L'esperto Risponde

La rubrica di consulenza ai lettori sulle principali questioni previdenziali

La salvaguardia pensionistica non cancella la pensione supplementare

La salvaguardia pensionistica non cancella la pensione supplementare

Franco Rossini 14/07/2022 Previdenza

I pensionati titolari di una pensione in regime di salvaguardia possono conseguire una pensione aggiuntiva sulla base dei contributi versati dopo il pensionamento o per l'attività professionale eventualmente svolta con iscrizione alla cassa professionale.


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Con la collaborazione di

Franco Rossini
Consulente con specializzazione in diritto del lavoro e della previdenza

Bruno Benelli
Collaboratore Confals e autore di numerosi saggi ed approfondimenti in materia previdenziale.

Carmine Diotallevi
Formatore Spi Cgil, ex dipendente Inpdap con pluriennale esperienza sulle previdenza del pubblico impiego

Dario Seghieri
Esperto in previdenza sociale, da anni autore di libri e di articoli su diversi siti web di settore.

Rossini V

Rossini V

Franco Rossini, già avvocato ed esperto in diritto del lavoro e della previdenza collabora dal 2013 con PensioniOggi.it. 

Egregio Dott. Rossini Sono nato il 22/08/1952, sono fuori dal 30/09/2011 dopo aver fatto 2 anni di cassa integrazione in deroga.
Ho fatto domanda di disoccupazione e mi è stata accettata sino al 23/12/2012. Compio 40 anni di contribuzione il 30/06/2012.  Allo stato attuale (con la nuova legge Fornero) dovrei andare in pensione nel 2016 cioè a 64 anni di età, ma visto che sono disoccupato come "sopravviverò" per altri 4 lunghi anni sino alla pensione? Con questa mia situazione, rientro negli "esodati" oppure esiste qualche altra possibile soluzione? Cordiali saluti e buon lavoro.

Scusate, insegnante del 1952 con 38 anni e 6 mesi di servizio effettivo al 31 dic 2011, come tanti altri colleghi mi sono vista sparire sotto agli occhi la pensione da un giorno all'altro (con la nuova legge del 7 dic 2011, valida già dal 1 gennaio 2012). Vorrei sapere quando finalmente potrò andare in pensione, se posso riscattare gli anni di laurea per raggiungere i 40 di anziabità al 31 dicembre 2011, se secondo voi è giusto che una persona che non vive alla giornata ma normalmente si organizza la vita almeno per il futuro prossimo e l'anno successivo, così all'improvviso si veda stravolgere la vita da una legge elaborata in quello che crediamo essere ancora uno Stato di diritto. Inoltre volevo sapere se esiste un'altra legge per i pensionati della scuola che contraddicendo quella della Fornero, invece stabilisce che tali lavoratori avendo iniziato l'anno scolastico e di servizio il 1 sett 2011 dovrebbero aver già maturato il diritto alla pensione raggiungendo i requisiti al 31 agosto 2012 (e non potendo interrompere l'anno scolastico ormai iniziato); ancora: ma il diritto alla gradualità , che corrisponde poi al rispetto per i progetti di vita delle persone, non è stabilito dalla nostra Costituzione e/o dalla normativa europea/internazionale? grazie per la pazienza,
Annunziata

a seguito accordo governo sindacati telecom,a settembre 2012,mi scade il terzo anno di mobilita,piu 3 mesi di contributi fino a dicembre 2012 gia versati a inps da telecom italia.causa esuberi x circa 6000 dipendenti. avrei dovuto andare in pensione da gennaio 2013 con le vecchie regole avendo superato abbondantemente quota 98 a fine anno.con 38anni e mezzo di contributi e 60 anni di eta compiuti marzo 2012. che fine faro' con legge fornero sulle pensioni..?? saluti e grazie Giorgio

Relativamente alla riforma delle pensioni 2012 vorrei sapere un Suo parere. Nato il 28 settembre 1952, ho cessato l'attività lavorativa di dirigente, per riorganizzazione aziendale, nel gennaio 2009. Ho ottenuto autorizzazione alla contribuzione volontaria da INPS in data 7 febbraio 2009. Ho ottenuto indennità di disoccupazione per 12 mesi fino al febbraio 2010. Successivamente, non trovando alternative occupazionali, ho aperto Partita IVA e saltuariamente effettuo attività di consulenza con versamento dei contributi nella Gestione Separata INPS. Ritiene che potrò rientrare tra i "salvaguardati" dalla riforma? La ringrazio e la saluto cordialmente. Guido.

Gent.mo Dott. Rossini,
sono un ex dipendente di Intesa SanPaolo in esodo dal 1° gennaio 2010.
Sono nato il 6/05/1955, ho cessato il mio rapporto di lavoro con la banca il 31/12/2009 quindi, secondo le regole in essere al momento della mia adesione al Fondo di Solidarietà, sarei dovuto andare in pensione il 1° gennaio 2014, usufruendo del cosiddetto "assegno di solidarietà" fino al 31/12/2013. Nel 2010 mi è stato detto che le quattro finestre erano abolite e quindi avrei usufruito della finestra unica, prolungando così la mia attesa della pensione di ulteriori nove mesi. Con la riforma attuale, se non erro, mi verranno aggiunti tre mesi a causa della "aspettativa di vita", facendo slittare così la data di pensionamento di dodici mesi, portandola quindi al 1° gennaio 2015. Unica nota positiva, sempre che abbia capito bene, non dovrei avere penalizzazioni a causa dell'età, cioè per il fatto di andare in pensione prima dei 62 anni. E' corretto quanto ho elencato ?
In caso affermativo, per quanto riguarda la copertura degli ulteriori dodici mesi, al momento attuale c'è una garanzia o devo attendere il varo di qualche provvedimento ? La ringrazio dell'attenzione e La saluto cordialmente,
Giuseppe

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