Il Governo ha aperto anche all'ipotesi di prevedere una franchigia nella determinazione dei sei anni di continuità in lavori gravosi in modo da non penalizzare in modo eccessivo le soprattutto le categorie degli edili che altrimenti sarebbero restati fuori dai benefici. Ancora da sciogliere il problema dei lavoratori dipendenti disoccupati per scadenza di un contratto a termine che, secondo il testo della legge di bilancio, resterebbero fuori dall'APE sociale e dalla quota 41. Le sigle sindacali hanno poi ricordato come dal perimetro dell'agevolazione saranno tagliati fuori anche i lavoratori autonomi che hanno cessato l'attività lavorativa per crisi per i quali, peraltro, non c'è stato neanche l'accorgimento di prorogare l'indennizzo per la cessazione definitiva dell'attività commerciale.
L'impressione, tuttavia, che si percepisce al termine dell'incontro è che per l'adozione dei provvedimenti serva ancora altro tempo, soprattutto quello relativo all'APE volontario, la misura sulla quale si addensano le maggiori perplessità, "per la complessa procedura prevista, che affida alla banca troppi margini di discrezionalità" precisa una nota della Cgil. Ieri era stato lo stesso Boeri, il presidente dell'Inps, a ricordare che lo strumento rischia di essere una incognita per il lavoratore in quanto l'effettiva appetibilità dipenderà dagli accordi conclusi con le banche ed assicurazioni, enti sui quali l'Inps non ha possibilità di intervento. "Noi siamo per valutare le politiche una volta che hanno i loro effetti, mi auguro che dia una possibilità , un’opportunità in più per molti lavoratori e tale va giudicata. Ogni volta che si dà una libertà di scelta ai lavoratori è una cosa importante, ci sarà chi ne beneficerà, vedremo” ha detto Boeri. Tra gli aspetti sull'APE da chiarire, nel documento consegnato al Governo dai sindacati, viene citata anche la questione della speranza di vita che, se non risolta, potrebbe avere effetti controversi sulle platee dei lavoratori nati tra il 1954 ed il 1955. Senza contare il fatto che, in ogni caso, le misure in arrivo dovranno essere raccordate con le specificità dei lavoratori del comparto scuola che, come noto, hanno l'uscita fissa al 1° settembre di ogni anno.
Uil: il confronto prosegue
Positivo invece il giudizio della Uil. "L'incontro di oggi è stato proficuo ed è servito a esaminare i decreti attuativi del pacchetto previdenza contenuto nella Legge di bilancio". Per la UIL è importante che i decreti diano a tutte le platee individuate la possibilità di accedere all'APE sociale, al pensionamento precoce ed alla positiva ricongiunzione dei contributi versati, senza vincoli interpretativi e restrittivi. La UIL continuerà nei prossimi giorni a lavorare per rendere esigibili queste opportunità per tutti gli interessati.