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- Roma, 15 giu. - "Se Renzi ritiene che la legge M5S possa essere la base per una discussione comune, il cui esito dovra' comunque essere ratificato dagli iscritti al M5S, Renzi batta un colpo. Il M5S rispondera'. All'incontro eventuale con il Pd, che speriamo ci sia, parteciperanno i due capigruppo M5S di Camera e Senato, oltre a Danilo Toninelli, estensore tra altri della versione definitiva della legge e Luigi Di Maio come massima rappresentanza istituzionale in Parlamento nel suo ruolo di vicepresidente della Camera".

Lo scrivono nel blog di Beppe Grillo, il leader del Movimento Cinque Stelle in un post firmato assieme a Gianroberto Casaleggio. I due affermano che da qualche mese "sono avvenute due cose che hanno cambiato lo scenario: il M5S ha una legge approvata dai suoi iscritti (e non discussa a porte chiuse in un ufficio del Pd in via del Nazareno) e Renzi e' stato legittimato da un voto popolare e non a maggioranza dai soli voti della direzione del Pd. Quindi qualcosa, anzi molto, e' cambiato. La legge M5S e' di impronta proporzionale, non e' stata scritta su misura per farci vincere come e' stato per l'Italicum, scritto per farci perdere".

E' secco e negativo il commento della Cgil sulla riforma della pubblica amministrazione, approvata ieri dal Consiglio dei ministri. Kamsin "Si era e si continua ancora a parlare di una riforma per i cittadini, ma nel decreto legge non si intravvede alcuna misura che possa favorire realmente il rapporto tra i cittadini e le pubbliche amministrazioni".

Il sindacato esprime "delusione e sconcerto per una riforma annunciata come epocale, ma che vedra' forse la sua attuazione in un tempo piu' lungo, quando si chiarira' quali siano le linee che il Governo vorra' assumere, visto che il disegno di legge con il quale si dovrebbe procedere alla riorganizzazione e' una sorta di 'delega in bianco'".

Secondo la Cgil, "non vi sono norme che semplifichino effettivamente l'accesso ai servizi pubblici e riducano il carico burocratico per i fruitori delle Pubbliche Amministrazioni. Andra' valutato se invece qualche beneficio sia stato previsto per le sole imprese". "Insomma la riorganizzazione ancora una volta viene annunciata, ma viene rinviata ad un tempo futuro e a contenuti che si capiranno in seguito".

"In ogni caso - aggiunge - lo stesso disegno di legge manca di quel coraggio innovativo molto annunciato e fino ad oggi poco attuato, anche nello stesso decreto legge". Secondo la Cgil, alcune innovazioni contenute nel decreto legge vanno poi ben capite per gli effetti che produrranno in materie sensibili (edilizia; ambiente; etc.) o per l'incremento delle tariffe , come nel caso del bollo auto. "Le parole qualita' ed accessibilita' e reale trasparenza non compaiono mai - prosegue - Cio' e' tanto piu' grave nel momento nel quale la risposta alla corruzione dilagante non puo' certo esaurirsi nel pur positivo provvedimento che riguarda l'autorita' anticorruzione. Anzi un coraggio maggiore sulla trasparenza, sulla controllabilita', sul sistema degli appalti sarebbe e continua ad essere necessario".

Zedde

Si avvia a conclusione il processo di integrazione di Inps, Inpdap e Enpals, grazie al quale l’Istituto assume il ruolo di unico gestore di tutto il sistema pensionistico pubblico, delle prestazioni a sostegno al reddito e di molte prestazioni a carattere assistenziale. Kamsin L'Inps ha infatti nel primo semestre 2014 esteso il processo di sperimentazione integrata del modello organizzativo di Direzione provinciale integrata a tutte le direzioni provinciali.

Ad oggi, secondo una nota diffusa dall'istituto risultano ancora da integrare soltanto le strutture delle tre aree metropolitane di Milano, Napoli e Torino, e le sedi provinciali di Monza e Fermo. Per quanto riguarda, invece, le Direzioni regionali, restano da integrare soltanto cinque di queste. Nell’ambito del programma di razionalizzazione logistica, sui 162 interventi individuati sull’intero territorio nazionale ne sono stati avviati 142, di cui 113 completamente realizzati. Infine, è stata rideterminata la dotazione organica di tutto il personale.

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- Catania, 14 giu. - "Ho avviato con il ministro Pinotti un ottimo lavoro che portera' anche all'uso delle caserme per l'accoglienza in modo tale da distogliere l'accoglienza da altri luoghi che oggi invece offrono una immagine delle nostre comunita' non all'altezza della situazione per quella che si e' venuta a verificare". Lo ha detto il ministro dell'Interno Angelino Alfano dopo il vertice sull'immigrazione a Catania. "Abbiamo istituito anche - ha aggiunto - una task force dei sindaci che quindi collaborera' con l'unita' di missione che abbiamo creato al Viminale, che collaborera' permanentemente qui in Sicilia per una gestione delle soluzioni che sa coordinata e collegata all'azione delle prefetture e dei questori". "Tra le misure compensative come ministro dell'Interno rafforzero' i presidi di sicurezza nell'ambito delle province dove si verificano piu' sbarchi. Non vi e' stato un incremento dei reati da quando c'e' l'operazione Mare nostrum, anzi siamo in grado di certificare un calo dei reati da quando c'e' questa operazione, secondo i dati del dipartimento di pubblica sicurezza. Ciononostante non vogliamo che per gestire gli sbarchi vi sia un distoglimento di personale di polizia o delle forze dell'ordine che, applicandosi agli sbarchi, venga distolto da altri compiti. Mi sembra questo un ulteriore elemento molto importante", ha detto il ministro. "Faremo una unita' di missione al Viminale che avra' a che fare 24 ore su 24 con i sindaci coinvolti dall'emergenza immigrazione. Faremo una scelta che e' una scelta di collaborazione diretta con i sindaci e di un protagonismo dei sindaci": lo ha annunciato il ministro dell'Interno Angelino Alfano dopo il vertice sull'immigrazione stasera a Catania. "Altre due scelte - ha proseguito Alfano - vorrei che fossero condivise dal Governo e dopo questa riunione le sottoporro' al governo: la prima scelta e' quella di un allentamento del patto di stabilita' per i Comuni che sono coinvolti da questa emergenza. Devono poter spendere i soldi che hanno in cassa con una flessibilita maggiore. La seconda scelta -ha specificato il ministro- e' quella di proporre al governo misure compensative per le comunita' che piu' hanno sofferto. Vi sono splendide localita' turistiche italiane -ha detto Alfano- che hanno dovuto accollarsi il peso di flussi migratori molto rilevanti, come Pozzallo, Porto Empedocle, che hanno avuto anche un calo delle prenotazioni. L'operazione Mare nostrum mi pare del tutto evidente che abbia salvato Lampedusa perche' spostando la linea di azione sul mare, oltre Lampedusa, ha fatto si che in quell'isola non vi fossero piu' presenze. Questo carico in buona misura si e' andato a scaricare su altri luoghi della Sicilia. Queste nostre scelte -ha sottolineato- sono scelte che vanno in una direzione di collaborazione che tiene al centro i comuni, perche' li' si sta verificando il vero dato di sofferenza". .

- Roma, 14 giu. - Niente ricatti: sulle riforme si deve andare avanti. E non c'entra nulla la liberta' di coscienza e l'articolo 67: in Commissione si rappresenta il partito, in Aula si esercita il dissenso. Matteo Renzi prende la parola in assemblea per mettere fine alle polemiche. Lo fa a suo modo, snocciolando una "serie impressionante di cose da fare" nei prossimi mesi e rivendicando per se' e per il partito il successo delle europee.

Quel 40 per cento, ribadisce ancora una volta, mette tutti davanti a una grande responsabilita', perche' non e' un punto di arrivo, ma il segno di una scommessa da giocare d'ora in poi: "e' un'attestazione di speranza da parte degli italiani", che impone di mettere da parte quella "malattia delle correnti", il 'cognomificio' che parte dai renziani e porta ai bersaniani passando per altre correnti mutuate da questo all'altro esponente.

Per questo Renzi ricorda che gia' dalla prossima settimana si lavorera' a riforme, pubblica amministrazione, giustizia, senza dimenticare il capitolo Europa e la scuola. L'ordine del giorno dell'assemblea, tuttavia, recita elezione del presidente. Un vertice notturno a palazzo Chigi tra Renzi e il vice segretario Lorenzo Guerini porta a far cadere la scelta sul leader dei Giovani Turchi, Matteo Orfini. Il nome del giovane esponente romano era stato fatto con insistenza nei giorni scorsi e tuttavia la notizia coglie impreparati gli esponenti di Area Riformista.

Indiscrezioni, poi smentite dall'ufficio stampa del Pd, parlano di un ultimo tentativo fatto dalla minoranza per Nicola Zingaretti. Ma quello che non sembra essere piaciuto, come spiegato dal bersaniano Alfredo D'Attorre e' stato il modus operandi: non si e' tenuto conto, ha spiegato il deputato,"dei criteri individuati collegialmente". Ora, rimane il nodo della segreteria per la quale la minoranza di Area riformista lascia carta bianca al premier: "decida Renzi, quello che interessa e' la linea politica, ma non sono piaciuti i toni utilizzati dal presidente dei senatori Luigi Zanda e dallo stesso premier.

Resta da capire quali siano i luoghi di discussione in questo partito", conclude D'Attorre. L'idea del segretario, pero' e' di procedere in settimana al completamento della squadra che guida il partito. Il dissenso interno stenta a salire sul palco, Renzi randella Mineo per la battuta sull'autismo e la platea esulta. Pippo Civati non interviene: "Con questo clima da torcida e' inutile, ma resta il problema della discussione interna". Alla fine Walter Tocci interpreta il disappunto di questi giorni con un intervento molto applaudito: "Caro Matteo, hai dato una sberla alle mosche, qui non c'e' nessuno che vuole conservare il bicameralismo. Occupati di riforme da capo del partito, non da segretario del governo". 

Renzi non replica dal palco, ma tira dritto sulle riforme che sono, spiega, "la precondizione per la crescita", ma anche perche' l'Italia conquisti un ruolo da protagonista in Europa. Alla vigilia del semestre europeo, il capo del governo mostra di avere una road map precisa delle cose da fare e del criterio da seguire: i nomi per il rinnovo delle istituzioni, dal consiglio europeo alla commissione, non sono il problema. La questione e', semmai, cambiare la Ue partendo dalla lotta alla disoccupazione - "c'e' un altra doppia cifra impressionante che ha davanti il quattro ed e' quella della disoccupazione giovanile" - e la scuola per la quale il premier propone, dopo i provvedimenti sull'edilizia, una cura che parta dal valore degli insegnanti: "Non e' possibile che chi si prepara ad entrare in una scuola lo faccia ormai svuotato di entusiasmo e consapevole di non poter nemmeno rimproverare un alunno senza incorrere nelle ire dei genitori".

Rinasce festa Unita', e si pensa alla fusione dei 2 giornali

La 'rivoluzione culturale' di Renzi passa pero' anche per la tv, con la riforma della Rai: cessione di quote di Raiway, riorganizzazione delle sedi regionali, ma soprattutto contenuti perche' "la Rai non e' piu' quella del maestro Manzi, ma e' quella dei politici che impongono i loro giornalisti". L'altra terapia Renzi riguarda la giustizia. Il processo telematico sta per partire, sia per la giustizia civile che per quella amministrativa, ma quello che serve e' altro e parte dal principio di presunzione di innocenza: "Non e' possibile che una persona si senta condannata solo per aver ricevuto un avviso di garanzia". Il garantismo, sottolinea Renzi, deve essere una bandiera, "per porre fine a vent'anni di derby ideologici su questo tema".

Il che non significa impunita', al contrario: Renzi invita ogni cittadino, tanto piu' chi ha incarichi nell'amministrazione pubblica, a "salire i gradini delle procure" non appena ha sentore di un reato che si sta compiendo.

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