Il presidente dell’Inps, Pasquale Tridico, rilancia l’idea dell’introduzione un riscatto gratuito del periodo di studi per la laurea. «C’è da fare - spiega nel corso del Festival del Lavoro a Bologna - un intervento importante che ovviamente necessita di risorse importanti, quello della copertura di quel periodo formativo su base contributiva in modo che si possa, come avviene in Germania, riscattare la laurea in modo gratuito. Ora abbiamo il riscatto light che è un passo avanti, si riscatta la laurea nel modello contributivo con 20-22mila euro. Riscattare la laurea vorrebbe dire incentivare i giovani a studiare».
Flessibilità in Uscita
In merito al superamento della quota 102, in scadenza a fine anno, il Presidente dell’Inps ricorda le proiezioni di spesa pensionistica elaborate dall’Inps già lo scorso anno: 18 miliardi di euro in tre anni ipotizzando una quota 41 per tutti i lavoratori nel periodo 2023-2025; 6 miliardi di euro con l'opzione al calcolo contributivo a 64 anni di età e almeno 35 anni di anzianità a condizione di aver maturato un importo pari ad almeno 2,2 volte l'assegno sociale; 3 miliardi di euro se si optasse per il solo anticipo della quota contributiva della pensione con il requisito di almeno 63 anni di età e almeno 20 anni di contribuzione e un importo minimo di 1,2 volte l'assegno sociale (con lo spezzone retributivo che verrebbe erogato all’età di vecchiaia, 67 anni).
Flop delle Politiche attive
Secondo Tridico, infine, il punto dolente del Reddito di Cittadinanza sono le politiche attive, un flop conclamato. «Abbiamo scoperto con il Reddito di cittadinanza che le politiche attive non funzionano. Abbiamo toccato con mano attraverso questa misura importante che quella parte intorno al Reddito di cittadinanza non funziona». Per il Presidente dell’Inps, che plaude anche all’ipotesi di un salario minimo, si possono investire le risorse del Pnrr per migliorarle pur tenendo presente che non creano lavoro mentre in Italia bisognerebbe fare investimenti per creare lavoro.