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- Pechino, 11 giu. - "Tecnicamente parlando e' quella che si puo' definire una tempesta in un bicchier d'acqua". Cosi' ha definito il Presidente del Consiglio Matteo Renzi, la vicenda legata all'emendamento della Lega alle legge Ue che introduce la responsabilita' civile per i magistrati per il quale il governo e' stato battuto alla Camera dei Deputati. Il voto in aula e' importante e assolutamente significativo, ma le reazioni che ho letto, ha detto Renzi ai suoi collaboratori in missione in Cina, rappresentano "una realta' parallela". Il voto a scrutinio segreto e' "l'occasione per trappoloni" e il presidente del Consiglio si e' detto colpito della reazione dei media al voto, definendo "una cosa che puo' capitare cento volte in una legislatura" quella del governo che si trova in minoranza in aula.

- Roma, 11 giu. - "La tutela dell'indipendenza assicurata al giudice dagli ordinamenti non rappresenta un mero privilegio, ma trova la sua ragione e il suo giusto bilanciamento nel rispetto da parte dei magistrati dei principi deontologici e delle caratterizzazioni compartimentali descritti, gli uni e le altre, nella Carta adottata dall'Assemblea Generale della Rete in Londra, nel giugno 2010". Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, all'inaugurazione dell'assemblea della Rete europea dei Consigli di giustizia. Il Capo dello Stato ha aggiunto che "l'affermazione e il riconoscimento del prestigio, dell'autorevolezza, della credibilita' della magistratura, su cui poggia la fiducia dei cittadini e quella degli stati , non possono prescindere dal rispetto dei principi, delle qualita', dei limiti che il ruolo del magistrato impone" .

- Roma, 11 giu. - Ogni anno si spendono 12 milioni di euro per l'edizione della mezzanotte dei tg delle sedi regionali, quelli della TGR, la piu' grande - per numeri di addetti - testata d'Europa. A fornire quella cifra e' stata oggi Maria Luisa todini, consigliere Rai, durante l'audizione in commissione di vigilanza dell'intero Cda di viale Mazzini, in prosecuzione dei lavori di una settimana fa. "Alle 22, quando c'e' un breve tg - ha detto la Todini - c'e' una signorina, un signorino, un signore che rimanda all'edizione della mezzanotte. Se invece si rimandasse al canale all news si risparmierebbero quei soldi". Una cifra che per la sua entita' ha colpito, ha impressionato i commissari della vigilanza Rai, mentre la presidente Anna Maria Tarantola ha detto "non ho indicazioni precise, se quella cifra sia per tutti i tg o solo per la Tgr". E la Todini in un successivo intervento a sua volta ha in qualche rimesso tutto nel vago dicendo che "si tratta di cifre che mi sono state fornite", e dunque anche lei non e' del tutto in grado di specificare con certezza se si tratti della sola edizione della Tgr o di tutti i tg di quella fascia oraria, quindi anche quelli della notte. Parlando poi sempre di informazione e replicando indirettamente all'obiezione su come mai "ai grandi investimenti su RaiNews corrispondono invece risultati rimasti piu' o meno invariati?", Todini ha sottolineato un altro aspetto che evidenzia i problemi del settore in casa Rai: "c'e' sovrapposizione totale e costante delle news, noi competiamo l'uno contro l'altro armati. In altri broadcast c'e' un canale all news che crea informazione. Abbiamo una concorrenza continua in casa nostra: se Renzi e' intervistato in Italia ha davanti 5 microfoni Rai diversi, all'estero c'e' uno solo, un microfono-zainetto, poi ogni canale fara' il proprio commento". Nominata di recente alla presidenza di Poste italiane, Todini ha confermato che entro l'autunno lascera' l'incarico di consigliere Rai, ricordando pero' in proposito che "per avere un nuovo consigliere non nominato dalla politica, devono cambiare le norme...". Lei era infatti uno dei sette consiglieri di nomina politica. Tornando poi al sistema informazione del servizio pubblico, l'imprenditrice ha detto che esso "dev'essere razionalizzato, altrimenti non ha senso investire in un grande canale all news come esistono in altri grandi broadcast, i quali avranno forse uno share inferiore al nostro, come spesso dicono gli stessi vertici Rai, e pero' godono di reputazione maggiore a livello mondiale". Secondo la Todini, "un accorpamento del'offerta informativa puo' portare alla valorizzazione vera ed effettiva degli investimenti fatti. Spero che l'azienda possa andare avanti su questo terreno". E quanto a Rai Way, "non si parla di svendita finche' non c'e' un prezzo; non si parla di vendita finche' non c'e' collocazione. C'e' un asset da valorizzare - ha detto todini -, e' doveroso sfruttare questo momento di cambiamento per avere un cambiamento reale dell'azienda, e il governo sta andando in questa direzione con piu' azioni, non ultima sulla governance della Rai".
- Roma, 11 giu. - L'Aula di Montecitorio potrebbe essere chiamata ad esprimersi sulla richiesta di custodia cautelare nei confronti di Giancarlo Galan (FI), avanzata dai magistrati nell'ambito dell'inchiesta sul Mose, gia' entro l'estate. Salvo che la Giunta, come e' gia' accaduto per il 'caso Genovese', non chieda alla presidente Boldrini una deroga per avere piu' tempo a disposizione. A rigore, infatti, se la Giunta per le autorizzazioni rispettera' i tempi previsti dal regolamento, il 4 luglio o al massimno la settimana successiva l'organismo presieduto da Ignazio La Russa terminera' l'iter procedurale e, di conseguenza, spettera' poi all'Aula l'ultima parola. E' il calendario di massima che e' stato deciso nelle riunione di oggi della Giunta, cosi' come riferisce al termine il presidente La Russa, ricordando pero' che i "faldoni sono 18" e quindi servira' del tempo. Galan, che ha chiesto alla Giunta di essere ascoltato e di depositare delle memorie, dovrebbe essere audito al massimo tra 15 giorni. .

Serve al piu’ presto un vertice tra i partiti di maggioranza e il governo per individuare immediatamente le soluzioni”. Lo dice il presidente della commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano interpellato sul tema degli esodati. {div class:article-banner-left}{/div}  La richiesta di un incontro governo-maggioranza, spiega Damiano, e’ generata dalla consapevolezza della “delicatezza del tema degli esodati, che deve essere affrontato – spiega il presidente della commissione Lavoro della Camera – perche’ il contesto e’ ormai esplosivo” e dalla consapevolezza della “brevita’ dei tempi”, considerando che il 23 giugno in Aula alla Camera sara’ in discussione la proposta di legge della commissione Lavoro sul tema.

La proposta, come è stato anticipato dalle pagine di questo giornale nei giorni scorsi, è volta ad estendere la salvaguardia in favore dei lavoratori che fruiscono della mobilità sulla base di accordi sindacali stipulati entro il 2011 che maturino i requisiti per la pensione entro 2 anni dal termine dell'indennità di mobilità; gli autorizzati ai volontari che abbiano presentato domanda entro il 31 gennaio 2012 che maturino la decorrenza del trattamento entro il 2018; i lavoratori che hanno risolto il rapporto di lavoro (unilateralmente o con accordi) che maturano il requisito per la pensione entro il 6 dicembre 2014.

Modifiche importanti interessano anche i lavoratori precoci, l'opzione donna e i lavoratori autorizzati ai volontari prima del 20 luglio 2007.

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