Tra le altre novità approvate dalla Bilancio c'è l'incremento a 4mila euro la soglia di reddito entro la quale i figli lavoratori rimangono comunque fiscalmente a carico dei genitori. L'aumento della soglia vale per i ragazzi entro i 24 anni di età, oltre rimane in vigore l'attuale soglia di 2.841,51 euro. Passano anche gli incentivi agli enti locali per installare lampioni a risparmio energetico per ottenere entro il 2023 "una riduzione dei consumi elettrici per illuminazione pubblica pari almeno al 50%" rispetto al 2015-2016, la nascita di un fondo ad hoc per aiutare i Comuni negli interventi di demolizione degli abusi e la banca dati dell'abusivismo.
Le pensioni tornano ad essere pagate il 1° del mese
Sul fronte pensionistico è stato approvato dalla Commissione Bilancio un emendamento, presentato dal relatore Francesco Boccia, che prevede l’anticipo pensionistico per i lavoratori del settore editoriale collocati in mobilità in situazioni di accertata crisi aziendale, che abbiano cessato l’attività anche in costanza di fallimento. Ok anche all’emendamento riformulato che fissa in via strutturale dal gennaio 2018 il pagamento delle pensioni dal primo giorno del mese o, in caso in cui si tratti di una giornata festiva o “non bancabile”, da quello successivo. Solo a gennaio il pagamento avviene il secondo giorno bancabile. Il ritocco corregge dunque lo slittamento nel pagamento degli assegni che era stato denunciato da PensioniOggi.it nei giorni scorsi.
Viaggiano, invece, verso la bocciatura gli altri emendamenti segnalati dalla Commissione Lavoro e dagli altri partiti in materia di estensione della salvaguardia pensionistica per i lavoratori esodati, l'indennizzo per la cessazione definitiva dell'attività commerciale, il cumulo dei periodi assicurativi per esodati ed opzione donna. Ma per il pacchetto complessivo delle limature approvate occorrerà attendere la giornata di domani.
Soddisfatto Cesare Damiano (Pd), Presidente della Commissione Lavoro alla Camera che sottolinea come “questo emendamento è il frutto di un nostro lavoro, durato oltre un anno, di contatto e di esame con i lavoratori interessati a queste situazioni di crisi. Nella passata legge di Bilancio lo stesso emendamento era già stato presentato, ma senza successo”. “Questa volta, il risultato è stato raggiunto grazie a una attenta azione di monitoraggio e di pressione e alla costante ricerca di una soluzione. Un passo avanti sul terreno dell’equità e di attenzione nei confronti dei problemi reali dei lavoratori che, senza occupazione e reddito, sono a rischio povertà”. La manovra dovrebbe sbarcare domani in Aula per essere approvata entro giovedì o venerdì. Poi dovrà tornare al Senato per il terzo ed ultimo via libera.