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Berlusconi: vedo entusiasmo e spero in sorprese, voto a Fi e' unico utile
- Milano, 23 mag. - "Andando in giro io trovo una vicinanza e un entusiasmo superiori a quelli degli anni passati. Spero che avremo delle sorprese" dal voto di domenica. Cosi' Silvio Berlusconi, nel comizio di chiusura della campagna elettorale di Forza Italia. L'ex premier ha ribadito che, a suo avviso, "l'unico voto utile" alle europee e' quello per Forza Italia. Il Movimento 5 stelle, ha argomentato l'ex premier, in Europa sara' "isolato in un angolo", mentre sara' "inutile" il voto a "tanti piccoli partiti italiani che non supereranno il 4 per cento" o "eleggeranno due o tre parlamentari ininfluenti". Infine, il Pd, ha concluso, "fa parte del gruppo dei socialdemocratici che e' minoranza" nel Parlamento europeo, almeno cosi' "dicono i sondaggi".
Berlusconi, progetto titanico ma ce la faremo
"E' un progetto titanico ma ce la faremo". Lo ha detto Silvio Berlusconi intervenendo in video-conferenza a Pescara alla manifestazione di chiusura della campagna elettorale di Forza Italia. "Riusciremo a realizzare una grande maggioranza di moderati e come tale potra' sostenere un governo di moderati e approvare finalmente il cambiamento di quegli assetti istituzionali che non ci hanno consentito di avere un paese governabile".
Berlusconi, Grillo specula su disperazione cittadini
"Grillo specula sulla disperazione dei cittadini, ora abbiamo la certezza di trovarci di fronte ad un aspirante dittatore". Lo ha detto Silvio Berlusconi intervenendo in video-conferenza a Pescara alla manifestazione di chiusura della campagna elettorale di Forza Italia.
Berlusconi, Grillo specula su disperati, fa paura come Hitler
Beppe "Grillo specula sulla disperazione dei cittadini: abbiamo la certezza di trovarci di fronte non a una caricatura di dittatore" ma a un "aspirante dittatore". Cosi' Silvio Berlusconi che e' tornato a paragonare il leader M5s a "Hitler, Stalin, Pol Pot e Robespierre". "Non dobbiamo prenderlo in ridere, dobbiamo avere paura".
Berlusconi, lo Stato non e' piu' in democrazia
"Lo Stato non e' piu una democrazia: in venti anni abbiamo avuto quattro colpi di Stato". Lo ha detto Silvio Berlusconi intervenendo in vide-oconferenza a Pescara alla manifestazione di chiusura della campagna elettorale di Forza Italia. "Abbiamo avuto tre governi non eletti dai cittadini, per colpa dei quali - ha affermato - sono aumentati disoccupati e poveri".
Berlusconi, elezioni sono importanti anche per l'Europa
"Noi sappiamo che il voto di domenica sara' un voto molto importante per l'Europa e naturalmente per le citta' che devono darsi una nuova amministrazione, ma anche per lo scenario politico italiano". Lo ha detto Silvio Berlusconi intervenendo in videoconferenza a Pescara alla manifestazione di chiusura della campagna elettorale di Forza Italia.
Governo: Berlusconi, dietro faccia giovane sempre piu' tasse
"Dietro una faccia giovane e simpatica c'e' un governo di sinistra che fa le cose di sinistra: sempre piu' tasse". Lo ha detto Silvio Berlusconi intervenendo in video-conferenza a Pescara alla manifestazione di chiusura della campagna elettorale di Forza Italia. Oltre al ricandidato presidente della coalizione di centrodestra Gianni Chiodi, allauditorium Fliano erano presenti, tra gli altri, Raffaele Fitto, capolista alle Europee nella circoscrizione Sud, il presidente regionale del partito Nazario Pagano, il ricandidato sindaco di Pescara Luigi Albore Mascia e la senatrice azzurra Paola Pelino. .
Poletti: stiamo lavorando ad una soluzione strutturale sugli esodati
''Sul versante pensioni oggi noi abbiamo un problema urgente che e' quello degli esodati. Abbiamo ancora gruppi di cittadini che sono rimasti incastrati e la nostra attenzione e' di lavorare ad una soluzione strutturale''.
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E' quanto ha detto il ministro del lavoro, Giuliano Poletti, a margine di un incontro elettorale tenutosi a Porcia, in provincia di Pordenone. ''Purtroppo nel nostro Paese, per moltissimo tempo, su molte cose si e' agito con delle pezze, degli interventi puntuali validi per tre, sei mesi, con lo scopo di spostare in avanti il problema. Si trattava anche di cose necessarie perche' nell'urgenza la soluzione bisognava trovarla. Tuttavia se facciamo un po' di somme alla fine scopriamo che le toppe che abbiamo messo ci sono costate piu' dell'intervento strutturale e hanno lasciato la gente per aria per tutta la vita'', ha detto Poletti. ''Adesso bisogna avere la forza di selezionare gli interventi e di risolverli in maniera definitiva a mano a mano che si presentano le criticita'. Basta rincorrere le scadenze, basta dubbi e incertezze su pensioni o altri trattamenti che la gente deve prendere'' ha detto il Ministro.
Europee, sale tensione gran finale di Renzi Grillo e Berlusconi
Grillo: M5s e' il 'piano B' dell'Europa, ne' comunisti ne' capitalisti - Video
- Roma, 23 mag. - Grande folla a San Giovanni per il comizio-show di Beppe Grillo, salito sul palco accolto da una standing ovation e muovendosi seguendo la musica a suon di rap per poi dare inizio al suo saluto agli attivisti e ai parlamentari riuniti a Roma. "Mi fa anche pena questo ragazzo. Ieri era a piazza del Popolo senza il popolo, ma gridava, lui il moderato, il pacato". E' l'affondo di Beppe Grillo al presidente del Consiglio e leader del Pd, Matteo Renzi dal palco di piazza San Giovanni: "E Renzi diceva 'vinciamo noi'". Grillo sostiene davanti ai suoi fan che il MoVimento 5 stelle e' il piano B dell'Europa. "Noi siamo costretti a immaginarci un altro mondo, il comunismo ha fallito. Il capitalismo non ha democrazia. Noi siamo il piano B dell'Europa e lo devono capire", ha detto Beppe Grillo.
Grillo: a papa' Renzi, vada dal suo bambino e' finita
"Vorrei rivolgermi non a Renzi ma al padre di Renzi. Adesso il suo bambino ha bisogno di lei". E' il nuovo affondo di Beppe Grillo a Matteo Renzi e al Pd in vista del voto delle europee. Dopo aver notato che ieri Renzi era a piazza del Popolo "senza il popolo", Grillo insiste: "lei deve andare da lui assolutamente, deve abbracciarlo - continua rivolto al papa' del leader del Pd - e dirgli in un orecchio: basta e' finita, andiamo in casa".
Grillo, anche Papa Bergoglio e' iscritto al blog...
"Noi siamo nati il 4 ottobre del 2009. Siamo i primi francescani d'Europa". Lo ha detto Beppe Grillo parlando dal palco di piazza San Giovanni, per poi aggiungere che "Bergoglio e' venuto dopo e so che si e' anche iscritto al blog".
Grillo, in Ue serve una comunita' solidale
"Andremo in Europa per dire" che se e' una comunita' "voglio una comunita' di persone che si aiutano l'un l'altra come e' successo alle origini non di persone che se la mettono nel c... l'un l'altro". Lo ha detto Beppe Grillo nel comizio in piazza San Giovanni.
Grillo, non ne azzeccano una... poverini
"Con tutti gli sforzi, il Pil e' arrivato al -0,2 per cento e la produzione industriale al -0,5 per cento negli ultimi due mesi. Quindi vuol dire che non ne stanno azzeccando una, poverini...". Lo ha detto Beppe Grillo dal palco di piazza San Giovanni, nel saluto che precede il comizio di chiusura della campagna per le europee.
Grillo, noi oltre ideologia,loro piccoli effetti collaterali
"Adesso ci trattano come un assassino, come Hitler. Questo pover uomo che va in giro (Berlusconi, ndr) dicendo che i miei discorsi sono come quelli di Hitler.. Ma noi siamo oltre l'ideologia, noi non siamo vendicativi.. la nostra vendetta sara' quella di andare avanti e di farli diventare piccoli effetti collaterali". Cosi' Beppe Grillo a piazza San Giovanni.
Grillo, paura di processo on line? E' solo sputo digitale
"Hanno paura, ma di che? Di un processino on line.. E' da 20 anni che ci prendono per culo, avremo pure diritto a uno 'sputo digitale'. E' un gioco, e' un algoritmo..". Lo ha detto Beppe Grillo dal palco in piazza a san giovanni. Un processo, ha aggiunto, "per vedere di chi sono le responsabilita'. E magari rideremo davanti a questa gente".
Grillo, non ci sono leader ma fluido gioia che unisce
"Questo non e' un partito con un leader che parla. C'e' uno scambio di qualcosa di diverso. Un fluido che ci unisce. Prima era la speranza, ora siamo andati oltre, una sorta di gioia e felicita' che mi avete tirato fuori". Cosi' Beppe Grillo dal palco a piazza san Giovanni a Roma.
Renzi contro Grillo e BerlusconiIl Cav, con M5S rischio disordini
- Roma, 23 mag. - E oggi Silvio Berlusconi paventa non tanto il caos politico quanto quello nelle piazze, visto che paventa "nella contingenza attuale, con la presenza inquietante dei 5 Stelle, che possano succedere anche disordini inquietanti". Insomma, ultime ore di campagna elettorale e il fuoco della polemica, se possibile, torna a alimentarsi ulteriormente. Prevede, il leader FI, che "questa legislatura e questo governo non possono arrivare al 2018, perche' la cura di questo governo porta nuove tasse". Fa muro, rispetto a Berlusconi e Grillo, proprio Matteo Renzi, che mette le mani avanti e assicura: le elezioni Europee "non incidono sulla composizione del governo che rimarra' quell'attuale". E gli altri due antagonisti sono, politicamente parlando, due falliti. Si snoda cosi' la giornata nel corso della quale i tre principali contendenti della campagna elettorale torneranno a incrociare il fioretto, per cosi' dire, in un intreccio di interventi televisivi e comizi. "Berlusconi e Grillo sono per molti aspetti due facce della stessa medaglia", sintetizza il presidente del Consiglio. "Sono due leader - spiega - con un grande consenso popolare, e ho rispetto per loro, ma entrambi hanno fallito". "Grillo - chiarisce - ha mandato in Parlamento 160 parlamentari per cambiare il Paese e si sono rinchiusi sui tetti. Berlusconi ha fallito nella sua esperienza alla guida del Paese e credo che in cuor suo lo sappia anche lui". Per la verita', Berlusconi chiede agli elettori "affidereste i vostri risparmi a Renzi" che aumenta le tasse, "a Grillo che prima faceva ridere e ora fa solo paura, oppure a Berlusconi che e' un imprenditore che ha fondato la prima tv commerciale in Europa, ho fatto diventare il Milan una grande squadra e ha governato il Paese?". Per questo l'invito e' di andare a votare facendo si' "che al governo non vadano piu' dei dilettanti e incompetenti, evitando che in Europa vada chi non conta nulla e non potra' difendere gli interessi dell'Italia". Con realismo, Matteo Renzi riconosce che "ora Berlusconi e' altalenante, ma da lunedi' per me si torna convintamente a pensare che le riforme si scrivono insieme". Del resto, annota il presidente del Consiglio "la legge elettorale e' passata alla Camera, al Senato si e' incardinato il ddl sulla riforma del Senato. Abbiamo accolto la richiesta di M5s e Fi di non 'inquinare' la campagna elettorale con la discussione sulle riforme. Per me e' stato un errore ma abbiamo accettato". E allora, "non voglio essere ne' fanatico ne' ideologico ma dalla prossima settimana al Senato si torna a lavorare sulle riforme", assicura l'inquilino di palazzo Chigi. .
Altro...
Pensioni, Polverini: voglio vedere se Poletti fa sul serio sugli esodati
“Renzi afferma di voler porre in cima ai suoi impegni il lavoro, ma finora mi sembra che, a parte un decreto il cui impatto, secondo le ultime dichiarazioni del Ministro Poletti, sui livelli di disoccupazione lo avremo addirittura tra un anno, non abbiamo ulteriori azioni significative.”
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E' quanto affida ad una nota Renata Polverini (FI), Vice Presidente della Commissione Lavoro che sfida il ministro Poletti ad individuare una soluzione ai problemi del mercato del lavoro e soprattutto della pensioni. “Forza Italia ha comunque presentato o appoggiato una serie di emendamenti al Dl Lavoro che hanno aumentato le garanzie per i lavoratori e la fruibilità migliorando aspetti essenziali come l’apprendistato, il Durc, la tutela della maternità, i contratti di solidarietà. Ma non basta.
E prima di ogni altro ulteriore passo é necessario, risolvere definitivamente la questione degli esodati. Si tratta di capire se c’è la volontà politica del Ministro del Lavoro Poletti e del Governo di risolvere strutturalmente il problema e trovare soluzioni che possano rientrare nell’ambito della proposta legislativa unificata di tutti i gruppi alla Camera che arriverà in Aula nel mese di giugno. Anche i “Quota96″ aspettano un intervento urgente perché, a differenza di quanto ha affermato nei giorni scorsi il Ministro dell’Istruzione Giannini che vuole porre l’attenzione solo dopo la sua campagna elettorale, é necessario porre rimedio a un errore compiuto dalla riforma Fornero delle pensioni, che non ha considerato il fatto che il ciclo scolastico non coincide con quello solare. Non si può continuare ad andare per tentativi sulla pelle degli italiani e procrastinare secondo esigenze personali il problema. Sui “quota96″ non solo la copertura finanziaria non sarebbe eccessiva e risolverebbe una situazione assurda, ma consentirebbe di aprire le porte della scuola a 4mila giovani insegnanti.”
Napolitano: nessuna indulgenza contro violenti
Mafia: Napolitano, Falcone stimolo a resistere a intimidazioni
Renzi, 80 euro anche ai pensionati Berlusconi, scontri con Grillo
Poletti: i prossimi passi del governo saranno ddl sul lavoro e pensioni
Il secondo passo del piano sul lavoro del governo Renzi sarà legge entro il 2014. E' quanto auspica il ministro del Lavoro Giuliano Poletti che ha dato la sua roadmap sul ddl delega sul «Jobs act». Il ministro si dice fiducioso che la prossima settimana, chiusa la tornata elettorale, riprenderà l'esame del testo del disegno di legge delega in Commissione Lavoro del Senato.
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«Credo che prima della sosta di agosto il ddl delega sul lavoro sarà licenziato dal Senato - ha detto Poletti - e l'approvazione definitiva ci sarà entro fine anno». Gli obiettivi del ddl delega sono «semplificazione e chiarimento altrimenti si finisce davanti a un magistrato per ogni vertenza», ha aggiunto il ministro. Le nuove regole dovranno cambiare, con appositi decreti delegati successivi, ammortizzatori sociali, contratti e politiche attive, con la creazione di una Agenzia nazionale del lavoro così da passare a una logica più attiva di sostegno a chi crea lavoro. Confindustria ieri ha consegnato al ministro del Lavoro un documento con le proposte sul Jobs act: «Confindustria ha espresso una propria posizione - ha spiegato Poletti - Non abbiamo ancora approfondito il documento, ma per molte cose ci sono consonanze almeno nei titoli. Poi bisogna vedere se lo svolgimento dei titoli è simile».
Il ministro ricorda che anche il capitolo pensioni sarà affrontato dopo lo svolgimento delle elezioni europee. "Abbiamo avviato un tavolo di confronto con l'Inps e con il ministero dell'economia per conoscere gli esatti contorni del problema esodati. Ci saranno altri incontri dopo le elezioni per studiare una soluzione sostenibile." ha detto Poletti.
Sul punto intanto ieri è tornato a far sentire la propria voce l'ex ministro del Lavoro Cesare Damiano, attuale presidente della Commissione Lavoro della Camera: "i prepensionamenti nel settore pubblico con le regole ante-Fornero per i lavoratori in esubero, come indicato nel messaggio dell’INPS pubblicato dall’istituto (messaggio inps 4834/2014, ndr), debbono far riflettere il Governo circa la necessità di adottare tempestivamente analoghe misure anche per il settore privato. Non sarebbe sopportabile avere una diversità di trattamento, considerato l’alto numero di “esodati” non salvaguardati ancora esistenti"