questi 3 anni ho trovato un lavoro provvisorio per 9 mesi che mi ha spostato il tutto a fine novembre 2009.Il 9/1/2010 ho ricevuto per iscritto l'autorizzazione hai contributi volontari che sto pagando da dicembre 2009.La penultima settimana di giugno di quest'anno dovrei raggiungere i 40 anni di contributi(ad agosto compio 58 anni) che finirò(si spera) di pagare a settembre 2012, siccome si parla di fondi e stanziamenti vorrei sapere se rientro nella vecchia disciplina e come mi dovrò comportare da ottobre,sperando di non pagare più un euro e in caso quando potrò presentare domanda e quando prenderò la pensione.Attendo una risposta chiarificatrice. Grazie Filippo


Sono un ex lavoratore dipendente nato il 18/11/1952 attualmente disoccupato. Avendo ottenuto l'autorizzazione al versamento di contributi volontari ed avendo maturato i 35 anni di anzianità il 31 maggio 2011, posso andare in pensione con la legge precedente alla riforma Monti? Enrico

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