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- Roma, 12 giu. - Il ministro della riforma PaMarianna Madia non ha mai "immaginato e preso in considerazione" l'ipotesi di una mobilita' obbligatoria per i dipendenti pubblici nel raggio dei 100 km . Lo hanno riferito fonti sindacali presenti all'incontro da poco concluso a Palazzo Didoni. "Non ho mai immaginato di stravolgere la vita delle famiglie" avrebbe detto Madia sostenendo invece la necessita' della mobilita' delle funzioni per evitare gli esuberi. Il ministro ha sottolineato "l'organicita' del progetto di riforma " e ha invitato i sindacati a non "soffermarsi sul veicolo" cioe' ddl delega o provvedimenti normativi, ma sul progetto organico di trasformazione della Pa. Quindi ha assicurato che non sono previsti tagli lineari ne' esuberi, chiedendo di notare "la grande importante inversione di tendenza" di questo governo orientato ad un "profondo cambiamento". Infine in merito alla dirigenza Madia ha spiegato che l'intendimento e' di creare un "mercato con meccanismi di competizione." .

- Roma, 12 giu. - Tredici senatori si autosospendono dal gruppo Pd dopo la sostituzione di Chiti e Mineo in commissione Affari Costituzionali. Lo annuncia in Aula Paolo Corsini. Fra i firmatari anche Felice Casson, con Vanino Chiti e lo stesso Mineo. "La rimozione dei senatori Chiti e Mineo decisa ieri dalla presidenza del gruppo rappresenta "un'epurazione delle idee considerate non ortodosse" sulla legge piu' importante, quella costituzionale, ha detto Corsini leggendo un documento messo a punto. "Si tratta di una palese violazione dell'articolo 67 della Carta", ha aggiunto. "La rimozione dei senatori Chiti e Mineo dalla Comissione Affari Costituzionali decisa ieri dalla presidenza del gruppo rappresenta di fatto una epurazione delle idee considerate non ortodosse dal processo di formazione della piu' importante delle leggi, la riforma costituzionale", ha detto testualamnte il senatore Corsini. "Nella sostanza si tratta di una violazione dell' art.67 della Carta. Un parlamento meno libero non aumenta la liberta' dei cittadini. Chiediamo dunque alla presidenza del gruppo il necessario e urgente chiarimento prima dell'assemblea di martedi' 17 giugno. Nel frattempo i sottoscritti senatori si autosospendano dal gruppo parlamentare". I senatori in questione sono: Casson, Chieti, Corsini, D'Adda, Dirindin, Gatti, Lo Giudice, Micheloni, Mineo, Mucchetti, Ricchiuti e Tocci. "Credo che 13 senatori non possono permettersi di mettere in discussione il volere di 12 milioni di elettori e non possono bloccare le riforme che hanno chiesto gli italiani". Lo afferma Luca Lotti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e responsabile organizzazione del Pd, in merito ai senatori che si sono autosospesi. "Ci aspettavamo 20 persone ? aggiunge Lotti -, sono solo 13". "Mineo ? prosegue - ha tradito l'accordo con il gruppo. Siamo un Partito Democratico, non un movimento anarchico".

 

Sul cammino delle riforme e' tornato Renzi: "Noi non lasciamo a nessuno il diritto di veto: conta molto di piu' il voto degli italiani che il veto di qualche politico che vuole bloccare le riforme. E siccome contano di piu' i voti che i veti, vi garantisco che noi andiamo vanti a testa alta": con questo monito, tutto rivolto alle questioni italiane, il premier Matteo Renzi e' tornato sulla questione del cammino delle riforme, congedandosi dalla comunita' d'affari italiana a Pechino.
  Renzi e' gia' ripartito alla volta di Astana, in Kazakistan, ultima tappa del suo tour asiatico. Ma prima di lasciare la Cina, agli imprenditori italiani ha consigliato di puntare "in alto". "Noi, da parte nostra, vi garantiamo che non molliamo di mezzo centimetro, di una virgola". Il presidente del Consiglio ha sottolineato che "Tocca all'Italia smettere di dividersi e giocare finalmente in squadra, ma non a parole, giocare sul serio. Questo e' il senso della visita: se e' andata bene o no lo vedremo nei prossimi mesi, vedendo crescere o meno le percentuali di ricchezza e anche naturalmente di posti di lavoro".

ll numero dei soggetti interessati al bonus degli 80 euro introdotto con il recente decreto irpef possono determinare variazioni sui costi dell’ operazione in quanto i calcoli sono stati effettuati sui dati relativi all’ anno 2011. {div class:article-banner-left}{/div}

E' quanto hanno riferito i tecnici della Camera dei Deputati in un documento diffuso ieri dalle agenzie di stampa. I tecnici hanno avvertito il governo che i soggetti interessati potrebbero essere aumentati o diminuiti in modo significativo rispetto alle stime sulle quali si basa la norma approvata e ciò potrebbe determinare maggiori spese a carico delle Finanze Pubbliche.

Criticità sono state espresse anche relativamente alle norme sulla rivalutazione delle quote Bankitalia, le procedure sul pagamento della Tasi, i conteggi sulla riduzione dell’ Irap e le misure sui risparmi delle società partecipate dallo Stato. Misure che, secondo l'ufficio del bilancio della Camera, comporteranno oneri e spese non previste a cui il governo dovrà porre rimedio tramite ulteriori coperture finanziarie.  

Anche se le puntualizzazioni sono “corrette” non esistono i tempi tecnici per variazioni in quanto la scadenza è il 23 Giugno, ha detto il Presidente della Commissione Bilancio Francesco Boccia: "quindi le correzioni saranno rimandate a prossimi provvedimenti".

- Roma, 12 giu. - Tredici senatori si autosospendono dal gruppo Pd dopo la sostituzione di Chiti e Mineo in commissione Affari Costituzionali. Lo annuncia in Aula Paolo Corsini. Fra i firmatari anche Felice Casson, con Vanino Chiti e lo stesso Mineo. "La rimozione dei senatori Chiti e Mineo decisa ieri dalla presidenza del gruppo rappresenta "un'epurazione delle idee considerate non ortodosse" sulla legge piu' importante, quella costituzionale, ha detto Corsini leggendo un documento messo a punto. "Si tratta di una palese violazione dell'articolo 67 della Carta", ha aggiunto.

Sul cammino delle riforme e' tornato Renzi: "Noi non lasciamo a nessuno il diritto di veto: conta molto di piu' il voto degli italiani che il veto di qualche politico che vuole bloccare le riforme. E siccome contano di piu' i voti che i veti, vi garantisco che noi andiamo vanti a testa alta": con questo monito, tutto rivolto alle questioni italiane, il premier Matteo Renzi e' tornato sulla questione del cammino delle riforme, congedandosi dalla comunita' d'affari italiana a Pechino.
  Renzi e' gia' ripartito alla volta di Astana, in Kazakistan, ultima tappa del suo tour asiatico. Ma prima di lasciare la Cina, agli imprenditori italiani ha consigliato di puntare "in alto". "Noi, da parte nostra, vi garantiamo che non molliamo di mezzo centimetro, di una virgola". Il presidente del Consiglio ha sottolineato che "Tocca all'Italia smettere di dividersi e giocare finalmente in squadra, ma non a parole, giocare sul serio. Questo e' il senso della visita: se e' andata bene o no lo vedremo nei prossimi mesi, vedendo crescere o meno le percentuali di ricchezza e anche naturalmente di posti di lavoro".

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- Roma, 12 giu. - Marcello Dell'Utri sara' estradato domani in Italia: lo riferiscono fonti giudiziarie libanesi citate dal giornale L'Orient Le Jour. Le procedure giuridiche e logistiche per l'estradizione sono state completate, hanno riferito le fonti, e il 73enne ex senatore di Forza Italia sara' consegnato ad agenti dell'Interpol giunti da Roma all'aeroporto Rafic Hariri di Beirut, da dove sara' rimpatriato con un volo privato. La partenza potrebbe avvenire gia' nella notte. Dell'Utri, condannato in Italia in via definitiva a sette anni di carcere per associazione esterna, a Beirut e' stato detenuto in un ospedale per problemi cardiologici legati a precedenti interventi chirurgici al cuore. Il decreto di estradizione era stato firmato il 24 maggio dal presidente libanese, Michel Suleiman.
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