Pensioni, Presidio al Mef il 22 Aprile per l'ottava salvaguardia.

Eleonora Accorsi Lunedì, 11 Aprile 2016
Fuori dalle salvaguardie ci sono ancora circa 25-30 mila di lavoratori che avrebbero maturato un diritto previdenziale entro il 2018. Gli esodati chiedono un ultimo intervento.
Sindacati e comitati dei lavoratori esodati si ritroveranno il prossimo 22 Aprile dalle 10 alle 13 davanti al Ministero dell'Economia e delle Finanze, a Roma a via XX Settembre, per chiedere l'ottava salvaguardia. Al presidio parteciperà anche una delegazione di lavoratori precoci.

Lo comunica una nota diffusa ieri dalla Rete dei Comitati degli Esodati che da anni si sta battendo per la tutela di tutti i lavoratori rimasti senza occupazione al 31 dicembre 2011 prima dell'approvazione della Legge Fornero. In questa situazione, ricorda la Rete, ci sono ancora 24mila persone a cui è stato negato, sino ad oggi, il diritto ad andare in pensione. E che potrebbero essere salvaguardate senza ulteriori spese per lo Stato se il Fondo previsto dalla legge 228/2012, dedicato alla tutela della loro posizione, fosse ristorato delle risorse sottratte in modo indebito dal Governo alla fine dello scorso anno.

La Rete chiede, in particolare, l'estensione almeno di due anni del termine entro cui maturare la decorrenza della prestazione pensionistica per i profili di cui alle lettere b), c), d) e) recati dall'articolo 1, comma 265 della legge 208/2015 (cd. settima salvaguardia): dal 6 gennaio 2017 sino al 6 gennaio 2019. Si tratta dei lavoratori autorizzati ai volontari entro il 4 dicembre 2011, ai cessati dal servizio con accordi individuali o collettivi di incentivo all'esodo, di coloro il cui rapporto di lavoro sia cessato a seguito di risoluzione unilaterale, dei lavoratori a tempo determinato, di coloro che hanno assistito figli con gravi disabilità. Per quanto riguarda la lettera a) del predetto comma, cioè quello dedicato ai lavoratori in mobilità, l'obiettivo è portare da 12 a 36 mesi dalla fine dell'indennità di mobilità o dello speciale trattamento edile il termine entro il quale è possibile maturare il requisito pensionistico e, pertanto, entrare in salvaguardia.

Oltre all'appoggio dei sindacati la Rete cerca un sostegno in Parlamento dove già si registrano diverse posizioni in loro favore non solo da parte delle opposizioni (Lega, Sel e M5S) ma anche all'interno del Partito Democratico con il Presidente della Commissione Lavoro, Cesare Damiano e la Gnecchi che potrebbero depositare in Commissione un disegno di legge in materia prima dell'estate. Ddl che potrebbe, a questo punto, imbarcare anche altre misure sul capitolo pensionistico come, in particolare, l'estensione del pensionamento eccezionale a 64 anni (articolo 24, comma 15-bis del Decreto legge 201/2011) ai lavoratori che al 28 dicembre 2011 non erano in costanza di attività lavorativa correggendo in questo modo le restrizioni imposte dall'Inps con la Circolare 35/2012. Il tutto in attesa che il Governo sciolga le riserve sulla flessibilità in uscita, questo però non prima dell'autunno. Un ddl specifico potrebbe anche essere l'occasione per correggere alcuni vincoli attualmente restituendo al Parlamento la parola sull'esclusione dei beneficiari della legge 104 e sui lavoratori agricoli e stagionali dalla settima salvaguardia.  


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