Riforma Pensioni, I sindacati chiedono rassicurazioni sul Piano Boeri

redazione Lunedì, 13 Luglio 2015
I sindacati confederali avviano un confronto comune su fisco, pensioni, scuola e contrattazione. Camusso: “È una necessità, perché il governo peggiora le condizioni dei lavoratori e nel non trovare le soluzioni"
Alle 15 i sindacati confederali, Cgil, Cisl e Uil si troveranno intorno a un tavolo in cerca di posizioni comuni su fisco, pensioni, scuola e contrattazione. È stata Susanna Camusso, il mese scorso, a iniziare questo percorso, inviando ai suoi omologhi di Cisl e Uil, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo, una lettera per discutere insieme. Oggi, 13 luglio, la riunione unitaria si terrà in casa Uil. “È una necessità – aveva spiegato Camusso – in una stagione che vede un governo molto impegnato nel peggiorare le condizioni dei lavoratori e nel non trovare le soluzioni".

Per quanto riguarda la contrattazione, l'obiettivo di lavorare per trovare una posizione comune diventa prioritario, visto che Confindustria spinge forte sulla riforma del modello contrattuale. Sul tavolo, però, c'è innanzitutto il rinnovo dei contratti scaduti o in scadenza. Sul fronte privato, i più delicati sono quelli dei chimici e dei metalmeccanici. Per quanto riguarda la pubblica amministrazione, tra l'altro, l'incontro tra i sindacati arriva all'inizio della settimana in cui il testo di riforma dovrebbe arrivare al vaglio dell'aula della Camera, anche se non si esclude che il voto possa slittare di qualche giorno. Dopo il via libera a Montecitorio, il ddl Madia dovrà comunque tornare al vaglio di Palazzo Madama per l'approvazione definitiva. Gamsin Sempre questa settimana, approda al Senato anche il ddl di conversione del decreto del governo sulla reindicizzazione delle pensioni. Il decreto, varato dal Consiglio dei ministri per dare risposte alla sentenza della Corte Costituzionale che si è espressa sul blocco degli adeguamenti pensionistici previsto dal decreto Salva Italia a integrazione della legge Fornero. L'esame del dl sul rimborso delle pensioni – quello che il premier a ribattezzato "bonus Poletti" – in aula a Palazzo Madama prenderà il via il 14 luglio. Lo stesso giorno, il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali Giuliano Poletti, nella sede del ministero, incontrerà per la seconda volta i rappresentanti delle organizzazioni sindacali. Al centro del confronto, le modifiche alla legge Fornero per l'introduzione di nuovi meccanismi di flessibilità in uscita dal lavoro per la pensione anticipata.

Sul fronte della Riforma della Previdenza la posizione dei sindacati è abbastanza chiara e gira attorno ad alcuni punti chiave: 1) accesso flessibile alla pensione a partire dai 62 anni senza penalità sull'assegno (a differenza di quanto intende concedere il Governo); 2) abbinamento di un'uscita non oltre i 41 anni anni di contributi per i lavoratori precoci; 3) misure a sostegno delle pensioni minime il cui potere d'acquisto si è fortemente ridotto a causa della crisi; 4) soluzione della vicenda degli esodati e misure di sostegno al reddito per chi è senza lavoro e senza pensione. Le sigle confederali chiederanno inoltre rassicurazioni circa la Riforma Boeri che contiene diversi punti non condivisi dalla parte sindacale. Ad iniziare dalla flessibilità sostenibile che Boeri vorrebbe garantire passando al sistema contributivo e, quindi, penalizzando gli assegni in modo eccessivo.

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