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Unico 2014, il governo proroga la scadenza per i versamenti
Il Governo sta predisponendo un Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, che sarà firmato entro venerdì da Matteo Renzi e dal ministro dell'Economia, Pier Carlo Padoan, attraverso il quale si prevede lo slittamento per i versamenti di Unico 2014 per coloro che sono interessati dagli studi di settore.
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La proroga sposterà i termini di versamento dal 16 giugno al 7 luglio senza maggiorazioni; mentre dall'8 luglio al 20 agosto sarà possibile pagare le imposte ma con una maggiorazione dello 0,4 per cento. E' quanto si apprende da fonti vicine a Palazzo Chigi.
Il calendario degli adempimenti di Unico sarà quindi modificato per venire incontro ai contribuenti ed ai professionisti che avevano denunciato l'impossibilità di rispettare la scadenza del 16 Giugno. Ma solo sul fronte del versamento delle imposte legate agli operatori che presentano gli studi di settore: cioè le piccole imprese, i professionisti, artigiani e autonomi. Il termine per la presentazione dei modelli resta quello di prima: presentazione entro il 30 giugno per chi si avvale del formato cartaceo e fino al 30 settembre per chi presenta la versione telematica.
"Siamo soddisfatti – spiega Rete Imprese Italia – perché si tratta di un provvedimento molto atteso, un segnale, almeno uno, che va nella direzione giusta". Anche se, fanno notare dal mondo delle professioni tecniche, questo meccanismo della proroga che arriva ogni anno, ma sempre puntualmente all'ultimo minuto, non fa di certo bene all'equilibrio generale del sistema normativo e tributario.
Pensioni, i sindacati aprono due tavoli per superare la Riforma Fornero
Gli elementi di eccessiva rigidità e le problematiche introdotte dalla Riforma Fornero rappresentano la base di discussione che i sindacati Cgil,Cisl e Uil vogliono esaminare con la partecipazione dei delegati territoriali in due appuntamenti già fissati per il 20 luglio e nei primi giorni di settembre.
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La Camusso pur apparendo critica sulla Riforma intende costruire una proposta credibile per offrire una risposta alle future pensioni dei giovani. Insieme, i vari sindacati sottolineano la necessità di ” elementi correttivi del sistema contributivo introducendo un tasso di capitalizzazione minimo contro le svalutazioni e la revisione dei coefficienti “ e criticano la gestione separata dell’ Inps.
Sarebbero altresì necessari ripensamenti sulla età pensionabile ripristinando i meccanismi di flessibilità a partire dai 62 anni, come prevede la proposta Damiano (decurtazione assegno pensionistico dell’ 8% a scalare) o mediante il mix di età e contributi.
Strali acuminati verso la governance degli enti assicurativi e previdenziali e sblocco della rivalutazione. Necessità di integrare la diffusione della previdenza complementare.
I temi che riguardano il fisco prendono le mosse dalla estensione del Bonus degli 80 euro ai pensionati ed agli incapienti e renderlo strutturale. Inoltre i sindacati pongono interesse alla “riduzione strutturale dell’ evasione fiscale” invitando il Governo ad intervenire con strumenti di maggiore tracciabilità nelle transazioni, con controlli, integrazioni di banche dati e reintroduzione del reato di “falso in bilancio”.
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Responsabilita' civile togheGoverno battuto alla Camera
- Roma, 11 giu. - Governo e maggioranza battuti, in un voto a scrutinio segreto, nell'esame sulla legge europea 2013-bis alla Camera. E su un tema ad altissimo rischio: la giustizia. E' infatti passato un emendamento della Lega, a prima firma Gianluca Pini, che riscrive l'articolo 26 sulla responsabilita' civile dei magistrati. "Un fatto grave", reagisce subito il presidente dell'Anm, Rodolfo Sabelli, sottolineando che "in un momento che vede la magistratura fortemente impegnata sul fronte del contrasto alla corruzione nelle istituzioni pubbliche, questa norma costituisce un grave indebolimento della giurisdizione".
"Tecnicamente parlando, e' quella che si puo' definire una tempesta in un bicchier d'acqua", smorza i toni Matteo Renzi, da Pechino. Mentre Giorgio Napolitano fa sentire la sua voce e ricorda che "la tutela dell'indipendenza assicurata al giudice dagli ordinamenti non rappresenta un mero privilegio, ma trova la sua ragione e il suo giusto bilanciamento nel rispetto da parte dei magistrati dei principi deontologici e delle caratterizzazioni compartimentali descritti, gli uni e le altre, nella Carta adottata dall'Assemblea Generale della Rete in Londra, nel giugno 2010".
Una giornata ad alta tensione, dunque, con il presidente del Consiglio, avrebbe detto ai suoi collaboratori in missione in Cina, che parla di una "realta' parallela" quando scorre i titoli delle reazioni in Italia all'infortunio in Aula. Il voto a scrutinio segreto e' "l'occasione per trappoloni" e il presidente del Consiglio si e' detto colpito della reazione dei media al voto, definendo "una cosa che puo' capitare cento volte in una le Eppure, per un Roberto Giachetti che conferma "ho votato si' all'emendamento sulla responsabilita' civile dei magistrati" e posta anche un link di un video in cui spiega i motivi del suo voto, nel Pd c'e' Donatella Ferranti che parla di "un vero e proprio atto intimidatorio nei confronti della magistratura".
La presidente della commissione Giustizia della Camera, bolla come "autentico e miope colpo di mano" l'emendamento leghista e denuncia "un attacco gravissimo ai principi di autonomia e indipendenza della magistratura". A fine giornata interviene il Guardasigilli per avvertire che quello sulla responsabilita' civile delle toghe, cosi' come approvato alla Camera, "e' un pasticcio che non aiuta ad affrontare seriamente il tema". "Va corretto anche perche' investe una legge importante che riguarda i nostri rapporti con l'Unione europea", anticipa Andrea Orlando.
La partita ora si sposta al Senato. "Il Pd, che ha gia' presentato proposte di legge per affrontare in modo organico il tema della responsabilita' civile dei magistrati, e' contrario all'emendamento leghista alla Legge Comunitaria, che grazie ad un colpo di mano del centrodestra con la complicita' del M5S, e' passato alla Camera", puntualizza il presidente dei senatori Pd, Luigi Zanda. "Quell'emendamento, improvvisato e frettoloso, colpisce l'autonomia della magistratura. Non si affronta in questo modo un tema importante che riguarda la responsabilita' di un potere dello Stato. Per questo al Senato il Pd lavorera', quando la legge comunitaria arrivera' a Palazzo Madama, per cambiare quella norma", assicura.
"Era meglio se non accadeva, vorrei essere chiaro" ha spiegato Renzi ai suoi collaboratori in missione in Cina. Renzi definisce "posizioni comprensibili" quelle di chi, come Giachetti, ha votato "storicamente" su questa posizione. "Volete riparlarne? Riparliamone" conclude Renzi. "Credo che su questo tema, la posizione del PD l'abbia espressa molto bene Ettore Rosato, dopo di che e' legittimo discuterne, parlarne. E' doveroso affrontarla". Il Presidente del Consiglio, in conclusione, ridimensiona l'episodio, escludendo la possibilita' che si tratti di "un casus belli". "C'e' una norma e va cambiata al Senato" afferma il Presidente del Consiglio conversando con i suoi collaboratori a Pechino, sull'emendamento della Lega approvato oggi dall'aula della Camera riguardante la responsabilita' dei magistrati.
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Napolitano: indipendenza dei giudici non e' mero privilegio
- Roma, 11 giu. - "La tutela dell'indipendenza assicurata al giudice dagli ordinamenti non rappresenta un mero privilegio, ma trova la sua ragione e il suo giusto bilanciamento nel rispetto da parte dei magistrati dei principi deontologici e delle caratterizzazioni compartimentali descritti, gli uni e le altre, nella Carta adottata dall'Assemblea Generale della Rete in Londra, nel giugno 2010". Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, all'inaugurazione dell'assemblea della Rete europea dei Consigli di giustizia. Il Capo dello Stato ha aggiunto che "l'affermazione e il riconoscimento del prestigio, dell'autorevolezza, della credibilita' della magistratura, su cui poggia la fiducia dei cittadini e quella degli stati , non possono prescindere dal rispetto dei principi, delle qualita', dei limiti che il ruolo del magistrato impone" .