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Il Presidente dell’INPS, prof. Tito Boeri, sarà audito dalla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati mercoledì prossimo, 10 giugno, nell’ambito dell’esame delle proposte di legge di riforma del sistema previdenziale pubblico in materia di accesso dei lavoratori e delle lavoratrici ai trattamenti pensionistici e di riconoscimento a fini previdenziali dei lavori di cura familiare. Kamsin Lo comunica una nota diffusa dallo stesso Presidente della Commissione, Cesare Damiano, che questa settimana ha svolto l'audizione del Ministro del Lavoro, Giuliano Poletti.

Nel corso dell'audizione i deputati interroganti chiederanno conto al neo-presidente dell'andamento delle salvaguardie con la richiesta di fornire i risparmi che eventualmente risultassero nel Fondo esodati, passo indispensabile, secondo la minoranza dem per accelerare l'approvazione della settima salvaguardia. Tali fondi, infatti, ha indicato il Ministro del Lavoro, non possono essere destinati ad altri scopi e, pertanto, qualora avanzassero dei "denari", questi potranno essere destinati a finanziare ulteriori interventi di salvaguardia.

Da Boeri si attendono poi dettagli circa le proposte di riforma della legge Fornero che a fine Giugno l'Inps proporrà al Governo ed al Parlamento. Le proposte, che secondo Boeri sono "sostenibili" finanziariamente, dovrebbero contenere da un lato l'introduzione della flessibilità in uscita (con un anticipo quindi dell'età pensionabile), dall'altro garantire un sostegno economico per i lavoratori ultra 55enni privi di lavoro e senza aver maturato un diritto a pensione. L'interrogazione verterà anche su altri temi come la riforma della governance dell'Inps e le ricongiunzioni onerose, capitoli che il Governo intende aprire entro fine anno. 

Da lunedì inoltre inizieranno le audizioni informali delle parti sociali e delle associazioni di categoria nell'ambito dell'esame preliminare del decreto legge sulle rivalutazioni delle pensioni (il decreto legge 65/2015), esame che poi proseguirà in sede referente i giorni successivi. Il termine per gli emendamenti al decreto legge è stato fissato per venerdì prossimo.

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“La nostra proposta di consultare i sindacati sul tema delle pensioni ha trovato ascolto: il ministro Poletti incontrera’ le confederazioni il 15 giugno prossimo”. Lo dichiara Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera. “Si tratta  – spiega Damiano – di una scelta giusta che privilegia la via del dialogo e dell’ascolto. Kamsin L’alternativa, perdente come si e’ visto, e’ quella dello scontro permanente e del tirare dritto senza ascoltare nessuno. In questo modo, cancellando il dialogo sociale, si alimentano le spinte corporative piu’ incontrollabili e si commettono molti errori”.

“Sulle pensioni – continua il presidente della Commissione Lavoro – il governo dovra’ affrontare il tema della flessibilita’, da risolvere nella prossima Legge di Stabilita’, quello della indicizzazione per quanto riguarda l’attuale Decreto Pensioni (dopo la sentenza della Corte) e il meccanismo da adottare dal 2017, quando si esaurira’ la clausola di raffreddamento voluta dal Governo Letta”.  “Decidere di discutere questo ultimo tema con piu’ di un anno di anticipo con il sindacato, rappresenterebbe un importante segnale di svolta”, conclude Cesare Damiano.

Sempre sul fronte pensioni si ricorda che ieri è stata assegnata in Commissione Lavoro alla Camera  la proposta di legge del Nuovo Centro Destra (prima firmatario l'Onorevole Sergio Pizzolante) che intende conferire al Governo una delega per l'introduzione dei pensionamenti flessibili sempre a partire da un minimo di 62 anni e 35 di contributi e con una penalità massima dell'8%. Il ddl ricalca quello già depositato in Senato dal Presidente della Commissione Lavoro, Maurizio Sacconi (S.1941) ed anticipato da pensionioggi.it la scorsa settimana. La proposta del Ncd, a differenza del progetto Damiano-Baretta (ddl 857), non prevede misure in favore dei lavoratori precoci. I firmatari con il progetto intendono "arricchire" il dibattito che si aprirà nelle prossime settimane tra Governo, Parlamento e parti sociali.

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Il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha convocato la parte sindacale per discutere delle proposte di modifica alla legge Fornero.
La Corte dovrà vagliare la legittimità del blocco contenuto nel decreto legge 78/2010 e del 98/2011 approvate dal Governo Berlusconi e poi mantenute da Monti, Letta e Renzi.
I trattamenti interessati dal blocco dell'indicizzazione saranno rivalutati in una forchetta ricompresa tra il 40 ed il 10% per il biennio 2012-2013. Resta il congelamento oltre i 2800-2900 euro.
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