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Pensioni, Cgil: aperto tavolo di confronto permanente con il Governo
Il Ministro del Lavoro Giuliano Poletto ha avviato un confronto permanente con la parte sindacale in materia pensionistica. Prossimo appuntamento per il 16 Luglio.
Jobs Act, ecco le cose da sapere sui nuovi contratti
Oltre alla stretta sulle collaborazioni a progetto il decreto contiene il via libera al demansionamento del lavoratore in caso di riorganizzazione aziendale.
Pensioni, Il Senato esamina la staffetta generazionale del personale infermieristico
Il ddl prevede il part-time per gli infermieri a cui mancano meno di 3 anni dalla pensione al fine di assumere giovani disoccupati con meno di 35 anni.
Tasi 2015, entro il 16 Giugno si paga l'acconto. Ecco i passi per non sbagliare
La prima rata dovrà essere versata di regola sulla base dell'aliquota e delle detrazioni del 2014 ma i contribuenti possono utilizzare, ove deliberate, le nuove aliquote e detrazioni previste dai comuni.
Decreto Enti Locali, Patto di stabilità piu' soft. Stop all'aumento della benzina
Sono allentati i vincoli del patto di stabilità interno per i comuni, province e Città metropolitane. Arriva la clausola di salvaguardia
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Riforma Pa, la Camera punta a rivedere la staffetta generazionale
Entra nel vivo questa settimana alla Camera l'esame del disegno di legge delega sulla Riforma della Pubblica Amministrazione.
Pensioni, Cgil: inaccettabile un ricalcolo con il contributivo
"L'accesso alla flessibilità in uscita, solo con il ricalcolo interamente contributivo della pensione, è un'ipotesi inaccettabile. Limiterebbe a pochi la possibilità di anticipare, e sulla grande platea dei lavoratori e delle lavoratrici calerebbe il ricatto pesante di un taglio molto consistente del valore della prestazione". Kamsin Così la segretaria confederale della Cgil, Vera Lamonica, secondo la quale, "in assenza di un confronto di merito, il dibattito sulle possibili modifiche al sistema previdenziale ha assunto una piega preoccupante". "Si sta svolgendo una campagna che desta sconcerto e preoccupazione, con effetti sociali devastanti. La Cgil – sottolinea la dirigente sindacale – ribadisce l'urgenza e la necessità di un confronto con il governo, che affronti le questioni in maniera organica e individui le priorità. La riforma Fornero va cambiata, perché è iniqua, penalizza i giovani e le donne, irrigidisce oltre misura il mercato del lavoro, continua a produrre esodati e rende insostenibile la permanenza al lavoro per chi svolge impieghi gravosi".
Per la segretaria confederale Cgil, "si tratta di porre riparo a una delle leggi più ingiuste e sbagliate che si ricordino, e ciò si può fare attraverso l'uso di una parte delle immense risorse da essa sottratte alla previdenza: 300 miliardi entro il 2060. Quello che non può accadere, è che tutto si risolva ancora una volta scaricando sulle spalle di chi lavora i costi di un'operazione che, così strutturata, servirebbe solo alle imprese per liberarsi dei lavoratori maturi, rendendoli più poveri. La flessibilità va fatta senza ulteriori penalizzazioni".
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Congedi Parentali, Ecco come cambiano con il Jobs Act
Il congedo parentale facoltativo (6 mesi di astensione) si allunga sino a 12 anni di età del bambino mentre quello retribuito parzialmente indipendentemente dal reddito (al 30%) si allunga sino a 6 anni.
Reddito Minimo, Secondo l'Istat la proposta del M5S costa 15mld di euro
Il costo totale del reddito di cittadinanza, secondo il disegno di legge n.1148 presentato dal M5S, e' stimato in circa 14,9 miliardi di euro dall'Istat. La cifra e' stata fornita dal presidente dell'istituto Giorgio Alleva, nel corso dell'audizione alla Commissione Lavoro e previdenza sociale del Senato. La spesa sarebbe destinata a 2 milioni e 759 mila famiglie con un reddito inferiore alla linea di poverta' (10,6% delle famiglie residenti in Italia).
Nel Rapporto annuale Istat, il costo totale della misura era stimato in 15,5 miliardi, in un'ipotetica applicazione nel 2012; il minor costo delle stime odierne e' dovuto soprattutto al fatto che nel 2015 e' presente il bonus di 80 euro mensili che, aumentando il reddito disponibile di una parte delle famiglie interessate dal provvedimento, riduce la quota complessiva da erogare. Piu' elevato il costo totale della misura prevista dal ddl 1.670 sul reddito minimo garantito, presentato da Sel: secondo l'Istat e' pari a circa 23,5 miliardi di euro, concentrati sulle famiglie piu' povere. I non poveri - spiega l'Istat - e le famiglie con un reddito superiore all'80% della linea di poverta' relativa non avrebbero alcun beneficio. Le famiglie beneficiarie sarebbero circa 1 milione e 960 mila, pari al 7,5% della popolazione.
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