La presenza del tetto conterrà la rata complessiva di restituzione del prestito che, altrimenti, nel caso di massimo anticipo avrebbe splafonato anche il 20% della pensione netta; mentre in questo modo, verrà contenuta al di sotto di tale soglia psicologica. E limiterà anche il contributo dello Stato che riconoscerà uno sgravio fiscale pari al 50% del valore degli interessi annui e del premio assicurativo contro il rischio premorienza del percettore. Il Governo conferma, inoltre, come già indicato su pensionioggi.it che le rate dell'APE volontaria saranno esenti dal prelivo fiscale e saranno erogate per 12 mensilità l'anno senza, quindi, corresponsione della 13^, come avviene invece sulle pensioni.
La Legge di Bilancio precisa, del resto, che l’APE sarà " un prestito corrisposto a quote mensili per dodici mensilità fino alla maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia". Per accedere alla misura occorrerà avere un'età anagrafica minima di 63 anni, maturare il diritto a una pensione di vecchiaia entro 3 anni e 7 mesi, essere in possesso di un requisito contributivo minimo di 20 anni ed avere una pensione, al netto della rata di ammortamento corrispondente all'Ape richiesta pari o superiore, al momento dell'accesso alla prestazione, a 1,4 volte il trattamento minimo previsto dall'assicurazione generale obbligatoria. In sostanza, la pensione lorda, calcolata al momento dell'accesso all'APE, dovrà risultare non inferiore a circa 700 euro al mese dato che il trattamento minimo nel fondo pensione lavoratori dipendenti è pari a circa 500 euro al mese. La durata minima dell'Ape volontario sarà di sei mesi e la restituzione del prestito avverrà a partire dalla maturazione del diritto alla pensione di vecchiaia, con rate di ammortamento mensili per una durata di venti anni e sarà assistito da una polizza assicurativa obbligatoria.
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