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- Roma, 14 giu. - "Caro Matteo hai alzato la voce contro chi vuole conservato il bicameralismo. Hai dato una sberla alle mosche perche' qui non c'e' nessuno a voler conservare il bicameralismo". Lo ha detto Walter Tocci, uno dei 14 senatori del Pd che si e' autosospeso per la sostituzione di Mineo in Commissione Affari Costituzionali. "Matteo, occupati di riforme da segretario del partito, non da Capo del Governo". E' quanto dice Walter Tocci, uno dei 14 senatori del Pd che si sono autosospesi, all'assemblea del partito. "Il potere esecutivo deve stare fuori dalle riforme della costituzione, come fece De Gasperi e Calamandrei. Non sei ancora come De Gasperi, anche se ti auguro di diventarlo", ha aggiunto Tocci. .

- Roma, 14 giu. - Al via li cantiere di 'Italia Unica'. A presentarlo negli Studios di Roma, l'ex ministro per lo Sviluppo economico del governo Monti, Corrado Passera. "Oggi apriamo il cantiere in cui si lavora insieme. E' l'opposto del partito personale", ha detto Passera. "Sono contrario ai partiti personali perche' molto spesso portano a populismi che sono una malattia grave". No al leader solo che parla "dove non e' tanto una questione di proposte ma di slogan - ha sottolineato - certo, la comunicazione sara' importante, ma concreta, fattuale e controllabile. I populismi se sono solo comunicazione hanno bisogno di dosi sempre maggiori di demagogia. Noi siamo alternativa a tutti i populismi che zavorrano il Paese".

Ha detto ancora Passera sottolineando che: "si vince solo se si fanno squadre fortissime. Nessuno, ha sottolineato presentando il progetto " ci puo' dare garanzie per il futuro. Pero' vogliamo che valgano soltanto regole, merito e che non ci mettiate limiti alle nostre aspirazioni. Non chiediamo garanzie, ma spazio e regole che hanno a che fare - ha ribadito - con il merito e con le competenze".

Il nome del nuovo movimento non e' scelto a caso, ha poi spiegato Passera, perche' "dentro la parola unica c'e' l'amore per il nostro paese, il rispetto e l'orgoglio per la specialita' dell'Italia e l'unita' dell'Italia. Un paese unico al mondo che vogliamo servire e far tornare a essere protagonista". Un paese che per essere rimesso in moto ha bisogno di un calcione perche'con i pizzicotti il gigante della recessione non si batte", ha detto ancora Passera rilanciando la proposta che campeggia nel manifesto di Italia Unica: inserire 400 miliardi di euro per la crescita economica, nel rispetto di vincoli "che ci siamo dati con l'Europa". "Una botta immediata e riforme su tutto per migliorare la vita delle famiglie e delle imprese".

E' critico Passera sulla riforma elettorale: "Abbiamo bisogno di una legge elettorale che favorisca sul serio la partecipazione e la governabilita'. Non l'Italicum che e' Porcellum bis". "Bisogna semplificare le istituzioni" e nella pubblica amministrazione chiarire chi sia il "responsabile ultimo", sottolinea. L'ex ministro dello Sviluppo economico del governo Monti, propone poi un governo "con non piu' di 12 ministeri forti" e sulla modifica del Senato incalza: "una sola Camera, senza pasticci come invece si sta facendo".

Continua con il tema delle riforme l'ex ministro dello Sviluppo economico nell'ambito della presentazione di Italia Unica agli studios di Via Tiburtina. "Bisogna correggere alcune abitudini che non passano con i partiti troppo spesso al servizio esclusivo del loro interesse". "Sanita', Rai e imprese pubbliche non devono essere piu' cosa loro perche' questo e' bene per tutti". E ancora: "bisogna riportare la politica ad uno spirito di servizio togliendo ai partiti quel ruolo sproporzionato" che e' stato affidato loro. "Lo Stato deve occuparsi di regole, programmi e controlli, non deve possedere imprese. Bisogna costruire un Paese nuovo" sottolinea ancora Passera che propone di destatalizzare, come regola generale, tutte le partecipazioni pubbliche anche se e' evidente che ci sono alcune "reti essenziali". "La democrazia ha bisogno di due gambe perche' con una sola non si va da nessuna parte".

Corrado Passera guarda ai moderati dell'area popolare e liberale e presentando il progetto di Italia Unica sottolinea: servono "due grandi partiti che fanno riferimento alle due grandi famiglie europee". E nell'area dei popolari e dei liberali l'Italia ha una presenza "troppo piccola e non sufficientemente appropriata. Li' ci sono radici forti e bellissime", ha osservato Passera citando fra gli altri Einaudi e De Gasperi. "Creiamo queste due gambe. Due partiti a vocazione maggioritaria in grado di contendersi parte del centro e che possono immaginare di collaborare in caso di crisi. Questa - dice ancora - e' una democrazia solida.

Un piccolo partitino di centro non ci interessa, serve un nuovo grande partito orientato allo sviluppo e che rappresenta la maggioranza dei cittadini". Il risultato di Renzi e del Pd al 40% deriva "soprattutto dal fatto che Renzi ha giocato a porta vuota. Non c'era un vero avversario sull'altro fronte che rappresentasse un'alternativa reale e credibile". Lo ha detto Corrado Passera commentando gli ultimi risultati elettorali. "E non dimentichiamo che il 50% dei cittadini non ha votato. Questo e' un urlo del vuoto. Tutti i risultati" ottenuti alle elezioni europee "vanno divisi per due", ha aggiunto. "Il Pd ha addirittura avuto un milione in meno dei voti raggiunti con il 33% di Veltroni. E' stata una netta vittoria ma con il 20% dei cittadini" e con dei voti "alcuni dei quali sono pure in prestito. Mai come oggi viene chiesto di riempire un vuoto - ha detto ancora Passera - e noi dobbiamo farlo".

Continuando l'analis sul risultato delle ultime elezioni europee, l'ex ministro per lo Sviluppo economico del governo Monti ha osservato: "Si e' arrivati al voto dopo una campagna elettorale piena di minacce e avvisi di sfratto, la democrazia e' stata spesso umiliata in un dibattito sterile e il risultato e' stata un'affluenza bassa come non mai. Il post elezioni e' stato peggiore. Ci sono state vanterie da una parte e nessuna autocritica dall'altra". "Non sono d'accordo sulle politiche di questi ultimi quattro mesi - ha detto ancora Passera - quello che e' stato fatto non e' sufficiente.

L'Italia non puo' reggere la politica di questi quattro mesi, figuriamoci se dura per altri anni. Renzi ha saputo imprimere ritto e vivacita' che si erano persi. Ma la vivacita' e' servita in tanti casi a mascherare la fragilita' delle proposte". E ancora: "Renzi ha vinto per degli eventi difficilmente ripetibili: la grande voglia di nuovo, l'operazione degli 80 euro, di tipo elettorale, la sindrome da ultima spiaggia per cui tante persone hanno votato Pd" per timore di Grillo. "Mi aspetto un crescendo di annunci, una sempre maggiore confusione fra titoli delle riforme e risultati, poche realizzazioni e poi una fortissima insofferenza" e allora per "nascondere la mancanza di risultati, si comincera' a parlare di elezioni anticipate. E' una strada gia' scritta". Lo ha detto Corrado Passera nel corso della presentazione del progetto di Italia unica. "Nel frattempo, al grido di 'adesso tocca a noi' vedremo l'occupazione di tutte le posizioni di potere e di sotto potere da parte di questo governo", ha aggiunto l'ex ministro che non ha mancato di osservare: "Addirittura, si sente parlare di partito unico. Italia unica, certo. Ma Pdu, Partito democratico unico, assolutamente no grazie. L'unica giustificazione che permette uno strabordare crescente - ha avvertito - e' che dall'altra parte c'e' il vuoto".

"Il Gattopardo ha ricominciato a colpire. Ha preso le sembianze del ghepardo, perche' va molto piu' veloce ma il risultato e' lo stesso". C'e' "grande rischio di pensare che il cambiamento necessario si sia messo in moto. Vedo un gran susseguirsi di annunci, pochi fatti. Non e' una tecnica inventata da Renzi ma a forza di cio' si e' arrivati a dieci milioni di persone senza lavoro", ha osservato Passera per denunciare che "certe riforme sono fatte per non cambiare niente". E ancora: "Sappiamo che si puo' fare molto di piu'" visto che il giudizio della situazione di partenza "e' molto negativa". .

- Roma, 14 giu. - Matteo Orfini, che non e' espressione della maggioranza, sia presidente dell'assemblea del Pd e Lorenzo Guerino e Deborah Serracchiani siano confermati vicesegretari del Pd. Questa la proposta fatta all'assemblea del Pd da Matteo Renzi. Renzi ha anche affermato che nelle prossime settimane la segreteria a suo avviso deve "essere aperta" a tutte le componenti. .

Stop al trattenimento in servizio dal 31 ottobre 2014 oltre l'età della pensione, misura che, secondo il governo, porterà all'ingresso di 15mila giovani nelle strutture pubbliche.Kamsin Mobilità obbligatoria entro 50 chilometri per gli statali. Taglio del 10% della bolletta elettrica per le Pmi; riduzione del 50% del diritto camerale a carico delle imprese e bonus per gli investimenti in macchinari. Modulo unico per tutti i Comuni per la Scia e per il permesso di costruire. Sono questi i punti fermi del decreto legge su crescita e semplificazioni che è stato emanato ieri dal Consiglio dei ministri. Il decreto è accompagnato da un altro in materia di agricoltura e ambiente e al disegno di legge delega sulla Riforma della Pubblica Amministrazione.

Poche quindi le norme che interesseranno immediatamente le pensioni. Nel decreto si prevede infatti la rapida entrata in vigore solo dell'abrogazione del trattenimento in servizio cioè la possibilità di rimanere al lavoro anche dopo aver raggiunto l'età della pensione. Chi ha scelto questa strada dovrà lasciare il posto al massimo entro la fine di ottobre di quest'anno, secondo il provvedimento del governo. Attualmente invece la proroga può durare due anni, addirittura cinque per i magistrati che possono così lavorare fino a 75 anni; il governo però ha dovuto concedere loro piu' tempo per l'allineamento: i magistrati potranno infatti restare in servizio fino alla fine del 2015, anche se non potranno più ricorrere all'aspettativa per ricoprire incarichi da dirigente. Il decreto facilita le entrate dei più giovani, allentando gradualmente il tum over. Quest'anno il rapporto è al 20%, un'assunzione ogni cinque uscite. Salirà fino all'80% nel 2017, considerando non più il numero delle persone ma l'ammontare degli stipendi. Confermata la mobilità obbligatoria entro i 50 chilometri. I criteri dovranno essere stabiliti entro 2 mesi con i sindacati, altrimenti provvederà il governo. Ci sarà poi piu' spazio al demansionamento per gli addetti pubblici in caso di necessità.

Delusione per coloro che si attendevano una rapida modifica dell'età pensionabile. Almeno nell'immediato non cambierà nulla. Una misura in tal senso tuttavia potrebbe essere contenuta nel disegno di legge delega, con tempi quindi molto piu' lunghi per la sua approvazione o nel disegno di legge in materia pensionistica che sarà in discussione il prossimo 23 Giugno alla Camera (Disegno di legge Ac 224). Bocciata l'idea dei veri e propri prepensionamenti fonti vicine all'esecutivo rilanciano la volontà di consentire l'uscita anticipata dal lavoro ma a patto di accettare un assegno calcolato con il sistema contributivo. Rispetto ai 66 anni e tre mesi attuali sarebbe possibile lasciare a 57 anni con 35 di contributi ma con un assegno piu' basso. Una possibilità che interesserebbe uomini e donne estendendo di fatto sino al 2018 una regola, l'opzione donna, che oggi riguarda solo le lavoratrici. Si introdurrebbe così un elemento di flessibilità generale nella riforma del 2011.

Ulteriori conferme in tal senso potranno però arrivare solo quando all'inizio della settimana prosssima sarà disponibile il testo della disegno di legge delega che attualmente è ancora in fase di predisposizione dal Cdm.

Nel disegno di legge delega c'è inoltre la possibilità di scegliere il part time negli ultimi cinque anni di lavoro: orario e stipendio dimezzati ma con la garanzia di avere la stessa pensione di chi continua a lavorare a tempo pieno fino a fine della carriera.

Zedde

- Roma, 14 giu. - Nessun festeggiamento ma la consapevolezza che il 40,8% non e' "un punto di arrivo" ma "un investimento per cambiare l'Italia". Cosi' il leader Pd, Matteo Renzi, aprendo l'assemblea del partito. "Questo dato non e' ne' del segretario ne' di tutti noi soltanto. Nel risultato delle europee non c'e' solo un buon risultato del Pd o del governo, c'e' molto di piu': un'attestazione di speranza. Era dal 1958 che nessuno aveva un risultato cosi'". "Siamo felici di tutti i comuni vinti, ma prendere Casal di Principe, il comune di don Peppe Diana, con una battaglia contro la Camorra e' straordinario". Secondo Renzi, Europa, lotta alla disoccupazione ed educazione sono le tre sfide "su cui giocare la nostra battaglia", dopo aver incassato un successo elettorale che ha portato il Pd ad essere "il partito che ha preso piu' voti in Europa". "C'e' una grande questione europea: siamo il partito che ha preso il maggior numero di voti, ma che ce ne facciamo? Un grande risiko dei posti e dei nomi? No, dobbiamo cambiare l'idea stessa di Europa". "L'Europa puo' andare al rinnovo degli organi solo con una discussione sui nomi. Abbiamo - ha aggiunto Renzi la lungimiranza e l'orgoglio di dire che il nostro modello vuole cambiare le regole ma anche modificare l'impostazione stessa dell'Europa". .
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