Pensioni, la Stabilità taglia il fondo per i lavori usuranti

Eleonora Accorsi Mercoledì, 28 Ottobre 2015
Tra le righe del testo della legge di stabilità si annida un taglio di 140 milioni di euro al fondo destinato al finanziamento delle prestazioni per i lavoratori usuranti.
Nel testo definitivo della legge di stabilità del 2016 compare anche un taglio al fondo destinato al finanziamento del pensionamento anticipato dei lavoratori addetti alle mansioni particolarmente faticose e pesanti (i cd. lavori usuranti).

L'articolo 18, comma 4 del ddl mette nero su bianco che la dotazione per i lavoratori in parola,  prevista dalla legge 247 del 2007 (articolo 1, comma 3, lettera f) viene ridotta di 140 milioni di euro per il 2017; 110 milioni di euro per il 2018; 76 milioni per il 2019 e di altri 30 milioni per il 2020. Il Fondo, com'è noto, garantisce la provvista economica per il pensionamento dei lavoratori addetti a mansioni particolarmente faticose e pesanti, era stato già ridotto per l'anno 2016 con la precedente legge di stabilità a 233 milioni di euro contro i 383 milioni di euro stanziati tra il 2013 e 2014.

Si tratta, come evidenziato nei giorni scorsi sulle pagine di questo giornale, di fondi spessi sotto-utilizzati a causa dei tanti ostacoli per il riconoscimento del beneficio ai diretti interessati che tuttavia avrebbero potuto essere destinati a finanziare ulteriori interventi in materia di lavori usuranti. Ad esempio per una estensione della platea degli interessati. Alla misura si aggiunge anche una riduzione di 58 milioni di euro del Fondo dedicato ai lavoratori esodati (di cui all'articolo 1, comma 235 della legge 228/2012). 

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