L'idea è stata illustrata dal vertice dell'Istituto pubblico al Festival del Lavoro la scorsa settimana aggiungendo che si sta dedicando una particolare attenzione, nelle iniziative in cantiere, ai soggetti fragili e cioè «agli immunodepressi oncologici». L'ipotesi sarà verosimilmente esaminata assieme alle altre (proroga dell'ape sociale e dell'opzione donna oltre che un ampliamento delle platee dei lavori usuranti) dall'esecutivo nella seconda parte dell'anno.
La novità fa seguito ad una già messa a disposizione dell'INPS lo scorso anno: la possibilità di riscattare il periodo di corso legale degli studi universitari, ancorché anteriore al 31.12.1995, con il criterio agevolato a condizione di optare per il sistema di calcolo interamente contributivo. Una soluzione che sta aiutando molti lavoratori ad andare in pensione (anche con la quota 100) accettando una penalizzazione nel calcolo della misura dell'assegno pensionistico. La facoltà di invertire il criterio di calcolo dell'onere non risulta, invece, ancora possibile per le ricongiunzioni dei periodi anteriori al 31.12.1995 ancorate al criterio della riserva matematica.
Quanto, infine, alla Quota 100 Tridico ha sostenuto che la sperimentazione triennale «è stata un'opzione, anche se rigida, per l'accesso alla pensione che per 286.000 persone ha trovato soddisfazione. Io non sono d'accordo con il dibattito, secondo cui al termine della misura, ci sarà «uno scalone, perché la stessa Quota 100 ha costituito uno scalino», ha chiuso