Si ragiona anche sulla possibilità di una proroga dell'opzione donna, di una nona salvaguardia pensionistica e l'ampliamento dell'ape sociale nell'immediato. Il superamento della Riforma del 2011, infatti, richiederebbe necessariamente più tempo (soprattutto per la delicata questione delle coperture) e dunque - secondo quanto trapela da fonti vicine ai due partiti - potrà essere attuato solo nell'arco della legislatura. Per questo M5S e Lega potrebbero puntare nel frattempo a misure di minore impatto economico da qui alla fine dell'anno come la proroga dell'opzione donna al 2018, la nona salvaguardia e l'ampliamento dell'ape sociale, il reddito ponte gratuito per gli ultra63enni in condizioni di difficoltà.
Damiano: Programma irrealizzabile
L'ex ministro del Lavoro, Cesare Damiano, mette intanto in guardia dalle promesse elettorali. “Sentendo le dichiarazioni degli esponenti di Lega e 5 Stelle – sostiene Damiano – il programma che si sta definendo è un piatto molto ricco: reddito di cittadinanza non assistenziale, con un costo valutato in 16-17 miliardi di euro; flat tax, lavoro e legge Fornero. Altri pacchi di miliardi, senza dimenticare che vanno trovati 12 miliardi di euro nel 2018 e 19 l’anno prossimo per non aumentare l’Iva. Le promesse elettorali saranno messe a dura prova e verranno di certo ‘limate’ con cura perché inattuabili.
Sulle pensioni, ad esempio, ci permettiamo di dare qualche suggerimento. La parola d’ordine ‘cancellare la legge Fornero’ è molto efficace, ma poco realistica. Sarebbe però possibile continuare la strada intrapresa dai Governi nella passata legislatura, che ha consentito di restituire ai pensionati 20 miliardi di euro (8 salvaguardie, Ape, Opzione Donna, cumulo gratuito dei contributi e aumento della quattordicesima). Proporrei di restituire altri 20 miliardi nei prossimi anni con la nona salvaguardia, il proseguimento di Opzione Donna, l’Ape strutturale e la pensione a tutti coloro che hanno 41 di contributi”. “Queste sono proposte per le quali mi sentirei di battermi per ridare un po’ di serenità a molti lavoratori che si vedono allontanare sempre più il momento della pensione a causa dell’aggancio dell’età pensionabile all’aspettativa di vita, voluto dal centrodestra di Berlusconi”, conclude.
Fornero: Impossibile abolire la mia Riforma
Sull'ipotesi di un esecutivo M5S-Lega che rimetta le mani nel capitolo delle pensioni è intervenuto oggi pure l'ex ministro Fornero che con il Governo guidato da Mario Monti nel 2011 varò la Riforma delle pensioni che oggi porta il suo nome. "Si parla di abolizione, superamento, ma le parole sono importanti e hanno un senso che va compreso - dice Fornero - per fare una valutazione precisa si dovrebbe chiarire che cosa Lega e 5 Stelle pensano di fare. Ma quando uno in campagna elettorale dice abolizione, poi durante questi mesi di trattativa sostiene che ci sarà un superamento e ora parla di 5 anni necessari per cambiare le cose, mi sembra sia poco coerente. Io penso che in politica ci voglia coerenza". Fornero poi spiega: "serve attenzione alle compatibilità tra le proposte politiche, specie quelle fatte in campagna elettorale, e le proposte di governo". In questi anni, dice "e ancor più in questi mesi la legge sulle pensioni è stata trasformata in strumento di propaganda. Gli italiani sono stati trattati come se fossero disposti ad accontentarsi di illusioni. La campagna è stata una grande fiera".