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Berlusconi punta sull’aumento delle pensioni minime a 1.000€ al mese. Salvini e M5S alla Quota 41 per tutti i lavoratori. Più prudenza da Pd e Partiti di centro che puntano ad una flessibilità in uscita sostenibile.
Lo ha rimarcato la Corte di Cassazione in una recente pronuncia. Il datore di lavoro condannato al risarcimento del danno per aver posto illegittimamente in collocamento a riposo un dipendente (nel frattempo andato in pensione) è obbligato a restituire all'Ente previdenziale i ratei pensionistici corrisposti dall’ente stesso tra la data della messa in collocamento a riposo e il raggiungimento dell’età pensionabile. Dal risarcimento del danno dovuto al dipendente, infatti, vengono decurtati i ratei pensionistici ricevuti, costituendo così un indebito arricchimento da restituire all’ente. Che li ha effettivamente erogati.  
Dal mese di agosto sul nuovo modello «UniEmens-Cig» il datore di lavoro dovrà anche indicare quando al lavoratore spettano le detrazioni fiscali ed, eventualmente, se per il carico familiare. I chiarimenti in un documento dell’Inps.
I chiarimenti in un documento dell’Inps. Dal 1° gennaio 2022 tutti i fondi di solidarietà (bilaterali, bilaterali alternativi e intersettoriali) dovranno riconoscere le tutele in costanza di rapporto di lavoro nei casi di riduzione o sospensione dell’attività lavorativa per la causali sia ordinarie che straordinarie.
Il legislatore dovrà intervenire il prima possibile per rivedere i criteri che regolano gli indennizzi previsti dal cd. «Jobs act». La Corte ha rilevato che «un’indennità costretta entro l’esiguo divario tra un minimo di tre e un massimo di sei mensilità vanifica l’esigenza di adeguarne l’importo alla specificità di ogni singola vicenda»
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