Inoltre, Cgil, Cisl e Uil considerano "fumosi i riferimenti al reddito di cittadinanza e al suo collegamento con il lavoro" ed esistono "problemi anche rispetto ai temi del mezzogiorno e del lavoro discontinuo e precario. Rispetto a quota 100 c’è una base di confronto, ma manca un riferimento sulla previdenza per i giovani e le donne e la separazione tra previdenza e assistenza. Sempre sulla quota 100 le sigle chiedono rassicurazioni circa salvaguardia del meccanismo di calcolo dell'assegno e dell'assenza di un tetto alla contribuzione figurativa valorizzabile. Che altrimenti pregiudicherebbe le platee di coloro che hanno avuto lunghi periodi di disoccupazione o di integrazione salariale. Sul fisco, nel DEF, non si prevede nulla nel merito, per quanto riguarda l’evasione fiscale, anzi, in controtendenza appare il pericolo che vi siano nuovi condoni.
Uil: restituire potere d'acquisto a giovani e famiglie
«Guardiamo con attenzione al tentativo del Governo di uscire dall’austerità - ha sottolineato Carmelo Barbagallo, leader della Uil - anche perché, da anni, sosteniamo che questa politica genera solo povertà e non sviluppo. Ci meraviglia, dunque, che non si capisca che per uscire dalla crisi economica bisogna restituire potere d’acquisto a lavoratori dipendenti e pensionati e dare lavoro stabile ai giovani.Nel DEF mancano le risorse per questi obiettivi: mancano risorse per i contratti pubblici, per gli investimenti in infrastrutture e per fare un salto di qualità sulla previdenza e sul lavoro. Non vediamo questa enorme differenza con il precedente Esecutivo, se non un po’ di debito in più. Noi vorremmo sostenere l’iniziativa del Governo rispetto all´austerità, ma senza contratti e senza riduzione delle tasse ai lavoratori dipendenti e pensionati l´economia del Paese non riprende. Ecco perché - ha concluso Barbagallo - stiamo preparando unitariamente una piattaforma da portare all’approvazione dei lavoratori per aprire il confronto con il Governo e determinare i cambiamenti necessari».
Per queste ragioni, i sindacati confederali annunciano che "avanzeranno un documento di proposta unitario che sarà arricchito dalla discussione negli attivi unitari che si svolgeranno in tutti i territori e nelle assemblee nei luoghi di lavoro. Tale documento sarà inviato e presentato al Governo e al Parlamento".