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- Roma, 21 giu. - Napolitano loda l'impegno e la professionalita' delle Fiamme Gialle nella lotta alle frodi fiscali e sottolinea che oggi nel Paese c'e' maggiore fiducia nella possibilita' di uscire dalla crisi. L'occasione per il capo dello Stato e' la celebrazione del 240esimo anniversario della fondazione della Guardia di finanza.

Napolitano turista a Capri, caffe' con i sindaci e visita a Villa San Michele

"Le fiamme gialle fronteggiano con impegno e indubbi successi l'evasione e le frodi fiscali, la corruzione, la contraffazione, il traffico di essere umani e di stupefacenti - ha scritto nel suo messaggio il presidente della Repubblica - minacce subdole potenti e globali che attentano allo sviluppo economico e sociale degli Stati, penalizzano i cittadini e privano i giovani di fiducia e opportunita' per il futuro".

"Il corpo puo' oggi vantare - ha proseguito il capo dello Stato - elevatissime capacita' professionali, strumenti tecnologici d'avanguardia e un grado di integrazione tecnico-operativa di eccellenza nel sistema internazionale che lo rendono particolarmente efficace nell'opera di prevenzione e repressione del crimine nel sempre piu' complesso scenario dei rapporti economici e finanziari".

Da Capri, dove si e' concesso una breve vacanza insieme alla moglie Clio, Napolitano ha risposto ai cronisti che gli hanno chiesto di commentare le parole del presidente della Bce, Mario Draghi che ha parlato di ripresa "debole". "C'e' piu' fiducia, e' indubbio" - ha risposto l'inquilino del Quirinale - "Non so cosa veda Draghi comunque c'e' piu' fiducia. .

- Capri, 21 giu. - La giornata caprese del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, vede una visita a Villa San Michele, sede della Fondazione Axel Munthe, e un caffe' con i sindaci di Anacapri, Franco Cerrotta, e Capri, Gianni De Martino. E sovrintendente della Fondazione e console onorario di Svezia e' l'ambasciatore Staffan de Mistura, che illustra al presidente alcuni progetti per favorire il dialogo culturale e politico tra nord e sud Europa e nel bacino del Mediterraneo. Si dice "emozionato" il capo dello Stato, dopo aver rivisitato Villa San Michele, "per quello che c'e' dentro e per quello che si vede fuori", sottolinea, ricordando l'eccezionale paesaggio che circonda la villa e la bellezza del suo giardino. "La Fondazione - spiega ai cronisti, al termine della visita durata un'ora - fara' programmi anche al di la' della partecipazione italiana, avra' una proiezione internazionale maggiore ancora di quanto l'abbia avuta in passato". Al colloquio fra Napolitano e de Mistura era presente anche l'ambasciatrice di Svezia in Italia, Ruth Jacoby. Tra i progetti discussi, secondo quanto riferisce lo stesso de Mistura, una scuola di formazione per la negoziazione per giovani futuri leader, ma anche la possibilita' di iniziative internazionali a Capri nel corso del semestre italiano di presidenza Ue. .

Il governo Renzi sarebbe favorevole a varare un nuovo provvedimento di salvaguardia, il sesto, per consentire ad ulteriori 8.000 persone la possibilità di mantenere le previgenti regole di pensionamento, piu' favorevoli. Kamsin E' quanto si apprende da fonti vicine all'esecutivo in esito alla discussione incardinata in questi giorni alla Camera alla vigilia della calendarizzazione (spostata al 30 giugno) della proposta di legge unificata in materia di esodati. La pdl 224, che raccoglie diverse soluzioni presentate l'ultimo anno dai partiti per risolvere definitivamente il problema "esodati", risulterebbe infatti troppo esosa per l'esecutivo: secondo la Ragioneria dello Stato e l'Inps costerebbe ben 47,145 miliardi tra il 2014 e il 2025, una cifra "irricevibile" secondo il Ministro dell'Economia Padoan.

L'esecutivo Renzi potrebbe invece condividere l'idea di un correttivo temporaneo per spostare, come suggerito dal Presidente della Commissione Lavoro della Camera Cesare Damiano, di un altro anno il vincolo temporale per entrare in salvaguardia. Oggi il paletto risulta infatti fissato al 6 Gennaio 2015, almeno per la maggior parte dei salvaguardati, ora con la nuova misura potrebbe arrivare al gennaio 2016. Beneficiari dell'intervento sarebbero i lavoratori in mobilità, i dipendenti pubblici esonerati dal servizio, i lavoratori in congedo per la cura di parenti disabili, i cessati per accordi individuali o collettivi, i licenziati individuali e i prosecutori volontari. Nella nuova misura, che non avrebbe alcun profilo strutturale, potrebbero risultare salvaguardati anche i lavoratori cessati da un contratto a tempo determinato che si trovassero a 4 anni dalla maturazione dei requisiti previdenziali pre-riforma. In numeri si tratterebbe di circa 8.000 soggetti in più rispetto al totale generale fissato finora in 162.130 "esodati" salvaguardati, cifra quest'ultima cui è associata una stima di maggiore spesa previdenziale per 11,6 miliardi entro il 2022-2023.

Quanto alle risorse il governo potrebbe studiare l'ipotesi lanciata nei giorni scorsi dallo stesso Damiano che ha suggerito di utilizzare le dotazioni avanzate messe in campo per la seconda salvaguardia (Dl 95/2012); secondo Damiano infatti le risorse stanziate sono state superiori alle domande che hanno ottenuto il via libera dell'Inps e quindi ci sarebbe un "tesoretto" da impiegare per altri scopi. 

Il tutto ancora una volta in attesa di un intervento strutturale, possibile già con la prossima legge di stabilità, volto a tutelare stabilmente coloro che, a due anni dalla maturazione dei requisiti,  si ritrovino senza lavoro. L'idea è quella del "prestito pensionistico" alla quale aveva cominciato a lavorare l'ex ministro del Lavoro Enrico Giovannini, un'ipotesi che prevede un anticipo dell'assegno Inps (con contribuzione piena da parte del datore) per due anni prima del compimento dell'età pensionabile che poi sarebbe restituito dal lavoratore con un piccolo prelievo sull'assegno pensionistico una volta conseguita la pensione.

Zedde

Il tempo medio di erogazione delle prestazioni pensionistiche potrebbe aumentare ed essere soggetto a ritardi. E' quanto emerge nel piano triennale elaborato dall'Inps che testimonia i rischi del limitato turn-over del personale impiegatizio dell'istituto. Kamsin. Nel triennio 2014-2016 sono destinati infatti ad andare in pensione 2.405 dipendenti dell'istituto determinando così un calo del 7,5% rispetto al gennaio di quest'anno. Un ulteriore taglio che si aggiunge a quello di 3.000 unità che hanno lasciato negli ultimi 24 mesi e che, con le attuali limitazioni normative, potrà essere solo parzialmente ricoperto con 500 assunzioni; per l'Inps ne servirebbero infatti altri 2.500 per garantire un servizio adeguato alla clientela.

Nel piano viene messo nero su bianco che "il peggioramento dell'indice di giacenza non incide esclusivamente sui tempi di erogazione delle prestazioni, ma genera un peggioramento su tutti i livelli di servizio e i tempi di risposta. In particolare nell'area dei contributi, il peggioramento delle giacenze è causa di rallentamenti significativi nell'accertamento e recupero dei crediti contributivi con evidenti riflessi sulle entrate dell'istituto". E' molto probabile pertanto un allungamento dei tempi di concessione delle pensioni e in ogni caso dei tempi di risposta dall'Istituto alle richieste dei cittadini. Lo scenario indica il "superamento del limite massimo di produttività pro-capite media mensile del personale"; in pratica i dipendenti dell'Inps stanno lavorando al limite delle loro capacità e, dato il progressivo aumento dell'età media ( che è destinata a passare dai 52,6 anni del 2014 ai 57,7 del 2020) l'Inps avverte che bisognerà rivedere i criteri dell'attuale turnover e potenziare l'organico, se si vogliono mantenere standard di servizio adeguati alle legittime aspettative della collettività.

Ma ad ogni modo la cura dimagrante avviata alcuni anni fa mostra riflessi positivi sul piano finanziario. Le spese di funzionamento saranno tagliate di 517,7 milioni all'anno nel prossimo triennio; nel 2014 il risparmio aggiuntivo rispetto al 2013 sarà di 180 milioni. Scende anche la spesa complessiva che viene fissata a 4,4 miliardi nel 2014, a 4,37 nel 2015 e nel 2016. "A livello territoriale - si legge nel documento - la nuova organizzazione prevede il progressivo adeguamento in funzione dell'evoluzione delle caratteristiche dell'utenza, il mantenimento di livello di presidio del territorio adeguati e l'evoluzione verso i servizi di orientamento e consulenza". Il piano, poi, cerca di ridisegnare la struttura dell'istituto eliminando gli elementi ridondanti in esito al processo di integrazione con Inpdap ed Enpals: così le funzioni di livello dirigenziale passano da 56 a 49 e le strutture passano da 71 a 64; via libera anche al taglio del 29% dei dirigenti generali.

Zedde

- Roma, 20 giu. - "E' stata trovata la quadra" nel tormentato lavorio sulle riforme. Lo annuncia Roberto Calderoli che dettaglia cosi' i progressi: "Sono stati depositati gli emendamenti a firma Calderoli e Finocchiaro alla riforma costituzionale che, quindi, e' in grado di partire serenamente".

M5S accetta il dialogo sulle riforme, "ma con il Pd"

"Chi l'ha dura - cosi' nel testo - la vince! Alla fine andiamo verso un vero Senato delle autonomie come quello tedesco, dotato di pieni poteri. Le regioni incrementeranno la propria autonomia e finalmente - rileva ancora il vicepresidente leghista del Senato e relatore per il progetto di riforme - i principi del federalismo fiscale saranno costituzionalizzati".

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