Le categorie esentate
Come noto la legge di bilancio per il 2018 ha disposto l'esenzione dal prossimo adeguamento alla speranza di vita nei confronti delle 15 attività gravose che rientrano nel perimetro dell'ape sociale a condizione che tali attività risultino svolte per almeno sette anni negli ultimi dieci prima del pensionamento unitamente ad un requisito contributivo minimo di 30 anni. La sospensione dell'adeguamento riguarderà i requisiti per la pensione di vecchiaia (66 anni e 7 mesi) e della pensione anticipata standard (42 anni e 10 mesi di contributi; 41 anni e 10 mesi le donne) che, quindi, non verranno incrementati di cinque mesi dal 1° gennaio 2019 a differenza della generalità degli altri assicurati. Il beneficio si trascinerà poi nel tempo.
Hanno ottenuto l'esonero dal prossimo adeguamento anche i lavoratori addetti alle mansioni usuranti e notturni di cui al Dlgs 67/2011 con riferimento ai requisiti per la pensione di vecchiaia e per la pensione anticipata. Per ottenere l'esonero tali soggetti dovranno aver svolto l'attività usurante o notturna per almeno sette anni negli ultimi dieci antecedenti il pensionamento o, in alternativa, per almeno metà della vita lavorativa fermo restando un requisito contributivo minimo di 30 anni. Non ottengono la sospensione dell'adeguamento le altre categorie destinatarie dell'Ape sociale (cioè i disoccupati, gli invalidi e coloro che assistono un parente disabile), i lavoratori che, ancorchè addetti alle mansioni gravose, risultino titolari dell'ape sociale al momento del pensionamento, nonchè i lavoratori precoci.
Domande telematiche
Per ottenere il beneficio occorrerà un'apposita domanda da parte del lavoratore e l'accertamento dei requisiti dell'Inps. Nello specifico il decreto prevede che le domande siano presentate, in modalita' esclusivamente telematica, all'Inps secondo il modello predisposto dall'Istituto e approvato dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Similmente a quanto accade per la certificazione dei requisiti per l'ape sociale e per il beneficio precoci la domanda dovrà essere corredata dalla dichiarazione del datore di lavoro, resa su modulo predisposto dall'INPS attestante i periodi di svolgimento delle professioni resi alle proprie dipendenze, il contratto collettivo applicato, il livello di inquadramento attribuito, le mansioni svolte, nonche' il relativo codice professionale ISTAT ove previsto.
Nel caso il datore di lavoro non sia più reperibile (es. per cessazione dell'attività) l'Inps potrà demandare la verifica della sussistenza del rapporto lavorativo all'Inl (l'Ispettorato nazionale del lavoro) ed il lavoratore potrà autocertificare i periodi di svolgimento dell'attività gravosa svolta. Il documento non fissa una scadenza precisa per la produzione delle domande. L'Inps nei prossimi tempi dovrà fornire le relative istruzioni amministrative per la presentazione delle domande in questione e diffondere il relativo modello da utilizzare.