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- Roma, 24 set. - Continua il divieto per i 5 stelle ad andare nei talk show perche' "andarci significa dargli audience, forza e collaborare alla disinformazione". Lo ribadisce il blog di Beppe Grillo pur precisando che il divieto vale per i talk ma non per i telegiornali. E' il senatore 5 stelle Alberto Airola a firmare il post dal titolo: 'Tv si' Tv no - parte 1: i talk show no': "Vorrei fare una riflessione personale anche alla luce della mia esperienza professionale nel settore dell'informazione e di quella da parlamentare - scrive Airola che e' componente della commissione di Vigilanza Rai - molti di voi si chiedono come mai si sia deciso di non comparire in Tv. In primis chiariamo: non andare in Tv significa non andare nei talk show, siamo invece (per quanto possibile) presenti nei Tg". "Il problema - spiega - parte da due domande: perche' ci sono cosi' tanti talk show in tv? E perche' siamo poco presenti nei tg? Alla prima domanda la risposta e' semplice: i talk sono tanti perche' questo sistema politico e governativo si regge grazie alle insignificanti chiacchiere che oramai saturano l'etere televisivo senza mai chiarire al cittadino i veri problemi da affrontare e le soluzioni proposte. In gergo si chiama 'rumore': una miriade di parole e a volte schiamazzi che si sovrappongono, che non sono dibattito politico ma show, finalizzato a creare ancor piu' confusione sui temi e scatenare un tifo da stadio tra i 'contendenti'. Lo sapete anche voi, non c'e' bisogno che mi dilunghi". Sim (Segue) M5S: blog Grillo, si' nei tg no nei talk show che disinformano (2)= - Roma, 24 set. - "In genere a questo punto - prosegue Airola sul blog di Grillo - mi si dice che e' vero quello che dico ma troppi italiani guardano solo la tv e quindi bisogna andarci lo stesso. Capisco molto bene il problema e vi prego di continuare a leggere. Anche gli spazi di dialogo diciamo 'piu' equilibrati' non possono (per varie questioni di share e tempi del mezzo televisivo) approfondire adeguatamente le problematiche del paese e quindi restano sempre a un livello superficiale e non bastano due slogan e quattro parole per spiegare come affrontare questa crisi economica, politica e culturale, allora ecco che il TALK in realta' non serve a informare, al limite sembra una forma di intrattenimento (non a caso si parla di infotainement un mix di informazione e intrattenimento) dove si scatenano piu' istinti che ragionamenti, con contenuti superficiali e generici. Questi diventano quindi luoghi della TV predisposti al tifo come un'arena dove incanalare rabbia e frustrazione del cittadino per poi disinnescarle definitivamente". "Andarci significa dargli audience, forza e collaborare alla disinformazione. Inoltre i talk 'meno peggio' - prosegue - li guardano coloro che gia' conoscono il M5S e non si raggiunge comunque chi non sa nulla di noi, dovremmo andare da Giletti e dalla D'Urso ma come si fa a parlare con tali personaggi? Con Giletti che grida a Carla Ruocco che dovevamo fare l'accordo col PD? Ma come si permette di sbroccare cosi'? Lo dicesse alla Moretti in spiaggia, e lasciasse il servizio pubblico a chi lo sa fare. Oppure vedere Fazio come uno zerbino mentre la Boldrini ci da impunemente degli eversivi e potenziali stupratori? Non va bene per niente. Per farci vedere da chi non ci conosce bisogna passare le giornate in tv: la mattina fare un salto a Coffe Break e non dimenticare Agora', poi L'Aria che Tira... al pomeriggio c'e' il crogiuolo di appuntamenti non proprio politici da La Vita in Diretta a l'Arena di Giletti la domenica, senza dimenticare l'Annunziata In ½ ora... Dopo aver partecipato a 8e1/2 con la Gruber o da Floris a Diciannoveequaranta la sera poi il fenomeno esplode: DiMartedi'/Ballaro', La Gabbia, Servizio Pubblico, Vespa, Matrix, Virus, Tg3 Linea notte (in genere si ciancia fino all'una di notte) e via cosi'... Non basta andare in quei due o tre talk, per contrastare veramente la disinformazione bisogna fare i conti con dodici ore di palinsesto per almeno 7 canali tv, si deve passare la vita lavorativa in TV invece di provare a bloccare in aula e in commissione al Parlamento le porcate che producono le larghe intese, e' per questo che ci avete eletto? O e' per uniformarci agli altri politici: vincere perche' si ha la battuta pronta anche se non si argomenta, ubriacando di slogan gli italiani? A me sembra che si voglia vedere la squadra M5S che fa goal quando una Picierno o Bonafe' qualsiasi sparano una cazzata. Lo possiamo anche fare ma la cosa finisce li', non cambia ne' la politica ne' gli italiani. [continua...]".
- Bologna, 24 set. - La Procura di Bologna ha chiesto l'archiviazione per Stefano Bonaccini, candidato alle primarie del centrosinistra, nell'inchiesta sulle cosiddette 'spese pazze' dell'assemblea legislativa dell'Emilia Romagna che lo vede indagato, insieme ad altri consiglieri, per peculato. La richiesta, firmata dai pm Antonella Scandellari e Morena Plazzi e vistata dal procuratore aggiunto Valter Giovannini, e' stata inoltrata al gip che dovra' esprimersi sulla posizione del segretario regionale uscente del Pd Emilia Romagna. .
- Roma, 24 set. - Grillo tenta il gioco di sponda con la minoranza Pd cui offre una 'tregua' pur di "mandare a casa" il governo Renzi. I Dem rispondono picche. "Caro Grillo e' il tuo populismo il vero nemico della sinistra", dice Roberto Speranza. "Grillo e' un piccolo Ayatollah e non sa cosa sia un partito e il valore prezioso del dibattito interno", rincara Miguel Gotor. Cosa aveva detto, anzi scritto, via post del costituzionalista Giannuli sul blog, Grillo?: "Lo scontro che si sta profilando impone che abbiamo tutti molta generosita', mettendo da parte recriminazioni pur giuste, per realizzare la massima efficacia dell'azione da cui non ci attendiamo solo il ritiro di questa infame 'riforma', quanto l'occasione per mandare definitivamente a casa Renzi". Un contrasto frontale, articolato "con l'azione parlamentare e con l'azione di piazza, con gli scioperi, spingendo la minoranza Pd a trarre le dovute conseguenze di quanto accade". Non che M5S sia isolato, su questo fronte. "Renzi lo ha detto: bisogna uscire dal Novecento. Loro rischiano di portarci fuori dal Novecento, solo che ci portano nell'800", ammonisce Nichi Vendola. "Se Renzi diventa l'alfiere delle battaglie storiche della destra e' un problema suo. Io credo - chiarisce il leader Sel - che non si tratti di difendere le ragioni della sinistra, si tratta di difendere l'idea del lavoro, altrimenti avremo sempre piu' lavoro sporco e povero e poco competitivo". Ad ogni modo e' l'esponente di Area riformista Miguel Gotor a ribattere a Grillo che "la minoranza del Pd e' impegnata a migliorare la delega lavoro per rafforzare l'azione del governo, con una discussione seria sul merito di singoli punti qualificanti che interessano la vita concreta di milioni di persone. Rispediamo quindi al mittente la sua provocazione, che ha l'unico obiettivo di indebolire il Pd e, come al solito, di creare confusione". "Non credo che dobbiamo rispondere a stupide provocazioni. Far cadere Renzi sarebbe da irresponsabili", conviene Gianni Cuperlo, deputato Pd e leader di Sinistradem. Peraltro, e' Stefano Fassina a osservare che "spazi per mediare ci sono: la delega sul lavoro va riempita di contenuti. E' solo che non mi pare ci sia tutta questa disponibilita' a mediare" da parte del governo. .
- Roma, 24 set. - Passa, in Aula alla Camera, la mozione Pd che chiede al governo il riesame del programma relativo ai caccia F35, puntando al dimezzamento del budget finanziario previsto. Approvate dunque le mozioni di maggioranza, e FI, sul nodo F35. Bocciate invece quelle, come la mozione Sel, che chiedevano la completa cancellazione della partecipazione italiana al programma. .

- Roma, 24 set. - I Cinque Stelle sono disposti a una 'tregua' con la minoranza del Pd pur di "mandare a casa" il governo Renzi.

"Lo scontro che si sta profilando impone che abbiamo tutti molta generosita', mettendo da parte recriminazioni pur giuste, per realizzare la massima efficacia dell'azione da cui non ci attendiamo solo il ritiro di questa infame 'riforma', quanto l'occasione per mandare definitivamente a casa Renzi: con l'azione parlamentare e con l'azione di piazza, con gli scioperi, spingendo la minoranza Pd a trarre le dovute conseguenze di quanto accade".

Si legge in un articolo sul blog di Beppe Grillo a firma Aldo Giannuli. "Renzi sta riuscendo dove non sono riusciti Monti e Berlusconi, lui, segretario del Pd, sta trattando la Cgil come uno straccio per la polvere: compagni del Pd cosa aspettate ad occupare le sedi e far sentire la vostra voce? O siete diventati tutti democristiani?", conclude l'articolo.

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