Riforma Pensioni, Boeri boccia la quota 100. Pensioni Flessibili solo col contributivo

Federico Pica Mercoledì, 10 Giugno 2015
La Staffetta generazionale ha effetti distorsivi; la Quota 100 ha un costo oltre i 10 miliardi di euro. Possibili nuove misure su esodati ed opzione donna.
L'uscita con 62 anni e 35 anni di contributi con la penalità dell'8% può avere un costo massimo sino ad 8,5 miliardi di euro; la proposta targata Pd sulla quota 100 (62 anni e 38 di contributi oppure 65 anni e 35 di contributi) ha un costo sino a 10,6 miliardi di euro superata solo dalla variante promossa dalla Lega Nord (ddl 2955) che consentirebbe l'accesso già a 58 anni di età. Lo ha detto in Audizione alla Commissione Lavoro oggi pomeriggio il presidente dell'Inps, Tito Boeri che ha presentato i primi conti sulle proposte di legge all'esame del Parlamento per rendere piu' flessibile l'età pensionabile. "Si tratta di costi ingenti che non sono sostenibili da un punto di vista attuariale" ha detto Boeri e che intendono reintrodurre - in sostanza - la pensione di anzianita' abolita dal 2012 dalla Riforma Fornero. In tal caso, sottolinea Boeri, una parte dei costi sarebbe a carico della fiscalità generale. 

Boeri plaude invece alla proposta di flessibilizzare il pensionamento a condizione che l'assegno sia ricalcolato con il contributivo, un'opzione questa che sarebbe piu' sostenibile per il bilancio pubblico e che potrebbe essere garantita già dell'età di 57 anni (come accade attualmente per le donne). Perchè il sistema contributivo per sua natura consente di graduare l'importo del trattamento a seconda dell'età dell'uscita attraverso i cd. coefficienti di trasformazione. Boeri suggerisce tuttavia di rivedere in tal caso il requisito contributivo dei 35 anni che risulta particolarmente difficile da raggiungere proprio per le lavoratrici che, piu' frequentemente, hanno carriere lavorative discontinue.

Il titolare dell'Inps ha espresso dubbi sulla staffetta generazionale, almeno per legge. Il meccanismo che incentiva un lavoratore anziano a lasciare il posto in favore di un giovane rischia di creare un sistema distorsivo nel mercato del lavoro che favorirebbe solo i figli di coloro che ne usufruiranno. Meglio secondo Boeri lasciare la vicenda ad accordi aziendali, nel privato. Sul tema del pensionamento flessibile l'Inps presenterà a fine mese le proprie proposte per flessibilizzare le uscite; opzioni sostenibili da un punto di vista di tenuta dell'equilibrio di bilancio e soprattutto "organiche" ha tenuto a precisare Boeri. 

Il presidente dell'Inps è tornato anche sul capitolo esodati ricordando che il profilo sul quale si registra maggiore sofferenza resta quello della 104 per il quale, come piu' volte anticipato da pensionioggi.it, i posti messi in palio appaiono insufficienti ad evadere tutte le domande dei potenziali aventi diritto pervenute. Crudo, il direttore Generale dell'Inps, ha fatto tuttavia intendere che la soluzione della vicenda sia a portata di mano così come appare possibile l'inclusione di altri lavoratori attualmente rimasti esclusi. L'8 luglio sarà pronto un rapporto piu' dettagliato sulle operazioni di salvaguardia. E una soluzione positiva potrebbe arrivare anche per l'opzione donna. E' stato lo stesso Crudo ad indicare infatti che lo spirito della legge Maroni è quella di consentire il pensionamento con 57 anni e 35 anni sino al 31 dicembre 2015, termine da intendere come maturazione del diritto e non della pensione. 

Sulle ricongiunzioni onerose prosegue l'impegno per trovare una soluzione che consenta una migliore valorizzazione dei contributi versati in piu' gestioni previdenziali pubbliche. Oltre all'eliminazione degli oneri per la ricongiunzioni si sta pensando di estendere il cumulo contributivo gratuito (introdotto con la legge 228/2012) per conseguire la pensione anticipata (attualmente il cumulo è infatti finalizzato solo per il conseguimento della pensione di vecchiaia).

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